Nell’ultimo periodo, a Firenze, come in ormai tantissime parti d’Italia, abbiamo visto lo Stato rendersi protagonista di una dura repressione nei confronti di compagni e compagne, “colpevoli” di aver partecipato attivamente alle lotte degli ultimi anni contro le riforme universitarie, per i diritti dei lavoratori e per la casa, contro il razzismo, il sessismo e il fascismo.
Proprio l’antifascismo è ora sotto accusa nelle aule del tribunale di Bologna. Ieri, 4 luglio 2011, l’ennesimo tentativo di stroncare ogni forma di opposizione politica: 10 persone, di cui 4 compagni del PCL di Forlì sono stati condannati per aver contestato nel 2009 l’eurodeputato Roberto Fiore, a capo dell’organizzazione fascista Forza Nuova.
In un momento come questo riteniamo essenziale continuare la nostra lotta con la stessa determinazione di sempre e rafforzare la rete di solidarietà. Lo Stato colpisce perché teme sempre più l’alternativa che rappresentiamo contro il sistema e i suoi servi fascisti, perché vede sempre più vicina la possibilità un cambiamento radicale della società in cui viviamo e ne ha paura.
Non un passo indietro!