Anche a Firenze la repressione, così
come a Torino, Bologna, Roma, Napoli e Padova ha colpito alzando il
tiro. Stamattina (martedì 7 luglio) alle 9.00 sono stati fermati 5
compagni tra studenti medi e universitari, colpevoli di volersi
recare a Roma per protestare legittimamente contro i potenti della
terra, e sono state perquisite le loro abitazioni. Questa ondata di
arresti, fermi e perquisizioni in tutta Italia ha il chiaro intento
di colpire e intimidire chi da mesi ha dimostrato di opporre una
resistenza alle ricette padronali nei propri posti di lavoro, nei
propri quartieri, nelle proprie scuole e facoltà. Parallelamente a Roma si verificavano
36 fermi dieci dei quali tramutati in veri e propri arresti. Per rispondere a questa ondata di
repressione e richiedere il rilascio di tutti i compagni è stato
indetto un presidio per le 18.00 di oggi sotto la Prefettura,
presidio che in pochissimo tempo si è popolato fino a contare un
centinaio di persone. Dalla prefettura, scandendo cori, ci siamo
diretti in corteo alla questura, che abbiamo
presidiato sino al rilascio dei compagni avvenuto intorno alle 21.00.
La risposta immediata in tutta Italia
ai provvedimenti degli ultimi due giorni dimostra che possono
arrestarci, fermarci, intimidirci, ma non possono arrestare la nostra
lotta.
LIBERI TUTTI LIBERI SUBITO! LA LOTTA NON SI ARRESTA!