Archivio per la categoria DOCUMENTI

APPROVATA LA RIFORMA DELL’UNIVERSITA’

Nel corso dell’ultimo Consiglio dei
Ministri è stata approvata la nuova Riforma Gelmini per
l’Università. Tra dichiarazioni di principio di difficile attuazione
e piccolezze amministrative si può scorgere un vero punto di svolta
per l’università italiana. Viene, infatti, implementato un
processo già in atto da molti anni: il prepotente ingresso dei
privati nella gestione dell’università pubblica. Questo avviene
attraverso la previsione della nuova figura del Direttore Generale,
un vero e proprio manager con responsabilità gestionali,
e la determinazione della composizione del consiglio di
amministrazione nel quale si prevede la "non appartenenza di
almeno il quaranta per cento dei consiglieri ai ruoli dell’ateneo a
decorrere dai tre anni precedenti alla designazione e per tutta la
durata dell’incarico". Prosegui la lettura »

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L’UNIVERSITA’ DIETRO LO SCUDO

Di consueto l’autunno si carica, come
cielo di nuvole dense, di sferzate finanziarie e di presagi di
riforme. In un clima di disinvestimento generale, il governo si è
offerto di aiutare il grande capitale in difficoltà, capitale che si
serve tanto dell’illegalità quanto della legalità per rigenerarsi;
e se i soliti noti posseggono un discreto bottino (le stime parlano
di 300 miliardi di euro), nascosto in qualche paradiso fiscale, il
governo non chiede altro che un misero 5 % di sanatoria per farlo
rientrare (in forma anonima) dentro le mura nazionali, proteggendo in
cambio il “contribuente” dall’accusa di reato di falso in
bilancio e di distruzione di documenti contabili. In questo consiste
il famigerato scudo fiscale, approvato dal Parlamento Italiano. Prosegui la lettura »

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LA NOSTRA LOTTA!

Il Collettivo Politico di Scienze
Politiche è una realtà che esiste dal 1978. Riteniamo che la
Politica sia il lavoro quotidiano che moltissimi attivisti svolgono
sui luoghi di lavoro, nelle scuole e nei quartieri per creare
alternative al sistema dominante. Politica per noi significa battersi
contro il neofascismo, contro un sistema fondato sullo sfruttamento
dei lavoratori, contro lo smantellamento del diritto allo studio,
contro la creazione pretestuosa di una società insicura,
xenofoba e sessista. Siamo sempre stati in prima linea in
tutte le mobilitazioni universitarie (compresa l’ultima di questo
autunno) per ribadire la nostra contrarietà alla destrutturazione
del diritto allo studio, inserendola però all’interno del contesto
di crisi generale del capitalismo e, per questo, stringendo forti
legami con i lavoratori di tutto il territorio metropolitano
fiorentino. In questi anni il ColPol ha tentato di
rianimare l’università con contenuti che i corsi non passano.
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NO AI TEST DI AUTOVALUTAZIONE!

Come da copione anche quest’anno
l’accesso a numerose facoltà ed a singoli corsi di laurea è
limitato da un numero chiuso. La giustificazione unanime fornita da
governo, industriali e rettori verte su due “virtù” proprie
dello sbarramento all’ingresso: l’efficienza delle strutture
universitarie e la possibilità di selezionare i più capaci e
meritevoli tra gli studenti. A partire dal 1996, quando era ancora
adibito all’iniziativa del singolo ateneo (a tutt’oggi costituisce
competenza governativa), il numero chiuso era presentato come uno
strumento capace di favorire i meno abbienti , poiché si basava sul
merito e non sul reddito. Eppure statistiche ormai decennali
dimostrano chiaramente come la provenienza da
un’area geografica anziché da un altra o da una scuola di periferia
rispetto ad una scuola “bene” possano fare una grande differenza
nei livelli di preparazione e nelle possibilità di accesso al mondo
universitario, o quanto vi influisca la presenza di laureati tra i
genitori e la quantità di libri presenti in casa. Prosegui la lettura »

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L’ITALIA E LA SCUOLA DI CLASSE!

