Ieri mattina, in occasione della discussione alla camera del ddl Gelmini, migliaia di studenti dell’università di Firenze si sono concentrati al Polo delle Scienze Sociali di Novoli per dar vita a una lunga e determinata giornata di lotta. La pratica dei blocchi è stata efficacemente messa in atto nonostante il massiccio schieramento dei reparti in tenuta anti-sommossa. L’obiettivo di bloccare l’autostrada è stato impedito dall’imponente barriera opposta dalle forze dell’ordine, ma il corteo non è stato per questo intimorito ed ha paralizzato per cinque ore la città.
Non confidando nella contrattazione parlamentare o nei sit-in d’opinione nelle zone pedonali, riteniamo che la pratica dei blocchi, siano essi della didattica o delle città, sia una delle poche vie percorribili per imporre dal basso il ritiro del ddl.
Non accettiamo il tentativo messo in atto da giornalisti e politici di dividere il movimento in buoni e cattivi. Scudi, caschi e determinazione servono per tutelare i manifestanti dalla stessa violenza poliziesca che abbiamo sperimentato sulla nostra pelle anche di recente con le cariche di Novoli del 25 novembre. Il movimento è unito e non si arresta.
La camera, come era prevedibile, ha approvato il ddl ma non per questo la lotta per il diritto allo studio si fermerà. Nei prossimi giorni la mobilitazione in scuole e università continuerà per giungere ad una nuova giornata di mobilitazione generale per quando la discussione sul ddl arriverà in Senato.
RESPINGIAMO LE RIFORME DI PADRONI E CONFINDUSTRIA !
I DIRITTI NON SI MERITANO, SI CONQUISTANO !
COLLETTIVO POLITICO*SCIENZE POLITICHE
#1 di niccolò il 2 Dicembre 2010 - 14:23
Giustissimo quello che avete scritto, pieno appoggio , per fortuna ci siamo svegliati, manteniamo alta la tensione e non abbassiamo mai più la testa!