SUL VOLANTINAGGIO A PITTI FILATI


Il 7 luglio 2009 una cinquantina fra
lavoratori, studenti e militanti dei centri sociali hanno manifestato
alla Fortezza da Basso con un volantinaggio per ricordare Moustapha,
il ragazzo marocchino di 22 anni morto la scorsa settimana mentre
lavorava a nero e senza protezioni per una ditta di allestimenti a
Pitti Uomo. Abbiamo scelto l’inaugurazione dell’ennesima kermesse
della moda, Pitti Filati, per richiamare l’attenzione di una città
ormai attenta solo a ciò che è immagine e profitto, sulla tragedia
delle morti sul lavoro, ed in particolare sulla morte di un giovane
immigrato, resa ancora più inaccettabile dalla lucida volontà
dimostrata da parte dei responsabili di nascondere ciò che è
successo per non far emergere la realtà di sfruttamento e
discriminazione che si nasconde dietro alla vetrina di Pitti
immagine.
Abbiamo alzato la voce per stigmatizzare l’imperdonabile
silenzio di padroncini, amministratori e perfino dei sindacati che
preferiscono aspettare i risultati delle inchieste della magistratura
piuttosto che ascoltare le tesimonianze dei colleghi di Moustapha e
denunciare con forza le condizioni ed i ritmi di lavoro cui sono
costretti.
Per questo continueremo ad esigere verità per
Moustapha, per la sua famiglia, e per chi come lui è costretto a
rischiare la vita sul lavoro ogni giorno. Continueremo a ricordare la
sua storia che è poi quella di altre migliaia di persone che sono
costrette dal bisogno a condizioni di lavoro umilianti e pericolose.
Non si può dimenticare, non si può far finta di niente se un
giovane uomo, padre di due figli, viene ucciso sul lavoro a Firenze,
alla Fortezza da Basso.
Perchè non è possibile voltarsi
dall’altra parte Perchè rifiutiamo di essere complici di coloro che
si indignano solo per i morti "in regola".
Perchè
anche questo, come purtroppo tanti altri, lo sentiamo come uno di
noi!

Alcuni lavoratori, CPA Firenze sud, Cantiere sociale
K100 di Campi Bisenzio, Collettivi studenteschi medi ed universitari

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