Negli ultimi giorni l’OCSE, una delle
più importanti organizzazioni sovranazionali del capitalismo, si è
divertita a sfottere l’Italia. Prima ha constatato che le stime di
“crescita”– o di “decrescita”, sarebbe meglio dire, visto
che siamo a -5,3% del PIL – erano da rivedere al ribasso, poi ha
sostenuto che la ripresa arriverà più tardi del previsto, e sarà
comunque debolissima (parliamo del +0,4% nel 2010), poi che la
disoccupazione quest’anno continuerà a salire fino al 10%, con un
debito pubblico fino al 120%… Il tutto corredato da calo dei
consumi, degli investimenti e del commercio estero. Poi, per farsi
due risate, l’OCSE ha aggiunto: “tutte le previsioni sono soggette
a una forte incertezza”. Insomma, può andar peggio. L’incertezza
però non gli impedisce di consigliare la ricetta su misura per noi:
ricapitalizzare le banche, fare riforme strutturali per aumentare la
competitività, un bel giro di vite sulla pubblica amministrazione… Prosegui la lettura »

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NO CIE! NO CPT!

Nabruka Mimuni si è impiccata nel
Centro di Identificazione ed Espulsione (CIE) di Ponte Galeria
(Roma). Nabruka aveva 49 anni, un marito, un figlio e viveva in
Italia dal 1991. Il giorno dopo la sua morte sarebbe stata
rimpatriata nel suo paese d’origine, la Tunisia. Era stata fermata il
24 Aprile e rinchiusa in un lager di stato chiamato CIE perchè
sprovvista del permesso di soggiorno. I CIE non sono altro che i “vecchi”
CPT (Centri di Permanenza Temporanea) ossia delle carceri-lager in
cui gli immigrati possono essere rinchiusi fino a 6 mesi, in attesa
dell’espulsione, senza aver commesso alcun crimine e senza poter
usufruire del diritto alla difesa. Prosegui la lettura »

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SUL PRESIDIO ANTIFASCISTA DEL 28 MAGGIO

Ieri sera, ancora una
volta, i fascisti non hanno avuto agibilità politica nella città di
Firenze. Forza Nuova avrebbe
voluto fare un convegno su immigrazione e sicurezza, cavalcando le
paure popolari, proprio in centro in una delle zone più frequentate
da immigrati, tra Borgo Ognissanti e Via Palazzuolo.

La mobilitazione dei
compagni e delle compagne, dei centri sociali, dei collettivi di
studenti medi ed universitari, che hanno promosso in soli due giorni
una manifestazione per negare gli spazi ai neofascisti, ha riportato
nelle fogne da dove vengono queste merde, passando in corteo in tutta
la zona interessata. FN ha dovuto riparare per un’inutile incontro
oltre Calenzano, arrivando alle 22.00 per andarsene poco dopo. Prosegui la lettura »

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TORINO: ABBIAMO APPENA INIZIATO!

Il 19 Maggio Torino, che
ospitava il G8 University Summit, ha visto attraversare le proprie
strade da un corteo di circa 10.000 studenti e studentesse. In
tantissimi pronti, ancora una volta, a ribadire il proprio "no"
ad organi come il G8, pronti a manifestare scandendo netti i propri
slogan e pronti a dimostrare che non si fermeranno quando, davanti al
Valentino (sede della Facoltà di Architettura), hanno provato a
forzare il blocco imponente delle forze dell’ordine che presidiava
quel castello in cui pochi stavano discutendo del futuro di milioni
di futuri lavoratori e oggi studenti.

di seguito il volantino
distribuito al corteo dalla rete delle realtà studentesche
autorganizzate (red-net) Prosegui la lettura »

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CONTRO LA LORO CRISI… LA NOSTRA LOTTA!

Crack, recessione, mercati fuori controllo, tagli, licenziamenti:
sono questi i termini che ritornano ossessivamente dai giornali e dalle
televisioni, frammenti di un discorso sulla crisi.

Chi pretende di
governare, chi per anni ha sostenuto di avere gli strumenti teorici e
pratici per garantire il “Nuovo Ordine Mondiale” del capitalismo post
1989, adesso brancola nel buio, e scarica sulle classi subalterne i
costi spaventosi di un modo di produzione basato su sfruttamento,
devastazione, oppressione. In risposta a questa economia solo
apparentemente “impazzita”, vediamo sorgere in tutto il mondo movimenti
sociali che chiedono a gran voce un cambiamento radicale. Prosegui la lettura »

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