SOLIDARIETA’ A 400 COLPI


Esprimiamo la nostra massima solidarietà ai compagni sgomberati ieri, 23 Novembre, dallo spazio
liberato 400 colpi  di via Laura (Neo sede della Facoltà di Scienze della fFrmazione). Non si è trattato di uno
sgombero in piena regola, ma dell’impedimento, a coloro che da 2
settimane avevano dato vita a questo spazio di aggregazione e lotta,
ad accedervi murando porte e finestre dell’ala liberata del plesso. Così facendo la Preside e le Istituzioni cittadine si pongono nuovamente come forza sottrattrice di spazi,
preferendo murare delle aule piuttosto che lasciarle vivere a chi
legittimamente cerca tramite la pratica quotidiana di portare
all’interno della vita universitaria elementi di critica
all’università-azienda, in maniera autogestita e slegata dalla
logica approssimativa delle elezioni universitarie, che di fatto
sono tutto fuorchè rappresentative. Al problema reale di spazi di socialità
all’interno di tutto l’ateneo fiorentino, la risposta è ancora una
volta minacce di denunce e “sgomberi”, confermando quanto già
era chiaro: una visione critica della società e dell’università non
sono permesse, tantomeno la loro diffusione e radicamento. Tutto questo è da inserire nel piano
repressivo ormai conclamato di ogni tipo di dissenso autorganizzato
che sia sul piano cittadino sia sul piano nazionale sta prendendo una
piega quantomai preoccupante.


RIPRENDIAMOCI GLI SPAZI!

RILANCIAMO LA LOTTA!

CONTRO OGNI FORMA DI REPRESSIONE!

 

Collettivo Politico di Scienze Politiche

 

 

Lunedì 23 Nov. 2009 – All’arrivo
nella facoltà di Via Laura gli studenti trovano le mura e le
finestre del secondo piano dello Spazio Liberato murate e protette
ulteriormente da assi di legno.

Attaccato alla porta, oltre ad una
guardia giurata, un bigliettino firmato dalla Preside Simonetta
Ulivieri che “invita i giovani antagonisti a recarsi urgentemente
in presidenza”. Cosa stia frullando in testa alla Simonetta agli
studenti non interessa… sanno solo che rifiutare gli inviti è da
maleducati.
 

Caos

h. 14.00 – Una cinquantina di
studenti e studentesse da vita ad un corteo rumoroso all’interno
dei corridoi della facoltà. Durante il percorso, i manifestanti
trovano il tempo per una breve visita alla preside. Rifiutandosi di
ascoltare il blablabla che con tanta cura la Simonetta avrà
preparato per l’occasione, gli studenti lasciano un breve e conciso
messaggio: se pensava che con lo sgombero tutto sarebbe tornato alla
normalità (fatta di ordine, legalità e obbedienza) si sbagliava di
grosso…
 

Quando polizia e digos arrivano sul
posto gli studenti stanno già lasciando la facoltà ricordando con
le proprie urla che “anche gli studenti perdono la pazienza…
sgomberiamo la presidenza!”.

… e (contro)sgombero fu!

h. 17.00 – Dopo essersi riuniti in
assemblea, gli studenti decidono di mettere in pratica ciò che
avevano promesso qualche ora fa. Tornati in facoltà, la presidenza
viene “sgomberata” sotto gli occhi impotenti della preside: le
stanze vengono svuotate di divanetti, armadi, quadri e scrivanie
nuove di zecca. Alle due guardie giurate chiamate per la giornata di
fuoco non resta che guardare gli studenti uscire dopo essersi fatti
distrarre come secondo il “piano”. In Via Zara, invece, qualche
Digossino avrà preso una bella sgridata da qualche superiore per
aver lasciato il campo libero cantano vittoria troppo presto.
Dovrebbero saperlo ormai: gli antagonisti sono sempre in agguato!

… alla prossima!

I commenti sono stati disattivati.