Chi siamo

Il Collettivo Politico di Scienze Politiche (Firenze) è una realtà che esiste ormai da trentaquattro anni; è nato, infatti, nel 1978. Per capire cosa sia, saranno sufficienti pochi minuti impiegati per la lettura di queste poche righe.

PERCHÈ COLLETTIVO
Il termine Collettivo indica la modalità con cui si prendono le decisioni all’interno del ColPol! L’assemblea settimanale è il momento di confronto tra tutti i partecipanti, che, in maniera totalmente orizzontale, discutono su idee, proposte e iniziative che interessano l’assemblea. Collettivo significa che non esistono capi o “custodi del tempio” ma che chiunque può partecipare e, alla pari degli altri, influire sul processo decisionale.

PERCHÈ POLITICO
Negli ultimi anni è emersa l’idea, largamente condivisa, che l’impegno politico sia il peggiore dei mali. La bandiera dell’antipolitica è stata issata sempre più in alto professando solamente qualunquismo e disinteresse per la società che ci circonda, come se l’unica politica fosse quella dei partiti.
Noi riteniamo che la Politica, quella con la P maiuscola, sia il lavoro quotidiano che moltissimi attivisti svolgono sui luoghi di lavoro, nelle università, nelle scuole e nei quartieri per creare alternative al sistema dominante. Politica, per noi significa battersi contro il neofascismo, contro il capitalismo, contro lo
smantellamento del diritto allo studio,contro la creazione pretestuosa di una società insicura, xenofoba e sessista.

Il perché di Scienze Politiche è presto detto. Come studenti universitari passiamo gran parte delle nostre giornate all’interno delle mura di Novoli, e abbiamo sentito la necessità di creare uno spazio di aggregazione politica, sociale e culturale esterno alle logiche universitarie imposte dalle riforme che si sono susseguite in questi ultimi venti anni. Per questo siamo stati sempre in prima linea in tutte le mobilitazioni universitarie compresa l’Onda del 2008, per ribadire la nostra contrarietà alla destrutturazione del diritto allo studio, inserendola però all’interno del contesto di crisi generale del capitalismo e, per questo, stringendo forti legami con i lavoratori in via di licenziamento e non solo in tutto il territorio metropolitano fiorentino.

Per tutto questo parlare di Collettivo Politico significa parlare di partecipazione, e più precisamente di partecipazione critica alla vita universitaria e politica. Significa porsi davanti alla scelta di assorbire come spugne i tempi delle lezioni e dei moduli, accettando acriticamente le nozioni offerte, nell’ottica di rivomitarle all’esame, scegliere di essere utenti dell’università e non suoi protagonisti. Oppure si può cercare di capire le contraddizioni del sistema che ci circonda (contraddizioni che si ripropongono identiche anche all’interno del mondo universitario), si può decidere di confrontarsi con gli altri soggetti che vivono queste contraddizioni, si può essere attivi per tentare di cambiare le cose.

Il Collettivo Politico si fonda su questa visione, sulla partecipazione attiva degli studenti, ed è per questo un luogo di confronto, di elaborazione e di lotta. In questi lunghi anni il ColPol ha tentato di rianimare l’università con contenuti che i normali corsi istituzionali non passano. Abbiamo organizzato iniziative sui popoli in lotta, siamo, ad esempio, da sempre stati al fianco del popolo palestinese, dimostrando solidarietà concreta con la sua lotta di liberazione. Abbiamo organizzato convegni e conferenze sull’America Latina e i suoi movimenti popolari, sulle crisi del capitalismo, sulle nocività e i cantieri dell’alta velocità, sulle foibe, sullo smantellamento del diritto allo studio, sulla precarietà e le riforme del mondo del lavoro. Siamo stati promotori di manifestazioni e presidi antifascisti e contro le derive securitarie e razziste dell’amministrazione comunale. Al fianco di tutte quelle realtà che fanno del’autogestione la loro pratica politica a Firenze e in tutta Italia. Tutto questo in stretta collaborazione con le altre realtà politiche e sociali a livello cittadino. Riteniamo, insomma, che la vera forza del collettivo stia nella sua natura assembleare, nella discussione aperta e, appunto collettiva, che si manifesta, all’esterno, con i nostri volantini, con la controinformazione che facciamo quotidianamente. A differenza delle altre liste noi non lavoriamo per tentare di accaparrarci più voti, ma lo facciamo per tentare di creare alternative a
questa bieca rappresentanza parasindacale. Non siamo delegati degli studenti ma invitiamo questi a partecipare attivamente, ad interessarsi del proprio futuro, ma ancor di più del proprio presente. Abbiamo come valore l’autorganizzazione e riteniamo che una politica non opportunistica non posa che essere esterna a partiti o associazioni di qualsiasi genere. Anche in questo siamo unici nel nostro genere a livello universitario. Il Collettivo Politico, infatti, a differenza delle altre liste universitarie si autofinanzia con le due feste che ogni anno fa, ed anche per questo i materiali di informazione sono fotocopiati e non patinati, perché per mantenere la propria autonomia non ha mai accettato nessun finanziamento esterno, ne l’appoggio di partiti e associazioni.

Per la nostra controguida clicca qui o qui