Nella giornata di ieri, domenica 8 novembre, un gruppo di
amici e di compagni di Mannu hanno distribuito alla popolazione di
Pontassieve circa un migliaio di volantini. Lo scopo di questa azione
è stato quello di informare la cittadinanza sui gravissimi fatti
avvenuti venerdì mattina: l’arresto del nostro amico e compagno
Mannu e le perquisizioni alla ricerca di esplosivi (ovviamente con
esito negativo) ai danni di altri 11 compagni fiorentini.
L’intervento delle forze dell’ordine locali non ha impedito il
proseguimento dell’azione che si è svolta fino all’esaurimento
dell’ultimo volantino, con continui interventi al megafono e con due
striscioni che chiedevano la sua liberazione e esprimevano
solidarietà agli altri antifascisti perquisiti. Il nostro impegno
comune è sempre stato l’avversione al fascismo, allo sfruttamento e
alle ingiustizie sociali. La montatura inquisitoria da loro
architettata disegna invece un personaggio intento a delinquere e ad
organizzare azioni terroristiche. Ciò dimostra che l’unico
terrorismo è quello portato avanti dalle azioni poliziesche ordinate
dalla repressione dello Stato. L’ intento accusatorio appare ben
chiaro: si vuole criminalizzare chi fino ad oggi non ha accettato la
verità imposta dall’alto e si è sempre battuto per la giustizia
sociale. Sia oggi che con la mobilitazione dei giorni scorsi abbiamo
cercato di rompere il muro di menzogne costruite ad arte attorno alla
vicenda dai media asserviti al potere. Non ci fermeremo qui. La
nostra mobilitazione proseguirà fino alla liberazione di Mannu.
MANNU LIBERO! MOBILITAZIONE A PONTASSIEVE
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