NON È QUESTA LA FIRENZE CHE VOGLIAMO
VENERDI’ 1 LUGLIO Giornata di mobilitazione cittadina
ore 17.30 Piazza dei Ciompi – manifestazione verso Piazza della Signoria
Partecipiamo dietro lo striscione “FIRENZE CITTA’ DELLA REPRESSIONE”
dalle 19.30 Cena in piazza, banchini, informazione, interventi, musica e performance
Dietro l’apparenza della città vetrina è evidente come Firenze sia sempre più una città chiusa, dove le decisioni sono scelte di pochi e la dialettica, il dissenso ed il conflitto non sono tollerati.
Una città di cui il Sindaco Renzi fa una gestione privatistica, utile alla sua carriera politica, tra una comparsata sulle tv nazionali ed un’intervista a qualche grande quotidiano, dove dispensa appoggi alla Fiat di Marchionne e finte ipotesi di cambiamento. Ma non bastano gli annunci sulle pedonalizzazioni e l’immagine di sindaco più amato dai fiorentini a nascondere le reali condizioni di tutti coloro che abitano la città e che subiscono le conseguenze di queste scelte.
Nuovi milioni di metri cubi di cemento approvati con il piano strutturale e preda delle speculazioni edilizie, vendita dei servizi pubblici locali sempre all’ordine del giorno, l’annuncio della creazione di una holding comunale nonostante il senso inequivocabile dei risultati del referendum, tariffe sempre più alte dei servizi e tagli al personale, aumento degli sfratti ed assenza di una politica di edilizia popolare. Tutto questo in un clima di violento e demagogico attacco a tutti coloro che si oppongono alle politiche della giunta: come i lavoratori ATAF in lotta contro la vendita dell’azienda e quelli del Maggio musicale fiorentino trattati prima da disertori in Giappone e poi derisi nella loro mobilitazione per il contratto; offese ed accuse ai comitati cittadini; gestione dell’ordine pubblico di tipo repressivo e militare, come dimostra l’osceno intervento delle squadrette di vigli urbani nello sgombero dei richiedenti asilo somali alla Fortezza, la distruzione delle loro tende e l’aggressione razzista ai dimostranti, o l’utilizzo spropositato di 200 vigili per uno sfratto al Ponte di mezzo.
Diventa quindi, in questo contesto politico, quasi “normale” quanto successo negli ultimi due mesi contro il movimento fiorentino:
35 misure cautelari, oltre 100 indagati tra studenti, lavoratori, militanti dei centri sociali, in due diverse operazioni della digos della questura di Firenze, in cui qualche denuncia per manifestazione non autorizzata, ed episodi avvenuti nel corso di cortei, diventano grandi piani organizzati che giustificano reati addirittura come l’associazione a delinquere e misure cautelari prese nei confronti di decine di compagni. Operazioni pesantissime e gestite mediaticamente con il chiaro intento di portare nelle aule di tribunale le lotte ed isolare e fermare i movimenti studenteschi e sociali e che sono passate con l’acquiescenza o il silenzio di buona parte della città e dei mezzi di informazione.
No, non è questa la Firenze che desideriamo.
Per questo venerdì 1 luglio saremo in piazza insieme a tanti, comitati cittadini, centri sociali, movimenti per il diritto alla casa, immigrati e sindacati di base, per rappresentare la parte migliore della città, la Firenze che vogliamo realmente; dove i servizi pubblici siano veramente beni comuni e non beni in vendita come l’ATAF o la Mukki; una città dove l’accoglienza per gli immigrati non sia una parola vuota ma pratica quotidiana; una città dove i rapporti sociali siano fondati sulla solidarietà ed il rispetto e non sullo sfruttamento economico; una città dove la speculazione non abbia più spazio, a misura di chi la vive e non solo di qualche turista utile per essere spennato in centro; una città dove non sia negata l’agibilità politica del conflitto a tutti coloro che propongono soluzioni diverse e che non ne vogliono sapere di accodarsi al vincente di turno.
Per Firenze Bene Comune
No alla vendita del patrimonio pubblico
Contro il clima repressivo in città
TUTTI LIBERI !
CPA Firenze sud, Cantiere Sociale K100fuegos, Collettivo Politico Scienze Politiche, Rete dei Collettivi Fiorentini, Fondo Comunista, Collettivo di Lettere e Filosofia