PRESIDIO NO TAV 24H


2-6 APRILE 2012

PRESIDIO NO TAV 24/24 H

DI FRONTE AL CANTIERE TAV

DI CAMPO DI MARTE

(Largo Gennarelli-Giardini di viale Malta)

FOTO DEL PRESIDIO CHE DA TRE GIORNI 24 h SI TROVA DI FRONTE AL CANTIERE TAV DI CAMPO DI MARTE

(clicca sull’immagine per ingrandire)

Il tav è un treno e molto di più. Il tav è un modo di gestire i soldi pubblici, socializzando le perdite e regalando facili profitti ai privati, ai grandi cartelli di costruttori. Il sottoattraversamento Tav di Firenze e il centro commerciale mascherato da stazione annesso, costeranno forse 3 miliardi di euro. Gli investimenti per l’intera rete regionale dei treni pendolari è pari a 350 milioni spalmati sui prossimi anni. Sono quindi un decimo di quanto si spenderà per realizzare 7,5 chilometri di tunnel Tav e la faraonica stazione Foster. 350 milioni è quanto costerebbe adeguare le attuali linee fiorentine per far passare il Tav in superficie, secondo un progetto alternativo mai preso davvero in considerazione. Con il passaggio in superficie si risparmiano risorse da destinare alle priorità del trasporto pendolari ed alla messa in sicurezza della rete ferroviaria, perchè non accadano più stragi colpevoli frutto della mancanza di manutenzione, come a Viareggio nel giugno 2009. Il tunnel sotto Firenze mette a rischio molte case, farà barriera sulla falda acquifera che corre nel sottosuolo alzandola a monte e abbassandola a valle. Il materiale di scavo già ora viene portato via da camion: sono più di 100 al giorno soltanto per il cantiere nella zona del Lippi, e gli scavi per il tunnel devono ancora iniziare. Significa polveri sottili per tutti,

strade rotte e traffico impazzito. Infine le terre estratte, impastate dalle sostanze chimiche sono rifiuti. dove li metteranno?

Sono tutte considerazioni legittime e di banale buon senso, ma il Tav non è soltanto un treno, è una professione di fede. Bisogna crederci. Tav significa credere nel progresso che marcia sui binari veloci dell’economia di mercato. Significa sopprimere i treni notte, e quindi lasciare a casa 800 lavoratori, ora in esubero, oppure licenziare chi si impegna per la verità e la giustizia sulla strage di Viareggio, come il ferroviere Riccardo Antonini. Significa come è stato fatto nel Mugello far scomparire 81 torrenti, prosciugare più di 60 tra pozzi e sorgenti, inquinare 24 corsi d’acqua e alla fine far dire da un tribunale “che volete ? i danni son connaturati all’opera”. Significa ghiotti affari per la giungla dei subappalti, terreno fertile per le infiltrazioni mafiose. Significa incontrollabili voragini finanziarie a scapito del debito pubblico, che poi dovremo ripagare noi. Il tav è un modo di pensare il mondo diviso per classi di reddito. Come la stazione di Santa Maria Novella: sala d’aspetto climatizzata per i clienti gold e panchine in mezzo all’atrio, al caldo d’estate e al gelo d’inverno, per il resto dei viaggiatori. Il Tav non si può scegliere, ma si deve imporre, perchè è tutto fuorchè soltanto un treno.

Noi non crediamo nel Tav, ma preferiamo la Val di Susa. Preferiamo quella popolazione coraggiosa che da decenni s’oppone con le proprie ragioni pragmatiche alla realizzazione alla linea Tav Torino-Lione. Non crediamo che quella Valle sia un fastidioso neo che ci separa dall’Europa, un problema di ordine pubblico da schiacciare manu militari. Non è andare da Torino a Lione in un paio d’ore di treno che ci legherà gli uni agli altri. La vera speranza risiede invece in quel sentimento di solidarietà e di reciproco sostegno grazie ai quali la Valle continua a resistere.

Ci sentiamo vicini a coloro che sono stati arrestati per questo lotta e a fianco di Luca Abbà.

 ASSEMBLEA NO TAV FIRENZE

 

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