Articoli con tag Casapound

ALCUNE VALUTAZIONI DOPO IL CORTEO ANTIFASCISTA DEL 9 MARZO

antifaschistische_aktion_florenz1Come Firenze Antifascista, viste anche le dichiarazioni sulla stampa e il comunicato di Silvano Sarti, crediamo necessario intervenire rispetto al corteo antifascista di sabato scorso. Un corteo, sottolineiamo, partecipato da circa 1500 persone, studenti, lavoratori, militanti e semplici cittadini, che hanno contrastato ancora una volta la presenza dei fascisti nella nostra città.


Il corteo è stato lanciato preparato e autofinanziato, come ormai da anni, da Firenze Antifascista, coordinamento di realtà politiche, sociali e studentesche di cui fanno parte anche diversi circoli territoriali dell’ANPI. Questi circoli hanno proposto all’ANPI Provinciale ed al suo presidente Sarti, di aderire formalmente all’iniziativa. Appare quindi sconcertante, diremmo anche ridicola oltre che in palese malafede, la ricostruzione che Sarti fa della nascita della manifestazione, sostenendo che l’ANPI provinciale ne fosse il promotore. Così come appare sconcertante che dica di aver preso la testa del corteo proprio quando sono stati i compagni di Firenze Antifascista a chiamarlo per fare un intervento in cui ha detto: “Noi non abbiamo mai cambiato nome in settanta anni. Voi siete quello che rappresenta l’antifascismo oggi”. Ma con chi pensava di parlare? Con i manifestanti di Firenze Antifascista o con il Pd-Ds-Pds-Pci? mah…
E per ultimo, sembra assurdo che sempre il Sarti si lamenti della strumentalizzazione della stampa e del fatto che non si sia parlato del corteo ma solo delle polemiche…proprio lui che si è lasciato andare a dichiarazioni indecenti…

Nella fase preparatoria del corteo era stato chiarito che non sarebbero state gradite le bandiere di quei partiti che hanno di fatto legittimato la presenza dei neofascisti nella politica italiana. Prosegui la lettura »

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RICORDARE GLI ANTIFASCISTI DI IERI, ESSERE PARTIGIANI DI OGGI

valerio_verbanoIl 22 febbraio 1980 un commando dei NAR, gruppo armato fascista, responsabile di decine di omicidi e della strage alla stazione di Bologna, uccide Valerio Verbano.

MA CHI ERA VALERIO ? Valerio è uno studente romano di 19 anni, che milita in Autonomia Operaia e che frequenta il liceo Archimede. I suoi assassini fascisti, entrati in casa, dopo aver legato i genitori, aspettano il ritorno da scuola di Valerio e, appena mette piede in casa, viene ucciso con due colpi di pistola. La sua unica “colpa” è quella di aver scoperto dei legami tra la questura e il mondo neofascista, ma soprattutto quella di lottare per un mondo migliore e per una reale giustizia sociale. Prosegui la lettura »

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Sulla giornata del 13 dicembre 2012

Ieri in tanti, nonostante il freddo e il giorno lavorativo, hanno riempito piazza Dalmazia rispondendo all’appello della Comunità Senegalese. Una piazza che dalle 17 ha continuato a crescere fino alle 18, orario in cui era convocato il corteo della Firenze Antifascista.

