1 Marzo: Sciopero Generale Dei Migranti. NESSUN UOMO E’ ILLEGALE!


CORTEO>> CONCENTRAMENTO ORE 17:00 PIAZZA DEI CIOMPI

ARRIVO>> SS. ANNUNZIATA dove saranno presenti banchini informativi, materiali,  incontri, dibattiti e quant’altro.

I migranti, da sempre trattati come gruppo a sé stante, sono parte fondamentale della nostra società in quanto studenti, lavoratori, disoccupati. Per questo essi subiscono sia le difficoltà dovute alla propria collocazione lavorativa e di classe, sia costrizioni derivanti dall’origine etnica.

La necessità di un contratto di lavoro per l’acquisizione del premesso di soggiorno il reato di clandestinità e la possibilità di essere espulsi o rinchiusi in un CIE (Centro di Identificazione ed Espulsione), sono solo alcuni aspetti di una condizione organica di emarginazione e sfruttamento.
In questo modo, se da un lato i migranti sono ricattati e costretti ad accettare lavoro sottopagato per vedersi riconosciuto lo status di regolare o peggio ancora accettando di lavorare in condizioni aberranti senza contratto pur di portare a casa un pezzo di pane, dall’altro, grazie al clima xenofobo e razzista fomentato dalle istituzioni, si assiste all’accanimento contro di loro degli stessi lavoratori italiani. In questa ottica la criminalizzazione del migrante serve in buona sostanza a frammentare la classe lavoratrice peggiorando le condizioni lavorative di tutti. Ma essi sono, in realtà, fondamentali per un paese a crescita zero in continua necessità di manodopera. Tuttavia, a volte, nonostante la maggiore ricattabilità, scelgono di mobilitarsi per migliorare le proprie condizioni.(Rosarno, Via Padova e le giornate di sciopero come quella di oggi).

In questo clima di precarietà le norme del pacchetto sicurezza, inasprendo le pene se il reato è commesso da migrante, e la detenzione amministrativa nel CIE, peggiorano nettamente la condizione sociale dei migranti; e questo avviene sotto gli occhi compiacentemente socchiusi della Croce Rossa, di Misericordia e cooperative che intascando lauti appalti, gestiscono questi lager del nuovo millennio mascherandoli da istituzioni umanitarie.
Tutto questo corrisponde ad una logica ben precisa: quella delle istituzioni e dei padroni che, attraverso la costruzione di un vero e proprio “razzismo di stato”, cercano di fomentare la guerra fra poveri e lo sfruttamento della classe lavoratrice nel suo complesso.

NO AL CIE E ALLO SFRUTTAMENTO!
FERMIAMOLO IN TOSCANA! CHIUDIAMOLI OVUNQUE!

Migrants, always considered as a stand-alone social group, are a foundamental social part as students, workers, unemployed. So they suffer troubles derived from their work and class placement and constraints derived from their ethnic origin too. Their need of a regular emloyment contract necessary for the residence permit acquisition, the “crime” of illegal immigration and the possible expulsion or imprisonment in a CIE (Centro di identificazione ed espulsione), are only some sides of a condition of exclusion and exploitation.
In this way, while migrants are being blackmailed and constricted to accept underpaid work to obtain residence permit or while they are accepting inhuman work condition without employment contract to bring home bread, italian workers watch over-zealous migrants, thanks to xenophobic and racist climate fostered by the institutions.
For this, migrants’ criminalization is functional to fragment working class, while employment conditions are getting worse. But migrants are, in reality, foundamental for a low economic-growth and in manpower search country.
However, sometimes, migrants choose to mobilize to improve their living conditions. (Via Padova, Rosarno, days like today strike).
In this precariousness climate, the security acts and administrative detention in a CIE, while are stiffing penalties if the crime is committed by a migrant, worse the migrants’ social placement; this under the Red Cross and Misericordia eyes, which manage the new millenium lagers masking these as humanitarian institutions, while those institutions are pocketing hefty contracts.
All that correspond to a definite logic: institutions and masters are tryng to fostered the war among the poor and working class exploitation, through the “State racism”.

NO MORE EXPLOITATION!
CLOSE CIEs EVERYWHERE!

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