Comunicato sul corteo del 21 maggio 2011


Ieri un corteo di 1500 persone, organizzato da realtà studentesche, centri sociali, realtà politiche e sindacali cittadine ha sfilato per le strade fiorentine in solidarietà con le 22 persone sottoposte a misure cautelari nei giorni scorsi.

I 22 sono quasi tutti studenti, “rei” di aver partecipato attivamente alle manifestazioni del 2009-2010 contro la riforma Gelmini e per il diritto allo studio, contro l’apertura di Casapound, contro il progetto di un CIE in Toscana o la presenza dell’On. Santanchè al Polo di Novoli.

Durante il corteo, partito da piazza S.Marco, oltre alla solidarietà nei confronti dei compagni costretti ai domiciliari o agli obblighi di firma, sono stati attaccati striscioni e fatti interventi contro la privatizzazione della scuola e dell’università, contro il governo Berlusconi per le sue politiche antipopolari e la sua partecipazione alla nuova guerra imperislista contro la Libia.

In via Valfonda, alla sede degli industriali, è stato appeso uno striscione con scritto “Basta morti sul lavori. Padroni assassini”.

Il corteo si è concluso in piazza Bambini e Bambine di Beslan, davanti a Terra Futura, dove è stata portata la solidarietà di tutto il corteo alla tendopoli costruita nella mattinata da diverse realtà antirazziste fiorentine per porre la questione della tutela e dell’ospitalità di profughi e richiedenti asilo in questa città.

 

Il corteo ha dimostrato che quest’inchiesta non è solo un problema di coloro che oggi sono costretti ai domiciliari o sottoposti all’obbligo di firma, nè degli indagati o delle realtà di cui fanno parte, ma di tutti coloro che, in questi anni, hanno partecipato e sostenuto le lotte degli studenti, dei lavoratori, degli immigrati, contro lo scempio ambientale e che ritengono che diritti e libertà vadano difese, rispondendo alla repressione con il rafforzamento di quei legami che vogliono spezzare

Ieri un corteo di 1500 persone, organizzato da realtà studentesche,
centri sociali, realtà politiche e sindacali cittadine ha sfilato per le
strade fiorentine in solidarietà con le 22 persone sottoposte a misure
cautelari nei giorni scorsi.
I 22 sono quasi tutti studenti, “rei” di aver partecipato attivamente
alle manifestazioni del 2009-2010 contro la riforma Gelmini e per il
diritto allo studio, contro l’apertura di Casapound, contro il progetto
di un CIE in Toscana o la presenza dell’On. Santanchè al Polo di Novoli.
Durante il corteo, partito da piazza S.Marco, oltre alla solidarietà nei confronti dei compagni costretti ai domiciliari o agli obblighi di firma, sono stati attaccati striscioni e fatti interventi contro la privatizzazione della scuola e dell'università, contro il governo Berlusconi per le sue politiche antipopolari e la sua partecipazione alla nuova guerra imperislista contro la Libia.
In via Valfonda, alla sede degli industriali, è stato appeso uno striscione con scritto "Basta morti sul lavori. Padroni assassini".
Il corteo si è concluso in piazza Bambini e Bambine di Beslan, davanti
a Terra Futura, dove è stata portata la solidarietà di tutto il corteo
alla tendopoli costruita nella mattinata da diverse realtà antirazziste fiorentine per porre la questione
della tutela e dell'ospitalità di profughi e richiedenti asilo in questa
città.

Il corteo ha dimostrato che quest'inchiesta non è solo un problema di coloro che oggi
sono costretti ai domiciliari o sottoposti all’obbligo di firma, nè
degli indagati o delle realtà di cui fanno parte, ma di tutti coloro
che, in questi anni, hanno partecipato e sostenuto le lotte degli
studenti, dei lavoratori, degli immigrati, contro lo scempio ambientale
e che ritengono che diritti e libertà vadano difese, rispondendo alla
Ieri un corteo di 1500 persone, organizzato da realtà studentesche,

centri sociali, realtà politiche e sindacali cittadine ha sfilato per le

strade fiorentine in solidarietà con le 22 persone sottoposte a misure

cautelari nei giorni scorsi.

I 22 sono quasi tutti studenti, “rei” di aver partecipato attivamente

alle manifestazioni del 2009-2010 contro la riforma Gelmini e per il

diritto allo studio, contro l’apertura di Casapound, contro il progetto

di un CIE in Toscana o la presenza dell’On. Santanchè al Polo di Novoli.

Durante il corteo, partito da piazza S.Marco, oltre alla solidarietà nei confronti dei compagni costretti ai domiciliari o agli obblighi di firma, sono stati attaccati striscioni e fatti interventi contro la privatizzazione della scuola e dell'università, contro il governo Berlusconi per le sue politiche antipopolari e la sua partecipazione alla nuova guerra imperislista contro la Libia.

In via Valfonda, alla sede degli industriali, è stato appeso uno striscione con scritto "Basta morti sul lavori. Padroni assassini".

Il corteo si è concluso in piazza Bambini e Bambine di Beslan, davanti

a Terra Futura, dove è stata portata la solidarietà di tutto il corteo

alla tendopoli costruita nella mattinata da diverse realtà antirazziste fiorentine per porre la questione

della tutela e dell'ospitalità di profughi e richiedenti asilo in questa

città.

Il corteo ha dimostrato che quest'inchiesta non è solo un problema di coloro che oggi

sono costretti ai domiciliari o sottoposti all’obbligo di firma, nè

degli indagati o delle realtà di cui fanno parte, ma di tutti coloro

che, in questi anni, hanno partecipato e sostenuto le lotte degli

studenti, dei lavoratori, degli immigrati, contro lo scempio ambientale

e che ritengono che diritti e libertà vadano difese, rispondendo alla

repressione con il rafforzamento di quei legami che vogliono spezzare.

repressione con il rafforzamento di quei legami che vogliono spezzare.

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