Articoli con tag NO TAV

Mercoledì 11 aprile corteo No TAV a Firenze

Piazza Vasari (Ponte del Pino) alle ore 18 .

L’Assemblea cittadina No Tav raccoglie l’appello dalla Val di Susa per mobilitarsi nella giornata dell’11 Aprile in contemporanea con le inziative contro gli espropri dei terreni su cui dovrebbe, a sarà dura, sorgere il cantiere TAV, e invita tutti/e a partecipare al Corteo che partirà da Piazza Vasari (Ponte del Pino) alle ore 18 .

Segue l’appello dalla Val di Susa.

Come già abbiamo scritto nei vari appelli circolati in queste settimane l’11 aprile sarà una data importante per il movimento no tav. Per tutta la settimana in valle di Susa ci saranno iniziative, mobilitazioni e la possibilità per tutti di fermarsi al presidio di Venaus per riposare, confrontarsi e ripartire.
Pensiamo che questa data sia importante anche e soprattutto per un percorso nazionale di allargamento di questo movimento, di queste istanze e di questa lotta. Come già è avvenuto nei mesi passati in ogni parte del paese comitati spontanei, realtà organizzate e singoli hanno dato luogo ad iniziative di sostegno alla valle di Susa. Questa è stata una cosa stupenda che ci ha dato forza e coraggio, per noi tutti, per Luca e per tutti i no tav che hanno subito le varie operazioni giudiziarie con arresti e provvedimenti di restrizione delle libertà. Pensiamo anche che questo sia solo un primo passo di un percorso più lungo e ampio che ci auguriamo riesca a diventare nelle pratiche e nella partecipazione sempre più partecipato e popolare.

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PRESIDIO NO TAV 24H

2-6 APRILE 2012

PRESIDIO NO TAV 24/24 H

DI FRONTE AL CANTIERE TAV

DI CAMPO DI MARTE

(Largo Gennarelli-Giardini di viale Malta)

FOTO DEL PRESIDIO CHE DA TRE GIORNI 24 h SI TROVA DI FRONTE AL CANTIERE TAV DI CAMPO DI MARTE

(clicca sull’immagine per ingrandire)

Il tav è un treno e molto di più. Il tav è un modo di gestire i soldi pubblici, socializzando le perdite e regalando facili profitti ai privati, ai grandi cartelli di costruttori. Il sottoattraversamento Tav di Firenze e il centro commerciale mascherato da stazione annesso, costeranno forse 3 miliardi di euro. Gli investimenti per l’intera rete regionale dei treni pendolari è pari a 350 milioni spalmati sui prossimi anni. Sono quindi un decimo di quanto si spenderà per realizzare 7,5 chilometri di tunnel Tav e la faraonica stazione Foster. 350 milioni è quanto costerebbe adeguare le attuali linee fiorentine per far passare il Tav in superficie, secondo un progetto alternativo mai preso davvero in considerazione. Con il passaggio in superficie si risparmiano risorse da destinare alle priorità del trasporto pendolari ed alla messa in sicurezza della rete ferroviaria, perchè non accadano più stragi colpevoli frutto della mancanza di manutenzione, come a Viareggio nel giugno 2009. Il tunnel sotto Firenze mette a rischio molte case, farà barriera sulla falda acquifera che corre nel sottosuolo alzandola a monte e abbassandola a valle. Il materiale di scavo già ora viene portato via da camion: sono più di 100 al giorno soltanto per il cantiere nella zona del Lippi, e gli scavi per il tunnel devono ancora iniziare. Significa polveri sottili per tutti,

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CONTESTA MORETTI: NO TAV!

PRESIDIO ore 16.30 in Via G. D’Annunzio angolo Via Ceci (Dopo la villa di Settignano)

Le realtà fiorentine che stanno costruendo il presidio permanente No Tav che inizierà il 2 Aprile in largo Gennarelli lanciano per Venerdi 30 Marzo un presidio davanti a Villa Morghen – Settignano contro la la presenza dell’amministratore delegato RFI Mauro Moretti, grande timoniere della devastazione TAV, responsabile delle vergogne che si stanno perpetuando nei confronti delle vittime della strage di Viareggio. L’appuntamento è alle ore 16.30 in Via G. D’Annunzio angolo Via Ceci (Dopo la villa di Settignano).
Sarà presente anche una delegazione dell’Assemblea 29 Giugno di Viareggio.
E’ importante far sentire la nostra solidarietà alla lotta No Tav della Val Susa e il fiato sul collo a Moretti.

A sarà dura!

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QUALCHE DATO SULLA LINEA TAV TORINO-LIONE

 LE DIMENSIONI: 254-265 Km a seconda dell’opzione nella parte francese, solo venti o trenta chilometri in meno della linea attuale che è di 287 Km (dati RFI). Solo la galleria principale sarà lunga 53 chilometri, a cui vanno sommati altri 41 Km di galleria solo nella tratta italiana.

