Esprimiamo massima solidarietà ai compagni e le compagne caricate mentre manifestavano di fronte alla sede di Equitalia a Napoli.
I FATTI
Circa 200 compagni si sono ritrovati stamattina, 11 maggio 2012, in presidio di fronte alla sede Equitalia di Corso Meridionale a Napoli con uno striscione che chiedeva il pignoramento dello stabile e la chiusura immediata della sede in rispetto ai napoletani morti suicidi negli ultimi giorni anche in seguito alla ricezione delle maledette cartelle esattoriali. La polizia, dopo un lancio di uova e vernice, risponde come da copione: pesanti cariche e sparo di lacrimogeni. Il bilancio è pesante: molti compagni sono feriti e si sono recati all’ospedale per farsi medicare.
Come già visto più volte, la repressione colpisce ciò che non riesce a controllare: la lotta contro l’istituzione di Equitalia, seminatrice di povertà e morte e da sempre al soldo di speculatori e aguzzini, è ormai diventata una lotta quotidiana in molte città italiane.
In una fase di crisi come quella che stiamo attraversando, i soggetti “deboli” sono quelli che pagano il prezzo più alto: dal pensionato che si vede addebitare migliaia di euro a causa di una bolletta non pagata, allo studente che si trova a dover sostenere spese sempre più ingenti, passando per il lavoratore e il disoccupato che non riescono a pagare affitti, mutui e debiti e che si vedono portare via la casa e quei pochi beni accumulati in anni di sacrifici. Tutto questo per rimpinguare le tasche dei soliti padroni, banchieri e speculatori che la crisi l’hanno creata e non vogliono e non “devono” pagarne il prezzo, scaricandolo sulle clasi subalterne.
Nonostante questo, il movimento napoletano sarà nuovamente in piazza contro equitalia Venerdi 18 maggio per ribadire con ancora più forza che la crisi noi non vogliamo e non dobbiamo pagarla! Che la crisi la paghino i padroni!