VOCI DAL CARCERE DI SOLLICCIANO


Dopo
le proteste iniziate il 18 agosto, le iniziative di alcune
associazioni, le denunce del Garante dei diritti dei detenuti del
comune di Firenze, la situazione all’interno di Sollicciano è sempre
più esplosiva e le violazioni dei diritti umani più elementari sono
costanti: si è raggiunta la soglia dei 1.000 detenuti, a fronte di una capienza di 460 posti –
viene violato costantemente il diritto alla salute e alle cure mediche
anche per i detenuti con gravi patologie e le condizioni
igienico-sanitarie sono sempre più critiche –
pochissimi sono i detenuti ammessi al lavoro interno, anche per
l’impossibilità per gli stranieri senza permesso di soggiorno di
ottenere il codice fiscale –
pochi detenuti possono accedere ai servizi educativi ed alle attività
sociali: tra questi nessuna donna –
non ci sono iniziative specifiche per i detenuti tossicodipendenti e per favorire il trasferimento in
strutture specializzate – limitato è l’accesso alle misure alternative alla detenzione.

Il
perdurare di questa situazione, che prevedibilmente andrà ad aggravarsi
per la recente approvazione del pacchetto sicurezza, rende necessaria
una presa di posizione della città di fronte al problema, da parte di
quanti vogliono evitare che Sollicciano rimanga una realtà isolata e
ritengono che la difesa dei diritti umani fondamentali delle persone
detenute coincida con la difesa dei diritti sociali di ognuno di noi.

Per
questo vogliamo dare voce ai detenuti stessi che attraverso due
documenti della propria Commissione, ed alcune testimonianze personali,
hanno formulato le loro richieste e proposte per eliminare il
sovraffollamento e chiedere il rispetto di leggi in vigore
.

Nel
primo di questi documenti i detenuti hanno anche chiesto che una loro
delegazione venga autorizzata ad incontrare direttamente i giornalisti.
Di questa richiesta è probabile che i giornalisti non siano mai venuti
a conoscenza: rendendola pubblica intendiamo sostenerla e chiediamo ai
giornalisti di attivarsi perché questo incontro possa avvenire.

 

Comunità
dell’Isolotto, Associazione Pantagruel, Gruppo carcere Le Piagge,
Associazione Fuori Binario, Movimento di Lotta per la casa,
Associazione Liberarsi, Perunaltracittà, Associazione per la sinistra
unita e plurale,
Cpa Firenze sud, Collettivo Politico Scienze Politiche, Unione degli Studenti

 

 


L’ondata di proteste degli ultimi mesi ci ripropone una realtà sempre
più drammatica e sempre più dimenticata: quella delle galere.

Sovraffollamento, condizioni di vita disumane, diritti inesistenti, suicidi e autolesionismo: questo è il carcere oggi.

Rileggerne la storia è un’occasione per interrogarsi sul presente…

MERCOLEDI’ 14 OTTOBRE ore 20.30 cena sociale – ore 21.30: Christian G. De Vito presenterà il libro "Camosci e girachiavi – Storia del carcere in Italia"

Nel gergo carcerario i ‘camosci’ sono i detenuti, i ‘girachiavi’ sono
gli agenti di custodia. Da questo inusuale e scomodo punto di vista,
utilizzando fonti in gran parte inedite, Christian G. De Vito guarda ad
alcune pagine centrali della storia politica e sociale italiana.

Dagli istituti penitenziari osserva la fase conclusiva della Seconda
guerra mondiale e il dopoguerra, racconta un miracolo economico sfocato
perché vissuto da dietro le sbarre, segue la trasformazione del sistema
carcerario sotto la spinta della contestazione post-1968 per
addentrarsi poi negli anni Settanta e Ottanta e rivivere le più recenti
trasformazioni legate ai flussi migratori globali e alle politiche
fondate sulla sicurezza.


CENTRO POPOLARE AUTOGESTITO FI-SUD

Via Villamagna, 27/a tel. 055-6580479 – Bus 23, 8, 31, 32, 33 – www.cpafisud.org

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