Archivio per la categoria COMUNICATI

OCCUPATO IL RETTORATO CONTRO LA REPRESSIONE

QUESTA MATTINA ABBIAMO OCCUPATO IL RETTORATO DELL’UNIVERSITA’ DI FIRENZE, BLOCCANDO LO SVOLGIMENTO DEL SENATO ACCADEMICO, PER
RICHIEDERE IL RILASCIO IMMEDIATO DI TUTTI I COMPAGNI ARRESTATI, PER RIBADIRE CHE ESSI,
COME TUTTI NOI, LOTTANO PER RESISTERE ALLE POLITICHE DI GESTIONE
INTERNAZIONALE DELLA CRISI DEL CAPITALISMO, AGITE DAL G8, CONTRO LE
CLASSI PIU’ DEBOLI DELLA POPOLAZIONE.

PERCHE’ COME STUDENTI ERAVAMO
TUTTI IN PIAZZA A TORINO… ED IN PIAZZA TORNEREMO SEMPRE. LIBERI TUTTI! LIBERI SUBITO!! LA LOTTA NON
SI ARRESTA!!!

Nessun commento

SUL PRESIDIO CONTRO ARRESTI E FERMI

Anche a Firenze la repressione, così
come a Torino, Bologna, Roma, Napoli e Padova ha colpito alzando il
tiro. Stamattina (martedì 7 luglio) alle 9.00 sono stati fermati 5
compagni tra studenti medi e universitari, colpevoli di volersi
recare a Roma per protestare legittimamente contro i potenti della
terra, e sono state perquisite le loro abitazioni. Questa ondata di
arresti, fermi e perquisizioni in tutta Italia ha il chiaro intento
di colpire e intimidire chi da mesi ha dimostrato di opporre una
resistenza alle ricette padronali nei propri posti di lavoro, nei
propri quartieri, nelle proprie scuole e facoltà. Parallelamente a Roma si verificavano
36 fermi dieci dei quali tramutati in veri e propri arresti. Per rispondere a questa ondata di
repressione e richiedere il rilascio di tutti i compagni è stato
indetto un presidio per le 18.00 di oggi sotto la Prefettura,
presidio che in pochissimo tempo si è popolato fino a contare un
centinaio di persone. Prosegui la lettura »

Nessun commento

SUI FATTI DEL 30/6 A FIRENZE

Riceviamo e pubblichiamo.

Nella notte tra il 30-6 e l’1-7 a
Firenze, i carabinieri hanno sequestrato 2 compagni che militano al
CPA Fiernze Sud: un compagno basco e un compagno di EHL Firenze, il
comitato fiorentino di solidarietà col Paese Basco. I due sono stati fermati manu militari
per strada, da uomini in borghese che li hanno minacciati puntandogli
alla testa le loro armi. Immediatamente sono arrivate altre
pattuglie, sventolando i loro mitra, e alimentando il clima di
terrorismo subito creato ad arte. Dopo averli immobilizzati e perquisiti
-alla ricerca di armi che non sono state trovate-, i due sono stati
portati in caserma; mentre il compagno di EHL è stato rilasciato
alcune ore dopo -senza alcun verbale-, il compagno basco è stato
trattenuto sotto sequesto con la scusa che sarebbe stato un militante
di ETA nascosto sotto una falsa identità. Prosegui la lettura »

Nessun commento

SUL VOLANTINAGGIO A PITTI FILATI

Il 7 luglio 2009 una cinquantina fra
lavoratori, studenti e militanti dei centri sociali hanno manifestato
alla Fortezza da Basso con un volantinaggio per ricordare Moustapha,
il ragazzo marocchino di 22 anni morto la scorsa settimana mentre
lavorava a nero e senza protezioni per una ditta di allestimenti a
Pitti Uomo. Abbiamo scelto l’inaugurazione dell’ennesima kermesse
della moda, Pitti Filati, per richiamare l’attenzione di una città
ormai attenta solo a ciò che è immagine e profitto, sulla tragedia
delle morti sul lavoro, ed in particolare sulla morte di un giovane
immigrato, resa ancora più inaccettabile dalla lucida volontà
dimostrata da parte dei responsabili di nascondere ciò che è
successo per non far emergere la realtà di sfruttamento e
discriminazione che si nasconde dietro alla vetrina di Pitti
immagine. Prosegui la lettura »

Nessun commento

SOLIDARIETA’ AGLI ARRESTATI PER IL G8 DI TORINO

Esprimiamo la nostra
massima solidarietà ai compagni arrestati per i fatti del 19 Maggio
a Torino. Ci sentiamo tutti colpiti da questi provvedimenti dato che
tutti abbiamo subito la repressione fisica di quella giornata, tutti
abbiamo respirato i lacrimogeni lanciati in abbondanza e ad altezza
d’uomo, tutti abbiamo difeso il corteo, tutti abbiamo deciso di
riappropriarci degli spazi urbani da troppo tempo solo preda di
speculatori edilizi e servi del capitale. La repressione abbattutasi
a così tanto tempo dal G8 University
Summit e a 2 giorni dal vertice aquilano non può che palesare
l’evidente intento dissuasivo/intimidatorio del governo e dei suoi
cani da guardia ai danni di chi continua a non voler abbassare la
testa, di chi ancora porta avanti pratiche conflittuali contro le
istituzioni accademiche nazionali ed internazionali, colpevoli della
gestione di una università sempre più classista e asservita a
Confindustria e al capitale internazionale. CONTRO LA REPRESSIONE NON
UN PASSO INDIETRO. ESTENDERE LA SOLIDARIETA’ E’ RILANCIARE LA LOTTA!

