SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI SOTTO PROCESSO!


Disinformazione,
repressione poliziesca… sono solo alcuni degli strumenti con quali
si tenta di abbassare la voce a chi da più di 60 anni si batte
contro l’oppressione, l’arroganza dello stato di Israele nei
confronti del popolo palestinese, a chi tenta di dare voce a chi non
ha voce, a chi è attento ad ascoltare chi lotta ogni giorno
rischiando la vita, a muoversi con chi ci invita a colpire
l’imperialismo di casa nostra per alleggerire il suo peso, bloccando
i rifornimenti di armi, boicottando gli accordi economici dei nostri
Stati con Israele, la ricerca scientifica delle nostre università
che rinforza l’esercito sionista.

È
proprio l’università, propagandata come “luogo di confronto e di
critica per eccellenza”, che spesso e volentieri veste i panni del
censore, del poliziotto: non schierarsi rispetto ad una questione,
quella israelo-palestinese, nascondendosi dietro la maschera
dell’equidistanza o della veste “esclusivamente culturale”
dell’istituzione (lasciando intendere che la cultura sia qualcosa
di neutro e quindi incontestabile, anche laddove ricopre un ruolo di
legittimazione di una ideologia razzista e militarista come il
sionismo), è il modo più meschino per far passare la linea per la
quale non esiste un conflitto che vede un aggressore ed un popolo che
resiste da 60 anni, ma, nella migliore delle ipotesi, riscontra un
problema umanitario che va assolutamente “gestito” senza nemmeno
provare ad affrontarlo e risolverlo “politicamente”.

È
per questo che esprimiamo la nostra piena solidarietà militante ai
compagni del Collettivo Politico di Scienze Politiche di Firenze
processati per aver interrotto, Il 22 Febbraio 2005, lo svolgimento
dell’incontro dal titolo “prospettive di pace in Medioriente” ,
organizzato dall’ Università di Firenze con l’allora
ambasciatore di Israele Ehud Gol, contestando la continuità tra la
politica imperialista e di appoggio al sionismo dello Stato Italiano
e dell’UE ed i contenuti che passano tutti i giorni nelle nostre
università.

PER
UNA PALESTINA UNITA, LIBERA E ROSSA!

SOLIDARIETA’
AI COMPAGNI SOTTO PROCESSO!

 

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