SABATO 17 GENNAIO – ROMA
MANIFESTAZIONE NAZIONALE
PER LA PALESTINA
vedi Palestina_Rednet.pdf
Dal 27 dicembre va avanti la sanguinosa aggressione sionista contro la
Striscia di Gaza: prima raid aerei e bombardamenti che hanno colpito un
milione e mezzo di persone già stremate dal lungo embargo che da mesi
impedisce l’arrivo di cibo, medicinali e carburante, poi l’attacco di terra
con i tank. Israele non si è fermata davanti a nulla: ha colpito scuole,
ospedali, moschee, persino le abitazioni dove aveva fatto radunare le
famiglie… La Croce Rossa ha parlato di “crisi umanitaria totale”. Si
tratta in realtà di una mattanza: oltre 900 morti (fra questi circa 300
bambini e un centinaio di donne), e quasi 4.000 feriti!
Nel lager a cielo aperto di Gaza, il dolore è senza fine. Ancora scioccata
dalla guerra in Libano del 2006, Israele non pone più obbiettivi alla sua
azione. Parla di doversi “difendere” dal lancio dei razzi, ma non dice
che l’ONU prevede il diritto alla resistenza di un popolo sotto assedio,
“dimentica” i dati del suo stesso Ministero (che conta, nel periodo
2001-2008, 23 vittime israeliane causate dai lanci, a fronte di circa 4.000
palestinesi uccisi, fra cui quasi un migliaio di bambini), usa armi non
convenzionali, non rispetta nessuna tregua… Quindi ammette di voler
rovesciare i “terroristi” di Hamas, democraticamente votati dal 65% dei
palestinesi in libere elezioni. All’interno, poi, la teocrazia israeliana
si vanta di essere “democratica”, ma manganella e arresta le migliaia
di arabi e israeliani scesi a manifestare nelle sue strade, e condanna a 30
anni di prigione Sa’adat, leader del Fronte Popolare per la Liberazione
della Palestina, riconoscendolo colpevole di militare per un’organizzazione
laica, democratica, antimperialista, di non chinare il capo di fronte al
quotidiano massacro della sua gente.
Parallelamente, nelle nostre città, la repressione dei governi
filo-israeliani ( di destra o “sinistra” che siano ) si abbatte su
chiunque osi dissentire sulla politica criminale dello Stato di Israele.
Proprio in questi giorni sarà pronunciata la sentenza del processo contro
7 compagni del Collettivo Politico di Scienze Politiche di Firenze,
imputati per aver contestato nel 2005 l’allora ambasciatore di Israele
Ehud Gol invitato all’università per tenere una “lezione sulle
prospettive di pace in Medioriente”.
In una situazione impossibile, avendo contro l’imperialismo degli USA,
dell’UE, i corrotti regimi arabi, i mass media occidentali, il popolo
palestinese continua a resistere. E ci invita a sostenerlo, a far sentire
sempre più forte la nostra voce, a scendere in piazza, a mobilitare
l’opinione pubblica, a fare pressione sul nostro governo. Davanti a una
tale carneficina non possiamo essere “equidistanti”! La lotta del
popolo palestinese è la nostra lotta!
FERMIAMO L’AGGRESSIONE ISRAELIANA!
PER UNA PALESTINA UNITA, LIBERA E ROSSA!
SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI SOTTO PROCESSO!
LIBERTA’ PER SA’ADAT!