Nessun commento

SUL PRESIDIO PER MOUSTAPHA SCARA

Stamattina, Sabato 4 Luglio, si è
svolto un presidio di solidarietà e per esigere giustizia per il
giovane lavoratore di origine marocchina morto alla Fortezza da Basso
smontando uno stand di PITTI UOMO mentre lavorava al nero. Un centinaio di persone fra lavoratori,
militanti di centri sociali, collettivi studenteschi e associazioni
di base, hanno manifestato la propria indignazione per questa
ennesima morte bianca. Il padroncino della ditta appaltatrice nega
che l’operaio fosse lì per lavorare, negando così anche la dignità del lavoro al giovane
morto. Alle 12.45 siamo entrati all’interno degli stand della Fortezza
per mostrare la nostra solidarietà ai lavoratori della Fortezza che
ci hanno confermato in maniera chiara che Moustapha, 22 anni con 2
figli, attivo nella Comunità islamica di Campi Bisenzio, ERA MUNITO
DI PASS, AVEVA ANCHE IL CASCO E LE SCARPE DA LAVORO, veramente
particolare per una persona che passava di lì per caso. Prosegui la lettura »

Nessun commento

SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI DEL CPA

Il Collettivo Politico di Scienze
Politiche esprime piena solidarietà ai compagni del CPA colpiti da
quelle forze repressive che, a Firenze, in Italia, come in Euskal
Herria, creano teoremi giudiziari e palchetti mediatici da abbattere
su chi come noi lotta ogni giorno contro chi specula e sfrutta.
Quando viene sbandierato il pericolo terrorismo, a noi non viene in
mente un piccolo gruppo di criminali scagliati contro la democrazia,
quanto il controllo, la tensione e la repressione che viviamo ogni
giorno per il semplice fatto di resistere. Sono ancora fresche le
ferite di Napoli, Firenze, Torino, Milano e soprattutto di Genova e
di Bolzaneto, il terrore dipinto nei volti dei ragazzi e delle
ragazze della Diaz, la furia cieca dei manganelli, dei calci dei
fucili, i volti irriconoscibili dietro i caschi uguali. SONO LORO I
VERI RESPONSABILI, SONO LORO I VERI TERRORISTI. E noi sappiamo da che
parte stare.

Nessun commento

SOLIDARIETA’ A LUNA DISTRO

Nella notte tra l’8 ed il 9 giugno è
stata sgomberata LUNA DISTRO, occupazione studentesca
nata dall’esigenza di creare uno spazio abitativo, politico e
sociale per gli studenti, in piazza de Le Cure, a due passi dal
centro storico. Possiamo cercare tra le scartoffie
comunali la giustificazione dello sgombero di un acquedotto chiuso da
una decina d’anni, pescando magari qualche progetto mai realizzato
da dare in pasto al solito speculatore di turno. Eppure l’occupazione
è l’ultimo anello di una catena di eventi che parte dalle
mobilitazioni studentesche di questo autunno, passa per i blocchi
stradali a Pomigliano d’Arco e per gli scontri del G8 di Torino, si
forma e rafforza ogni giorno. Prosegui la lettura »

Nessun commento

LUNADISTRO SOTTO SGOMBERO

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato
dello sgombero di L.un.a Di.stro

Non abbiamo una gran voglia di parlare,
ma ci sentiamo in dovere di farlo per far sì che non sia quella
della questura l’unica versione circolante sullo sgombero di Luna
Distro. Alle 3.00 circa di stamattina vediamo
correre da metà piazza una decina di digossini verso l’entrata
della casa occupata, proviamo a chiudere la porta (che era aperta in
attesa che rientrassero in casa gli ultimi occupanti che si trovavano
ancora in piazza) ma non ci riusciamo. A quel punto ci piombano in
casa urlando “il gioco è finito”(il nostro “Clint Eastwood”
della situazione è il funzionario Mazzei)con al seguito dieci
digossini seguiti da un ingente numero di agenti in antisommossa.
Fuori la piazza si riempie in pochi secondi di camionette. Alla fine i compagni/e denunciati/e
sono 7: il reato contestato è solo quello di occupazione (art. 633 e
connesso 639 bis). Prosegui la lettura »

Nessun commento