Un corteo osteggiato dalle forze istituzionali e dalla quasi totalità dei firmatari dell’appello per il presidio di piazza Dalmazia. Troppi i rischi di essere additati tra quelli che denunciano da tempo le responsabilità di istituzioni, Comune in testa, e magistrati.
Un corteo aperto invece da decine di giovani senegalesi che hanno voluto ricordare Samb e Diop insieme a tutti quei compagni che praticano l’antifascismo ogni giorno, in cui più di 1000 persone hanno sfilato per le strade del quartiere, ribadendo la solidarietà agli antifascisti condannati per i fatti di via della Scala e al compagno Stefano accoltellato a Milano, ricordando Dax e tutti i compagni uccisi per mano fascista, parlando a chi si affacciava alle finestre, a chi usciva dai negozi, a chi si è unito al corteo strada facendo.Ancora una volta sono stati posti i pesanti e inquietanti interrogativi che rimangono senza una risposta dopo la chiusura formale dell’inchiesta su Casseri: per fascisti, istituzioni, Procura e Questura ha agito da solo ed essendo morto, non se ne parli più. Ancora una volta è stato denunciato il trattamento verso i feriti, cui viene negato persino il ricongiungimento familiare; ed ancora una volta, al di là delle dichiarazioni di facciata di un Rossi, è stata ribadita l’esigenza della chiusura delle sedi fasciste. Sicuramente questi sono tra i motivi per cui il corteo di Rifredi è stato completamente rimosso dalle notizie girate dai giornali e dalle TV locali insieme al fatto che l’anniversario della strage fascista doveva esser ridotta ad un evento serale, al massimo ad una parentesi che si apriva e si chiudeva nel giro di una giornata, i contenuti ridotti ad un generico razzismo invece di ribadire la caratterizzazione fascista della strage.

Gli interventi in piazza da parte dei vari rappresentanti non sono andati oltre a generici richiami all’unità e alla non strumentalizzazione politica. Cosa più di questo è strumentalizzazione politica? Evidentemente la necessità della pace sociale è più forte del bisogno di verità e giustizia, dei valori dell’antifascismo e della necessità di estirpare fin da subito questo tumore, i fascisti, dalla nostra società.Invece no. Noi ci siamo mobilitati ieri e continueremo a farlo domani perché i fascisti in città ci sono ancora e perché sarà importante continuare a togliere loro spazi e agibilità politica, contrastandone le iniziative e chiudendone le sedi: a dirlo in piazza eravamo tanti e sono gli stessi umori che molti ci hanno manifestato durante il volantinaggio davanti ai cancelli del Mandela Forum.

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NON È LA TRAMA DI UN FILM: la strage fascista di piazza Dalmazia. Giovedì 13 presidio e corteo

Qualche domanda sulla strage fascista del 13 dicembre del 2011

GIOVEDÌ 13 DICEMBRE 2012

ALLE ORE 17.00 PRESIDIO IN PIAZZA DALMAZIA                                        

ORE 18.00 PARTENZA DEL CORTEO ANTIFASCISTA PER LE VIE DEL QUARTIERE

Firenze, un anno fa, 13 dicembre del 2011. Un fascista pistoiese di nome Casseri, ben conosciuto negli ambienti dell’estrema destra e militante di Casapound, spara contro alcuni lavoratori senegalesi in Piazza Dalmazia ed in San Lorenzo: due di loro muoiono, altri tre, di cui uno ancora in ospedale quasi immobilizzato, rimangono feriti. Il neofascista viene raggiunto in un parcheggio sotterraneo dalla polizia e lì muore (Si spara? Gli sparano?).
La prima preoccupazione di polizia, stampa e fascisti è di descrivere Casseri come un folle isolato; quella del triste prefetto Padoin è di prevenire “le possibili violenze degli antagonisti” e di proteggere le sedi fasciste!!
L’abitazione fiorentina dove era ospitato Casseri viene perquisita ma è trovata completamente vuota e ripulita da tutto! Basta un mese per chiudere le indagini: Casseri ha agito da solo, è un folle razzista, e non parliamone più!

No, noi vogliamo parlarne ancora, non bastano le conclusioni di Questura e Procura, non basta la targa del Comune che parla di gesto di un folle razzista, che scagiona tutti dalle proprie responsabilità; secondo noi è stato il gesto organizzato di un neofascista ben introdotto; e ci poniamo alcune domande: chi ha completamente ripulito la casa dove abitava Casseri? Che fine ha fatto il suo PC? Quali sono stati gli ultimi contatti del fascista? Che porte aprono le numerose chiavi ritrovate a Casseri? Perché un “folle razzista” era dotato di porto d’armi? Chi è lo psicoterapeuta dove era stato mandato Casseri? Quali sono i veri e forti legami tra la Questura di Pistoia ed i neofascisti di Casapound e Forza Nuova?
A queste domande non sono mai state date risposte dai sempre solerti investigatori, pronti a perseguire decine di antifascisti ma sempre proni nel coprire e proteggere le organizzazioni fasciste.

