Dopo la spontanea e partecipata
iniziativa di venerdì, ieri oltre un migliaio di compagni/e amici e
familiari in corteo hanno attraversato le vie del centro fiorentino
passando per i luoghi significativi del potere politico (P.za
Signoria) giudiziario (P.za San.Firenze) ed emblematici della
“serietà” dell’inchiesta nei confronti di Mannu: al Ristorante
Rossini è stata “restituita” la pianta che secondo le
motivazioni di arresto sarebbe stata sottratta e dimostrerebbe la
pericolosità sociale di Mannu. Durante il corteo di oggi è stato
esposto uno striscione che riportava la scritta ”và in carcere chi
lotta, muore chi lavora” per denunciare l’ennesima morte di un
operaio: il ventisettenne travolto da un treno alla stazione di
Rifredi nella giornata di ieri. L’alta partecipazione e la
determinazione di chi ha manifestato, dimostrano che nonostante le
azioni repressive, la solidarietà è costante e continua. La mobilitazione non si ferma
certamente con la manifestazione odierna. Nei prossimi giorni faremo altre
iniziative in città e non solo, fino a quando non avremo ottenuto la
sua liberazione. La nostra solidarietà si estende anche
a tutti i compagni che oggi come noi hanno manifestato nelle altre
città come a Roma, dove i compagni e gli amici di Stefano Cucchi si
sono anche scontrati con la polizia; come a Livorno in solidarietà
con i tre compagni arrestati per i fatti avvenuti alla sede di Casa
Pound di Pistoia.
CPA FI-SUD, CANTIERE SOCIALE K100, CSA
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