RIAPRE LO SPAZIO AUTOGESTITO!!!



Da quassù la Terra è bellissima,

senza frontiere né confini

Yuri Gagarin

Guardiamoci intorno, cosa vediamo?

Di fronte a noi, la lunga distesa di cemento di via delle Pandette, arredata con comodissime panchine della migliore tradizione cubista e colonne in cartongesso stile Dresda Post II Guerra Mondiale…

Sulla destra la casa dello studente – caserma, le strette finestre anti-suicidio ed il chiostro interdetto agli studenti, il tutto realizzato con capitale FIAT, per la felicità della famiglia Agnelli e l’infelicità dei contribuenti.

Dietro di noi, un cantiere aperto, quello del Multiplex, realizzato sulla base di uno schizzo a lapis fatto da un bambino assoldato da Immobiliare Novoli, costruito con capitale Fiat, e bloccato dalla magistratura…per poi essere condonato…

Dentro di noi, un complesso algoritmo il cui risultato fornisce la quantità di crediti che ci mancano alla laurea ed il numero esatto di secondi che ci separa dal precariato andante; sentimenti ben celati dietro una maschera di vestiti fichi, messe in piega vertiginose e trucco-calcestruzzo abbondante.

Sulla sinistra…

RIAPRE LO SPAZIO AUTOGESTITO!!!

Riapre!? Ma non era già aperto…?

Dopo l’occupazione del 17 novembre, lo spazio è diventato l’unico luogo di aggregazione avulso da qualsiasi logica partitica, ma non per questo apolitico. Tra un caffè ed una sigaretta, si leggevano giornali, si discuteva di politica o di cultura, lasciando neoliberismo e carrierismo fuori dall’uscio, si progettavano cineforum e librerie autogestite. Poi, come naturale, una volta detonata la protesta per il diritto allo studio, lo spazio ha funzionato come base di lotta e di organizzazione per tutto il Polo di Novoli. A fronte di qualche banco sottratto alla didattica, la ex-0.01 ha acquisito una nuova dimensione, per diventare un laboratorio di crescita culturale e di scambio politico.

Dall’altra parte, dalla parte di quei presidi, rettori e direttori di Polo che non hanno mai risposto alle richieste degli studenti per più spazi di socialità all’interno di Novoli, ma che predicano sulla sacralità della cultura, la risposta è stata indecente. Dopo le manganellate autorizzate e legittimate del 25 novembre, mentre celermente si apprestavano ad applicare la legge 240 (legge Gelmini), costoro hanno ordinato lo sgombero dello Spazio, senza neppure tentare una mediazione politica con gli occupanti. D’altronde, lo stesso copione si è registrato nella giornata del 31 Gennaio, a Napoli e Milano (con tanto di interventi polizieschi e lancio di lacrimogeni) a dimostrare che la cultura critica e autogestita fa paura al potere, sia esso impersonato da un questore o da un barone universitario.

EPPURE, SI SA, LO SPAZIO È INFINITO E NON SI PUÒ RINCHIUDERE…

Oggi, 22 febbraio, trapani alla mano e più numerosi che mai, noi studenti ci riprendiamo lo Spazio Autogestito, per realizzare tutto quello che qualcuno voleva bloccare: cineforum, scambio di libri, editoria alternativa, aggregazione, e chi più ne ha, più ne metta…

Alla faccia di chi ci vuole asini!

Da quassù Novoli è bellissima,

senza frontiere né confini.

Voci dallo SPAZIO

 

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