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Riapre Casapound a Firenze: i complici di Casseri a due passi dalla questura (e un nostro breve dossier)

Il killer fascista Gianluca Casseri di Casapound Pistoia (nella foto col maglione rosso) colui che il 13 dicembre uccise Samb Modou e Diop Mor ferendo altri tre ragazzi, era presente già nel 2009 al polo di Novoli  in compagnia di altri esponenti di Casapound, quando provarono ad effettuare un volantinaggio. Si distinguono chiaramente il responsabile provinciale fiorentino Saverio Di Giulio (rasato, di spalle, col cappotto nero) e quello regionale Fabio Barsanti(accanto a Casseri, giacca di pelle, con le mani in tasca). Di seguito, qualche considerazione e altre foto che testimoniano la palese appartenenza di Gianluca Casseri a Casapound e, di conseguenza, la complicità dell’organizzazionene fascista Casapound nell’omicidio di Samb Modou e Diop Mor, a differenza di quanto da loro affermato.

Saverio Di Giulio (a destra, cappotto nero, mani in tasca e occhiali in testa) e Gianluca Casseri, che guarda verso di lui sorridendo. Fabio Barsanti rimane nella parte sinistra della foto, con gli occhiali neri ed il giubbotto di pelle

Mentre Firenze Antifascista è impegnata in una giornata in ricordo di Samb Modou e Diop Mor, i due ragazzi uccisi dal neofascista di Casapound Gianluca Casseri, e in solidarietà agli antifascisti sotto processo, Casapound Firenze apre la sua nuova sede a due passi dalla questura.

La nostra giornata di piazza è il frutto di un dibattito sviluppatosi negli ultimi mesi fra varie realtà del territorio che ha portato alla creazione di una mostra sulla strage di Piazza Dalmazia e sui legami e le coperture dei fascisti nella nostra città. Questa è Firenze: se da un lato gli antifascisti sono costretti a subire perquisizioni denunce e condanne, ai fascisti viene sempre più data agibilità e la possibilità di aprire nuove sedi.

Di seguito una foto che dimostra in modo inconfutabile quanto da noi affermato Prosegui la lettura »

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7 luglio: Giornata antifascista @ CPA-Fi sud

Per ricordare Samb Modou e Diop Mor, contro il fascismo, in solidarietà con gli antifascisti sotto processo.
Sabato 7 luglio @ CPA-Fi Sud

15.00 inizio del torneo di calcio a 5
17.30 presentazione della mostra “FUORI I FASCISTI DA FIRENZE!” a cura di Firenze Antifascista. Interverrà Cristiano Armati, scrittore, casa editrice Red Star.
19.30 finali del torneo di calcio a calcio a 5; esibizione di boxe della Palestra Popolare
21.00 cena popolare
22.00 Invisibili spettacolo teatrale di e con Mohamed Ba
23.00 concerto dal vivo con I.D.P. Maleducazione Alcolica e Malasuerte fi-sud

Per tutta la giornata distribuzione di materiale informativo, musica e bar.

Il 13 Dicembre dello scorso anno Casseri, militante neofascista di Casa Pound, uccideva Samb Modou e Diop Mor ferendo gravemente altri tre senegalesi. Sin da subito le istituzioni cittadine si schieravano al fianco della Comunità Senegalese lanciandosi in promesse e dichiarazioni che per molti in quei momenti rappresentarono le uniche speranze alle quali aggrapparsi.

