CONTRO I VERTICI DELLA PROTEZIONE CIVILE


Noi non avevamo niente da ridere, come
niente da ridere avevano gli aquilani alle 3 e 32 di quel 6 Aprile
2009. Non ridiamo davanti ai soliti gossip simbolo della
degenerazione di una classe politica più vicina all’immaginario di
corte che ad una repubblica parlamentare. Non ci interessa, non
abbiamo intenzione che questa ennesima vergogna della classe politica
e impreditoriale di questo paese assuma i semplici contorni di un
reality show. Non ci interessa la ricerca del
preservativo di Bertolaso, le tariffe che questi “compagni di
merende” pagavano per le prestazioni di qualcuno/a, ma il loro
ruolo insieme agli avvoltoi che erano già pronti a scagliarsi sulle
macerie per rendere oro la tragedia di una popolazione. Ridevano, già
pregustavano gli appalti della ricostruzione, si “organizzavano”
mobilitando i “politici amici”, perchè anche a loro toccasse una
fetta della torta.

Non sarebbe da meravigliarsi o
indignarsi quando tutto questo lo abbiamo visto in ogni guerra in
nome di una mai più falsa “esportazione di democrazia”. Non
dovremmo meravigliarsi se torniamo indietro nel tempo con lo scandalo
della Missione Arcobaleno ai tempi della Guerra in Ex Jugoslavia;
dopo che già da più parti era stata denunciato quanto stava
avvenendo nella spartizione dei lavori per il G8 alla Maddalena,
davanti alla salute minacciata di lavoratori e cittadini.

Ogni giorno speculatori e palazzinari
cercano di accaparrarsi opere pubbliche fuori da ogni interesse
collettivo, che proprio la totale estraneità al bene collettivo ha
fatto sì, che nella stessa Aquila, peggiori fossero le conseguenze
del terremoto, dopo aver costruito senza il minimo rispetto delle
norme di sicurezza come avvenuto per la Casa dello Studente.
Sicuramente già si fregheranno le mani gli stessi, davanti agli
annunci del vostro caro sindaco Renzi, per la messa all’asta di
numerosi beni pubblici della nostra città. Saranno proprio gli
stessi che oggi siedono sul tavolo degli imputati ad accaparrarsi
tutto ciò, visto che rappresentano il fior fiore del mondo delle
costruzioni fiorentine e non solo?

Come possiamo restare in silenzio
quando tutto è avvenuto proprio facendo leva sulle ambiguità
operative della Protezione Civile, sempre più inserita nella Difesa
Civile, sganciata nel tempo da qualsiasi controllo che dir si voglia,
già alle dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio, ora
nelle mani di una “guida suprema” indiscutibile e
incontrollabile, con collaboratori “di fiducia” nominati proprio
da questa. Proprio chi degli interessi della Popolazione dell’Aquila
doveva farsi carico è il primo che ha tradito. Dopo aver avuto un
ruolo fondamentale nella militarizzazione dei campi, nella
sperimentazione del controllo all’interno delle “emergenze”,
nell’impedire forme di aggregazione tra la popolazione, impedito
volantinaggio e informazione, deportato la popolazione dai campi
contro la loro volontà, ora si scopre che in realtà la sua
struttura non è altro che un centro di spartizione di enormi denari
pubblici.

Sarà anche il solito accanimento verso
il Governo come dice il Berlusconi, ma chi darebbe in mano a questi
le sorti della Protezione Civile così come previsto, almeno finora,
dal decreto legge in discussione al Senato? Contro questo si stanno
mobilitando ampi spezzoni del antagonismo sindacale e sociale di
questo paese, in prima fila la popolazione dell’Aquila e gli stessi
Vigili del Fuoco. Un progetto che non si può ridurre semplicemente
alla privatizzazione della Protezione Civile, ma la inserisce
pienamente nella creazione di strutture che svolgano la loro
“attività” in piena autonomia, o meglio fuori da ogni controllo,
alle dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio o del ministro
di turno, frutto di quel processo di esecutivizzazione dello stato
che demolisce pezzo per pezzo la stessa democrazia parlamentare
borghese.

Non esiste solo un filo di vergogna che
unisce Firenze e L’Aquila, rappresentato da quel mondo impreditoriale
che niente ha a che vedere con l’interesse collettivo, ma un filo di
solidarietà, di critica e lotta che vuole e deve essere visibile e
determinante di cui non possiamo che sentirsi parte.

 

Collettivo Politico di Scienze Politiche – Centro Popolare Autogestito Firenze Sud

 

 

Sit-in dei VdF, dei cittadini de L’Aqulia e di Chiaiano

Contro la
Protezione Civile SPA

http://www.youtube.com/watch?v=6VfDeqhWv-I

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