Articoli con tag foibe

ALCUNE VALUTAZIONI DOPO IL CORTEO ANTIFASCISTA DEL 9 MARZO

antifaschistische_aktion_florenz1Come Firenze Antifascista, viste anche le dichiarazioni sulla stampa e il comunicato di Silvano Sarti, crediamo necessario intervenire rispetto al corteo antifascista di sabato scorso. Un corteo, sottolineiamo, partecipato da circa 1500 persone, studenti, lavoratori, militanti e semplici cittadini, che hanno contrastato ancora una volta la presenza dei fascisti nella nostra città.


Il corteo è stato lanciato preparato e autofinanziato, come ormai da anni, da Firenze Antifascista, coordinamento di realtà politiche, sociali e studentesche di cui fanno parte anche diversi circoli territoriali dell’ANPI. Questi circoli hanno proposto all’ANPI Provinciale ed al suo presidente Sarti, di aderire formalmente all’iniziativa. Appare quindi sconcertante, diremmo anche ridicola oltre che in palese malafede, la ricostruzione che Sarti fa della nascita della manifestazione, sostenendo che l’ANPI provinciale ne fosse il promotore. Così come appare sconcertante che dica di aver preso la testa del corteo proprio quando sono stati i compagni di Firenze Antifascista a chiamarlo per fare un intervento in cui ha detto: “Noi non abbiamo mai cambiato nome in settanta anni. Voi siete quello che rappresenta l’antifascismo oggi”. Ma con chi pensava di parlare? Con i manifestanti di Firenze Antifascista o con il Pd-Ds-Pds-Pci? mah…
E per ultimo, sembra assurdo che sempre il Sarti si lamenti della strumentalizzazione della stampa e del fatto che non si sia parlato del corteo ma solo delle polemiche…proprio lui che si è lasciato andare a dichiarazioni indecenti…

Nella fase preparatoria del corteo era stato chiarito che non sarebbero state gradite le bandiere di quei partiti che hanno di fatto legittimato la presenza dei neofascisti nella politica italiana. Prosegui la lettura »

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OGGI COME IERI, CONTRO IL FASCISMO CON OGNI MEZZO NECESSARIO!

WebCorteo9marzoAnche quest’anno i neofascisti hanno convocato la loro marcetta nostalgica per ricordare i cosiddetti “martiri delle foibe”. Il Giorno del Ricordo, istituito nel 2004 dal Governo Berlusconi, è indubbiamente diventato un appuntamento di propaganda per tutti i gruppi dell’estrema destra: l’utilizzo di avvenimenti circoscritti nello spazio e nel tempo ed estrapolati dal loro contesto, è chiaramente funzionale al tentativo di riscrivere la storia, equiparando Partigiani e repubblichini e spostando l’attenzione su un falso storico (le foibe) per cercare di coprire i crimini commessi dai fascisti sia durante il ventennio che nel dopoguerra.

Abbiamo sempre parlato dell’attualità dell’antifascismo e dei suoi valori, di quanto fosse importante la battaglia contro quel revisionismo che oggi sta diventando programma politico: non ci stupiscono quindi quelle dichiarazioni che, soprattutto in campagna elettorale, vorrebbero dipingere il fascismo come una rivoluzione che migliorò le condizioni delle classi popolari. Prosegui la lettura »

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Quel che non si ricorda il 10 febbraio

“So che a casa vostra siete dei buoni padri di famiglia, ma qui voi non sarete mai abbastanza ladri, assassini e stupratori.”

Benito Mussolini, 1943

Con la fine della I guerra mondiale l’Italia ottiene, come

compenso per essere entrata in guerra a fianco dell’Intesa, l’Alto Adige, le città di Trieste e Gorizia, l’Istria e la Dalmazia, ovvero alcuni territori con maggioranza etnica italiana e molti altri con maggioranza slovena e croata. I suddetti territori annessi subiscono, da prima del ’22 e soprattutto durante il Ventennio, una italianizzazione forzata: l’italiano diventa l’unica lingua ufficiale, lo sloveno e il croato vengono banditi, le scuole slovene chiuse, gli insegnanti mandati al confino, le associazioni non italiane e i partiti messi fuori legge così come la stampa locale. La II guerra mondiale peggiora la situazione: nel 1941 l’Italia, insieme all’alleato nazista, occupa la ex Jugoslavia. La sua “zona di competenza” corrisponde all’odierna Slovenia. Mentre in Italia vengono allestiti decine di campi di internamento per jugoslavi, Lubiana, ad esempio, diventa un campo di concentramento a cielo aperto (fu chiusa completamente da un reticolato) e violenti rastrellamenti si perpetrano in tutta la città. In Croazia e Montenegro vengono imposte dittature fasciste. Di fronte alla forza della resistenza jugoslava (che liberò il paese senza l’aiuto né di Stalin né degli Alleati), vengono rastrellati e incendiati interi villaggi, uccisi civili senza processo e commesse atrocità di ogni tipo per dissuadere col terrore coloro che erano oppressi da più di venti anni dal resistere.

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4 febbraio: MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA

  MERCOLEDÌ  1 FEBBRAIO ALLE ORE 21.30 Assemblea cittadina @casa del popolo Il Progresso

Sabato 4 CORTEO ore 16 pzza Dalmazia

Il 4 febbraio, a poco più di un mese e mezzo dall’uccisione di Samb Modou e Diop Mor, Firenze sarà costretta ad assistere allo svolgimento di una marcia neofascista.
Casaggì, Casa Pound e affini, gli stessi che hanno commemorato i franchi tiratori e festeggiato l’anniversario della marcia su Roma, scenderanno in piazza per ricordare i cosiddetti “martiri delle foibe” definendo come tali coloro che occuparono le terre slave, gli uomini della X MAS, i fedelissimi della Repubblica Sociale e i collaborazionisti nazisti.
L’ennesima manifestazione di revisionismo storico attraverso il quale i fascisti cercano continuamente di legittimarsi.

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