Articoli con tag chiudere covi fascisti

OGGI COME IERI, CONTRO IL FASCISMO CON OGNI MEZZO NECESSARIO!

WebCorteo9marzoAnche quest’anno i neofascisti hanno convocato la loro marcetta nostalgica per ricordare i cosiddetti “martiri delle foibe”. Il Giorno del Ricordo, istituito nel 2004 dal Governo Berlusconi, è indubbiamente diventato un appuntamento di propaganda per tutti i gruppi dell’estrema destra: l’utilizzo di avvenimenti circoscritti nello spazio e nel tempo ed estrapolati dal loro contesto, è chiaramente funzionale al tentativo di riscrivere la storia, equiparando Partigiani e repubblichini e spostando l’attenzione su un falso storico (le foibe) per cercare di coprire i crimini commessi dai fascisti sia durante il ventennio che nel dopoguerra.

Abbiamo sempre parlato dell’attualità dell’antifascismo e dei suoi valori, di quanto fosse importante la battaglia contro quel revisionismo che oggi sta diventando programma politico: non ci stupiscono quindi quelle dichiarazioni che, soprattutto in campagna elettorale, vorrebbero dipingere il fascismo come una rivoluzione che migliorò le condizioni delle classi popolari. Prosegui la lettura »

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Strage di Piazza Fontana: noi sappiamo chi è STATO.

Dopo i volantinaggi all’Istituto Russell-Newton di Scandicci, dopo i volantinaggi in S.Lorenzo, via Palazzuolo, S.Ambrogio e S.Croce, dopo l’iniziativa e il dibattito di sabato al Cpa fi-sud con un esponente dell’Associazione Dax, continua l’avvicinamento della Firenze Antifascista all’appuntamento del 13 dicembre.
MERCOLEDÌ 12 DICEMBRE ORE 21
presso S.M.S. di Rifredi
via Vitt. Emanuele, 303CONFERENZA-DIBATTITO SULLA STRAGE DI STATO
12 dicembre 1969: la strage di Piazza Fontana. 43 anni dopo ancora stragi fasciste.

Dalla madre di tutte le stragi: il tentativo di imporre un regime autoritario in Italia come risposta alle lotte della classe operaia, dei braccianti e degli studenti contro la crisi politica ed economica. Ai nostri giorni con la recrudescenza fascista, populista e xenofoba nella nuova e più profonda crisi del sistema capitalistico.INTERVERRANNO
Maurizio Lampronti, Archivio ’68, Firenze
Riccardo Antonini, “Partigiani sempre”, Viareggio
Giovanni Bacciardi, CAAT, Firenze

È ORA DI DIRE BASTA
CHIUDERE TUTTI I COVI FASCISTI
LA RESISTENZA CONTINUA!

Giovedì 13 dicembre alle ore 17.00 presidio in Piazza Dalmazia a fianco della Comunità Senegalese e alle ore 18.00 partenza del corteo antifascista per le vie del quartiere.

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NON È LA TRAMA DI UN FILM: la strage fascista di piazza Dalmazia. Giovedì 13 presidio e corteo

Qualche domanda sulla strage fascista del 13 dicembre del 2011

GIOVEDÌ 13 DICEMBRE 2012

ALLE ORE 17.00 PRESIDIO IN PIAZZA DALMAZIA                                        

ORE 18.00 PARTENZA DEL CORTEO ANTIFASCISTA PER LE VIE DEL QUARTIERE

Firenze, un anno fa, 13 dicembre del 2011. Un fascista pistoiese di nome Casseri, ben conosciuto negli ambienti dell’estrema destra e militante di Casapound, spara contro alcuni lavoratori senegalesi in Piazza Dalmazia ed in San Lorenzo: due di loro muoiono, altri tre, di cui uno ancora in ospedale quasi immobilizzato, rimangono feriti. Il neofascista viene raggiunto in un parcheggio sotterraneo dalla polizia e lì muore (Si spara? Gli sparano?).
La prima preoccupazione di polizia, stampa e fascisti è di descrivere Casseri come un folle isolato; quella del triste prefetto Padoin è di prevenire “le possibili violenze degli antagonisti” e di proteggere le sedi fasciste!!
L’abitazione fiorentina dove era ospitato Casseri viene perquisita ma è trovata completamente vuota e ripulita da tutto! Basta un mese per chiudere le indagini: Casseri ha agito da solo, è un folle razzista, e non parliamone più!

No, noi vogliamo parlarne ancora, non bastano le conclusioni di Questura e Procura, non basta la targa del Comune che parla di gesto di un folle razzista, che scagiona tutti dalle proprie responsabilità; secondo noi è stato il gesto organizzato di un neofascista ben introdotto; e ci poniamo alcune domande: chi ha completamente ripulito la casa dove abitava Casseri? Che fine ha fatto il suo PC? Quali sono stati gli ultimi contatti del fascista? Che porte aprono le numerose chiavi ritrovate a Casseri? Perché un “folle razzista” era dotato di porto d’armi? Chi è lo psicoterapeuta dove era stato mandato Casseri? Quali sono i veri e forti legami tra la Questura di Pistoia ed i neofascisti di Casapound e Forza Nuova?
A queste domande non sono mai state date risposte dai sempre solerti investigatori, pronti a perseguire decine di antifascisti ma sempre proni nel coprire e proteggere le organizzazioni fasciste.

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