CON I MIGRANTI DI PONTE GALERIA


Esprimiamo massima solidarietà ai
migranti in rivolta di Ponte Galeria e ai compagni che ieri erano in
presidio sotto il CIE romano. Nonostante contestazioni e scioperi della fame per denunciare le condizioni in cui si ritrovano gli uomini e le donne rinchiusi in questi lager
e nonostante la grande solidarietà dimostrata alle vittime, le
forze dell’ordine decidono di caricare i migranti sul tetto e di impedire con lacrimogeni il protrarsi del presidio
di solidarietà. Ancora una volta viene a palesarsi la
solita contraddizione: la legalità si schiera contro i diritti umani
e la difesa della legalità si schiera
dalla parte del più forte e si configura come l’automantenimento
dello status quo, che giorno dopo giorno diviene sempre più
intollerabile.

 

NO AL REATO DI CLANDESTINITA’ – NO CIE – NO CPT

 

ROMA (13 marzo) – Protesta degli
immigrati del Cie di Ponte Galeria, vicino alla Capitale. Nel
pomeriggio una ventina di immigrati hanno bruciato materassi e poi
sono saliti sui tetti della struttura, mentre altri si sono
arrampicati sulla rete che separa il reparto donne da quello degli
uomini. Tutto questo in concomitanza di un sit-in in solidarietà con
i migranti organizzato sotto il CIE.

Gli agenti di pubblica sicurezza sono
saliti sul tetto in assetto anti-sommossa tentando anche di
ammanettare gli immigrati. Dopo l’intervento degli agenti i
manifestanti all’esterno hanno inscenato un’altra protesta. I
ragazzi hanno bloccato i treni della linea ferroviaria Roma-Fiumicino
e soltanto dopo una lunga trattativa con i funzionari delle forze
dell’ordine tutto è tornato tranquillo. Non sappiamo invece come
andranno le cose all’interno del Cie che come è noto è un luogo
dove le libertà democratiche sono sospese. La circolazione sulla
linea ferroviaria Roma-Fiumicino è rimasta interrotta dalle 18 alle
18:40. Le Ferrovie dello Stato riferiscono che sono dieci i treni che
sono rimasti coinvolti per la protesta con ritardi di 30 minuti.

 

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