Giovedì mattina all’alba si è consumata l’ennesima operazione repressiva ai danni di un movimento nazionale che in questi mesi è riuscito a portare in piazza decine di migliaia di persone con rivendicazioni sul diritto all’abitare, la riappropriazione e il lavoro.
A Roma, 17 misure di custodia cautelare, di cui 7 arresti domiciliari e 10 obblighi di firma, hanno colpito esponenti di varie realtà romane. Il pretesto è l’assedio alla Conferenza Stato-Regioni relativa all’emergenza casa il 31 ottobre scorso a Roma: manifestazione per il quale è stata accorpata una manciata di capi d’imputazione, quali resistenza, violenza a pubblico ufficiale, rapina (per aver sottratto scudi e manganelli durante le cariche), adunata sediziosa e lesione aggravata.
Parallelamente a Napoli, un’altra operazione di polizia ha colpito 10 compagn* napoletan* dei Precari Bros con l’arresto e altri 15 hanno subito altre misure di custodia cautelare, tra cui l’obbligo di dimora, per l’ipotesi di “partecipazione ad associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro l’incolumità pubblica, l’ordine pubblico e pubblica amministrazione”.
La natura esclusivamente politica di queste operazioni poliziesche ha come obbiettivo quello di stroncare il percorso che ha portato fino alle manifestazioni d’autunno, tra cui il 18 e 19 ottobre, nel tentativo di frenare le mobilitazioni in programma per la prossima primavera. In tutta Italia, stiamo assistendo ad una stretta repressiva sempre più pesante, volta a criminalizzare chiunque faccia della lotta e della solidarietà la propria arma contro questo stato di cose: basti pensare ai 5 arresti dei NoTav accusati di terrorismo per aver danneggiato un compressore con conseguente rischio di danneggiamento d’immagine per lo stato.
Nessuno è terrorista, nessuno è un criminale !