Il 17 Dicembre, mentre Firenze con un corteo di oltre 20.000 persone dimostrava la sua sincera vicinanza alla Comunità Senegalese, amministratori e politici facevano a gara per farsi fotografare mentre Prosegui la lettura »

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Ennesima aggressione fascista ad Ostia: chiudiamo Casapound e tutti i covi fascisti

Nella notte tra il 23 e il 24 febbraio si è verificata l’ennesima aggressione neofascista messa in atto da Casapound ai danni di compagni che stavano affiggendo manifesti per il corteo “Costruire l’altra Ostia” di questo sabato. Naturalmente le forze dell’ordine e i media hanno anche stavolta tentato di manipolare l’accaduto parlando di rissa tra opposti estremismi, riducendo il tutto a un problema di ordine pubblico (17 i compagni portati in commissariato e denunciati dalla polizia). Nella realtà, inutile ribadirlo, sappiamo benissimo come il ruolo dei gruppi di fascisti del terzo millennio sia funzionale al potere dello Stato per reprimere il dissenso e più in generale qualunque forma di alternativa culturale e sociale, specialmente in una fase come questa, in cui si manifestano chiaramente le contraddizioni del sistema di fronte alla crisi che sta vivendo. L’aggressione è il classico esempio di attacco squadrista con tanto di caschi e spranghe:  alcuni compagni sono anche finiti all’ospedale.

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4 febbraio: MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA

  MERCOLEDÌ  1 FEBBRAIO ALLE ORE 21.30 Assemblea cittadina @casa del popolo Il Progresso

Sabato 4 CORTEO ore 16 pzza Dalmazia

Il 4 febbraio, a poco più di un mese e mezzo dall’uccisione di Samb Modou e Diop Mor, Firenze sarà costretta ad assistere allo svolgimento di una marcia neofascista.
Casaggì, Casa Pound e affini, gli stessi che hanno commemorato i franchi tiratori e festeggiato l’anniversario della marcia su Roma, scenderanno in piazza per ricordare i cosiddetti “martiri delle foibe” definendo come tali coloro che occuparono le terre slave, gli uomini della X MAS, i fedelissimi della Repubblica Sociale e i collaborazionisti nazisti.
L’ennesima manifestazione di revisionismo storico attraverso il quale i fascisti cercano continuamente di legittimarsi.

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Fuori i fascisti da Firenze! (e dal sistema solare)

Il 17 dicembre, se pur con l’amarezza e la rabbia per l’uccisione di Samb Modou e Diop Mor, è stata per Firenze una giornata indubbiamente importante. Più di 20mila persone hanno sfilato in corteo da Piazza Dalmazia al centro di Firenze mostrando la propria solidarietà alla Comunità Senegalese e ai familiari delle vittime della violenza fascista. Ma se la presenza dei fascisti nella nostra città si è concretizzata in un modo così drammatico è anche importante sottolineare come proprio i fascisti rappresentano per molti un problema che non nasceva certo quel giorno: altre volte in passato hanno aggredito immigrati, ma lo hanno fatto anche ai danni degli studenti durante le occupazioni e le iniziative nelle scuole e nelle università, lo fanno contro i lavoratori che scioperano o occupano la propria fabbrica per salvare il proprio posto di lavoro e rivendicare i propri diritti.

Negli ultimi anni i fascisti avevano già ucciso: Davide Cesare, 26enne, ucciso a Milano nella notte tra il 16 e il 17 marzo del 2003, Renato Biagetti, stessa età, ucciso all’alba del 27 agosto del 2006 all’uscita da una festa vicino a Roma, Nicola Tommasoli, 29enne, ucciso a Verona il 5 maggio 2008. Uccisi perché ANTIFASCISTI.
Il 17 dicembre all’interno del corteo non si contavano gli striscioni, i cartelli e gli slogan contro il razzismo, contro il fascismo e per la CHIUSURA di Casa Pound e degli spazi all’interno dei quali i fascisti si ritrovano e si organizzano.

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