All’alba di Martedì 1 dicembre, con 9 blindati
e la celere in assetto antisommossa, è stata sgomberata la Ex-Schipa
occupata di via Salvator Rosa. 40 persone sono state sorprese nella notte e sono
uscite dopo una trattativa di 30 minuti. Deportate in questura, sono
state denunciate per "invasione e occupazione di edificio"
mentre si provvedeva a murare l’ingresso della
Schipa e con esso tanti sogni e progetti in cantiere che sono solo
rimandati. Contemporaneamente, veniva sgomberata
Casapound a Materdei. 4 i fascisti usciti dall’ex monastero e che
sono stati fermati. I numeri sono la prova che l’occupazione di Materdei non rispondeva
a un bisogno sociale ma era una speculazione politica di estrema
destra. Oppure lo sgomebero era stato concordato…
Gli Schifone (nella foto durante lo
sgombero di Casa Pound), i Taglialatela, i Santoro, rappresentanti
istituzionali di una destra che quando le fa comodo sostiene di fare
abiura del fascismo, dovrebbero spiegarci se l’appoggio e il sostegno
concreto e continuo a un’organizzazione che per statuto si propone di
"innovare e rinverdire l’eredità del fascismo" è
semplicemente nostalgia per il loro passato di "camerati" o
altro…
Noi non accettiamo in nessun modo
questa equiparazione, da parte dei media e degli organi
istituzionali, tra chi riconduce le proprie pratiche ad una
tradizione di esperienze di occupazione e di autogestione a scopo
sociale (che comprende non solo i centri sociali, ma gli occupanti
casa, i movimenti dei disoccupati) e un gruppetto di persone che
punta a insediarsi a Napoli in strutture pubbliche e riprodurre
quelle pratiche fasciste, xenofobe, sessiste e razziste di cui si
sono resi protagonisti in tutta Italia! Con modalità squadriste e
agguati che, purtroppo, già abbiamo imparato a conoscere…
Non ci fermeremo! I nostri progetti nel
quartiere Materdei e a Salvator Rosa andranno avanti. Il bisogno di
casa e socialità represso con lo sgombero della ex-Schipa troverà
presto nuovi luoghi di espressione…
Riporteremo in piazza i nostri
contenuti antifascisti e la nostra critica dura alle istituzioni il
12 dicembre, anniversario della strage di piazza Fontana e simbolo
della violenza dello Stato e dei legami con i gruppi neo-fascisti!
Facciamo appello affinchè Napoli
scenda ancora una volta per le strade a difesa della propria storia e
del proprio futuro! Nessuno spazio ai fascisti e ai razzisti nella
nostra città.
Foto
e video degli sgomberi su la Repubblica
ore 15 > presidio sotto il Comune di
Napoli contro lo sgombero della ex-Schipa e l’equiparazione di
fascisti e antifascisti!
Un centinaio di persone autoconvocate
oggi pomeriggio si è radunato verso le 16 sotto il Comune di Napoli
per contestare lo sgombero di stamattina della ex-scuola Schipa,
esperienza socio-abitativa e antirazzista in via Salvator Rosa.
All’iniziativa oltre agli occupanti della Schipa e a un folto gruppo
di attivisti e studenti hanno partecipato anche gli operatori sociali
e gli insegnanti che avevano messo a punto il doposcuola
interculturale per i ragazzi del territorio che sarebbe partito
proprio in settimana!
Lo striscione del presidio era
"contro lo sgombero della ex-Schipa occupata/ contro il razzismo
e il neo-fascismo". Il presidio infatti contesta al Comune di
Napoli il teorema di equiparazione per cui oggi è stata sgomberata
l’esperienza nella scuola abbandonata per "bilanciare" lo
sgombero del gruppo di neofascisti che si era insediato a Materdei.
"E’ come – ha affermato Chiara una delle insegnanti – se si
equiparasse in un corso scolastico gli insegnamenti sull’integrazione
e la multiculturalità con l’istigazione alla xenofobia e al
razzismo! In una scuola farebbe scandalo, perchè questa
equiparazione deve avvenire rispetto all’uso di uno spazio pubblico
abbandonato!?".
Ora la scuola rischia di tornare al
vecchio progetto di semplice ammortizzatore delle casse dissestate
del Comune di Napoli, con il concreto rischio di finire in mani
private (quelle delle Banche) tramite interfaccia pubblico. Ma i
bisogni e i sogni repressi questa mattina alla scuola Schipa con
corollario di 35 denunce e sgombero di sei nuclei familiari (fra gli
altri) troveranno presto nuovi luoghi di espressione… E i
progetti di lavoro sociale su Materdei e sull’area di Salvator Rosa
non saranno abbandonati!
Contestato anche il consigliere
comunale L. Schifone, che malgrado Fiuggi, continua a sostenere
esperienze neofasciste come autodichiaratamente è Casapound.
Il presidio si è trasformato a un
certo punto in blocco stradale in piazza Municipio esprimendo la
rabbia per quanto subito e chiedendo alle istituzioni locali di
uscire dall’ambiguità.
Infine si è sciolto dando appuntamento
alla manifestazione che venerdi mattina dalle ore 10 partirà da
Materdei per recarsi in Prefettura e presentare una piattaforma
contro la repressione e l’autoritarismo e la mobilitazione della rete
per sabato 12 dicembre, anniversario simbolo della strage di stato e
delle trame nere in Italia.
Rete napoletana contro il neofascismo,
il razzismo e il sessismo