BOLOGNA BURNS! VIENNA 11-14 MARZO


Celebrating Bologna? We don’t think so.

L’11 e il 12 marzo 2010 i ministri
dell’istruzione di 46 paesi europei celebreranno il 10° anniversario
del processo di Bologna a Vienna e Budapest. Considerando la
situazione attuale e le proteste in corso in molte università
europee questa celebrazione è una beffa per tutti noi. Non solo
perché il Bologna Process ha chiaramente fallito nel raggiungere gli
obiettivi concordati riguardo il miglioramento della mobilità per
studenti e docenti, ma perché ha altresì aumentato le restrizioni
per gli studenti ed i loro studi, portando in generale ad una
maggiore selezione sociale di accesso all’istruzione superiore.

Il fatto che l’intero processo intenda
l’istruzione solo come forza lavoro produttiva soggetta al mercato
si riflette negli obiettivi dello stesso. Di qui il nostro obiettivo
non è solo quello di misurare il successo o il fallimento del
processo di Bologna, ma di mettere in discussione il processo e le
sue stesse fondamenta.

Il Master e il dottorato di ricerca
diventano programmi d’elite, che escludono le donne in particolare,
inoltre l’introduzione di tasse universitarie e de-finanziamento
delle università sono sintomi evidenti della de-democratizzazione
all’interno del sistema universitario. La difficile situazione
finanziaria aumenta l’influenza delle imprese in materia di
istruzione e ricerca scientifica. L’orientamento della dottrina verso
gli interessi delle imprese non riguarda soltanto le università, ma
l’intero settore dell’istruzione.

Di qui la possibilità di
auto-determinazione e l’apprendimento critico sono limitati. In
considerazione di questa situazione disastrosa non vediamo nessuna
ragione per celebrare il Bologna Process.

Le proteste degli studenti e insegnanti
di tutta Europa, mostrano che la mercificazione della formazione è
diretta contro i loro interessi.

Pertanto, la settimana dal 8-12 marzo
2010 intendiamo accompagnare questa conferenza con manifestazioni,
scioperi e blocchi, nonché una contro-conferenza, in cui discutere
di politica europea dell’istruzione, come pure degli obiettivi comuni
della nostra protesta.

Abbiamo formato quattro gruppi, che si
concentrano su diversi aspetti della manifestazione:

 
  Dimostrazione/blocco

– Nel momento in cui i ministri si
incontreranno per celebrare il Bologna Process intendiamo organizzare
una manifestazione (Giovedi, 11 marzo). Verranno discusse diverse
tipologie di blocchi.

 
  Sciopero

– Utilizzando l’occasione di questo
evento, stiamo progettando di indire uno sciopero dell’università
in collaborazione con il personale docente, per almeno due giorni.

 
  Contro-conferenza

– Questa parte della contestazione sarà
dedicata a discutere e scambiare esperienze riguardo il Bologna
Process e individuare possibili politiche che vadano a migliorare
l’istruzione.

 

   Mobilitazione
internazionale

– Grande parte di questo evento sarà
dedicato all’assemblea di tutti i manifestanti provenienti da
diversi paesi e settori, al fine di lavorare su una strategia comune.

Vogliamo che questo evento sia
organizzato e svolto da tutti i manifestanti. È per questo che noi
chiediamo la vostra partecipazione non solo all’evento in sé, ma
anche durante la preparazione (es.: ingresso al contro-conferenza,
ecc.)

Insieme potremo dimostrare che non
siamo d’accordo con la celebrazione del Bologna Process, che limita
l’istruzione per la messa a valore produttiva del capitale umano!

Questa protesta e il suo sviluppo
dipende della nostra partecipazione!

 

 


 

Celebrating Bologna? We don’t think
so! International call for participation

On March 11 and 12 2010 the education
ministers of 46 European countries will celebrate the 10 year
anniversary of the Bologna process in Vienna and
Budapest.
Considering the current situation and the ongoing
protests in many European Universities this celebration is a mockery
for all of us.

The Bologna-process has clearly failed
to achieve the agreed goal of improved mobility. The pressure of
having to finish your studies in the "regular amount of time"
in fact complicates the possibility for a stay abroad. Furthermore
the rigidity of the new curricula (all within the frame of autonomy
of the particular institutions) impede the desired mobility between
universities.

The new three-cycled structure
(Bachelor-Master-Phd) has not only led to more formal restrictions
within the course of study, but to greater social selection and the
constriction of individuality in general: the Bachelor program,
designed for the quick schooling of precarious work force, where
self-determined critical learning and individual engrossing are made
impossible on one hand; the hindered access to higher degree programs
(Master and Phd), which especially exclude women on the other hand.

The much acclaimed autonomy of higher
eduaction institutes in fact serves a policy of differentiation
between mass- and eliteuniversities and hence a expropriation of
education for the majority of people: The right to free education
gives way to “efficiency” and “achievment” principles, which
select Bachelor- and Masterstudents and differentiate between "lower"
and "higher" education and workforce. In combination with
chronical underfinancing universities furthermore are forced to open
up to private financing and consequently to the direct influence of
private corporation in both teaching and research.

The fact that the entire process is
based on the understanding of education as only producing workforce
dictated by the market is reflected in the agreed goals. Social
selection, introduction (and increasing) of tuition fees, managerial
concepts as well as de-democratization within the university system
are obvious symptoms.

Therefore our aim is not only to
measure success or failure of the Bologna-process, but furthermore to
question the process and its foundations itself. The orientation of
teaching, working and making research towards corporate interests
does not only affect universities, but the entire education sector in
general. Considering the fact, that education does not only start
within university, it is clear that this topic is relevant for each
and every one of us.

In view of this disastrous situation we
don’t see any reason to celebrate the Bologna-process. The
European-wide protests of students and teachers of the last years
show that the economization of education is directed against their
interests. Hence we consider a common, european-wide opposition
directed against the current education politics absolutely necessary,
in order to establish and enforce alternatives.

Therefore the celebrations will be
accompanied by demonstrations and blockades as well as followed by a
counter-conference, where we are going to exchange experiences from
all the different countries, discuss about European education policy,
new student movements, common goals and strategies.

Together we will show that we do not
agree with the celebration of a process, that limits education to the
production of human capital!

 

This protest and its further
development lives from our participation!

Come all and contribute to the
establishment of our own process for free education!

 

We want this event to be organized and
held by all protesters together. This is why we are calling for your
participation not only at the event itself, but also during the
preparations (eg.: input at the counter-conference, etc.)

 
 

 

more info: bolognaburns.org- mobilization.bolognaburns@gmail.com

 

 

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