I COSTI: i preventivi parlano di costi che partono dai 120 MILIONI di Euro al chilometro (1200 Euro al centimetro!) fino ad arrivare a 182 Milioni/Km nella tratta più onerosa, i 53 Km di tunnel. In un momento in cui si fanno tagli al sociale in ogni direzione (scuole, università, ospedali e trasporti pubblici) i cittadini italiani sborseranno 12-13 MILIARDI di Euro (a cui si sommano i miliardi sborsati da Francia e Unione Europea). Ma non è tutto: non disponendo lo Stato di questi soldi sarà costretto a prenderli in prestito dalle banche per poi restituirli con gli interessi (arrivando a 16-17 miliardi in totale).. Alla faccia del debito pubblico!

I DANNI PER L’AMBIENTE: si parla di un impatto irreversibile in termini di equilibrio idrogeologico (come è successo in Mugello), sull’ecosistema vegetale e animale e sulla salute degli abitanti. Il tunnel inoltre attraverserebbe montagne piene di amianto e di uranio (che verrebbero liberati nell’atmosfera) senza un progetto di “recupero” e sostenibilità.

L’INUTILITA’: in vista della previsione dell’aumento dei trasporti(commerciali e non) lungo la tratta, sostenuta ad esempio dalla società LTF (guarda caso di proprietà Prosegui la lettura »

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Manifestazione popolare NO TAV – 25 FEBBRAIO

Manifestazione popolare NO TAV

del 25 FEBBRAIO

Da BUSSOLENO a SUSA

Per la liberazione di tutti/e i no tav arrestati!

Contro le grandi opere inutili!

Per la difesa dei beni comuni!

PULLMAN 15 €

Info e prenotazioni:  392 50 31 337

Collettivo Politico * Scienze Politiche

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AL FIANCO DELLA VAL SUSA IN LOTTA: NO TAV ! Presidio martedì 28 ore 18 @prefettura

La mattina del 27 giugno 2011, poco prima dell’alba, è scattata l’operazione delle forze dell’ordine per sgomberare il presidio NoTav che da giorni resisteva all’allestimento del cantiere dell’alta velocità Torino-Lione. Sotto la minaccia dell’Unione Europea di ritirare i finanziamenti se i lavori non fossero partiti entro il 30 giugno, il governo è intervenuto. Con un ingente schieramento di forze dell’ordine, composto da più di 2000 unità, è stata distrutta la libera Repubblica della Maddalena di Chiomonte. Se il sindaco di Torino, Fassino, si era schierato a favore della costruzione della linea, chiedendo l’intervento dell’esercito, la mano dello Stato è stata pesante ed ha imposto con forza decisioni non condivise dalla popolazione. Entrati in luoghi nei quali era loro precluso l’accesso in quanto proprietà privata, nonostante si attendesse ancora la sentenza del TAR per quanto riguarda l’esproprio del terreno, le forze armate hanno utilizzato, ancora una volta, mezzi repressivi contro legittime rivendicazioni. Il movimento di opposizione alla costruzione della TAV, composto da svariate realtà che si oppongono alla costruzione della linea, opera da più di vent’anni in Val di Susa. Una lotta contro la devastazione ambientale che ha visto gran parte della popolazione valligiana impegnata nella difesa del proprio territorio. Una lotta tanto radicata da raccogliere un’immediata solidarietà attiva locale e nazionale.

Un radicamento tale da indurre Fiom e sindacati di base a chiamare lo sciopero nelle fabbriche della Val di Susa. Esprimiamo anche noi profonda e concreta solidarietà a questo movimento invitando a portare la solidarietà in Val di Susa e a partecipare al

Presidio in solidarietà al movimento NO TAV

Martedì 28 giugno, ore 18 alla prefettura in via Cavour

Collettivo Politico di Scienze Politiche

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La repressione non va mai in vacanza, la lotta neppure.

In questa ormai tarda primavera continuano a spirare i venti della repressione. Dopo la maxi operazione di Firenze che nell’arco di un mese ha visto questura e magistratura emettere 35 custodie cautelari (di cui un arresto in carcere, undici arresti domiciliari e 22 obblighi di firma), per un totale di oltre 80 indagati tra studenti medi e universitari, protagonisti delle mobilitazioni di quest’autunno e militanti di realtà politiche e sociali da sempre attivi nelle lotte in città, questa mattina è toccato a Torino e alla Val Susa. La questura torinese, a breve agli ordini del macellaio di Genova Spartaco Mortola, e su mandato del procuratore Caselli, alle prime luci dell’alba ha fatto irruzione nelle abitazioni di 65 compagni e nella palazzina del CSOA Askatasuna.

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