La solidarietà non si processa: Gaza Resiste!!!!


LA
SOLIDARIETA’ NON SI PROCESSA: GAZA RESISTE!

Il
22 Febbraio 2005 fu organizzata dall’ Università di Firenze
una lezione sulle “prospettive di pace in Medioriente” tenuta dal
prof. Mannoni e dall’allora ambasciatore di Israele Ehud Gol.
Alcuni studenti, tra cui anche i militanti del Collettivo Politico di
Scienze Politiche, interruppero di fatto lo svolgimento dell’incontro
contestando quella che non era altro che una passerella
propagandistica per il rappresentante di uno stato che da 60 anni,
noncurante del diritto internazionale, occupa, segrega ed affama il
popolo palestinese. Il Rettore fece intervenire immediatamente la
Digos, che ristabilì prontamente l’ordine nell’aula. Ne
scaturirono denunce a 10 compagni, di cui 7 ancora sotto processo.

Riteniamo
che si tratti dell’ennesimo grave atto di repressione nei confronti
di chi si ostina a denunciare con ogni mezzo le infamità che
ogni giorno vengono perpetrate da Israele ai danni del popolo
palestinese ( e l’operazione “Piombo fuso” ne è l’ultima
dimostrazione ). Fatto ancor più grave in quanto avvenuto
all’interno dell’università, luogo che per definizione
dovrebbe essere sede di confronto e critica, anziché di
propaganda politica e repressione poliziesca. L’ università
ricopre infatti un ruolo strategico in due sensi: in primo luogo
nell’ambito degli accordi di cooperazione militare e di
intelligence tra Italia e Israele ( si vedano i progetti di
collaborazione tra università di Trento e quella di Haifa ),
dall’altra agisce come strumento della falsificazione storica e
della diffusione di modelli di pensiero tendenti all’equidistanza
tra le parti, nel migliore dei casi, o al cieco sostegno a Israele,
nella maggioranza di essi. Diventa pertanto impossibile permettere
ogni forma di dissenso anche in questa sede.

L’ultima
sanguinosa aggressione sionista contro la Striscia di Gaza ha
prodotto più di 1300 morti e 5000 feriti: prima raid aerei e
bombardamenti che hanno colpito un milione e mezzo di persone già
stremate dal lungo embargo che da mesi impedisce l’arrivo di cibo,
medicinali e carburante, poi l’attacco di terra con i tank. Israele
non si è fermata davanti a nulla: ha colpito scuole, ospedali,
moschee, persino le abitazioni dove aveva fatto radunare le famiglie.
Parla di doversi “difendere” dal lancio dei razzi, ma non dice
che l’ONU prevede il diritto alla resistenza di un popolo sotto
assedio, “dimentica” i dati del suo stesso Ministero (che conta,
nel periodo 2001-2008, 23 vittime israeliane causate dai lanci, a
fronte di circa 4.000 palestinesi uccisi, fra cui quasi un migliaio
di bambini), usa armi non convenzionali, non rispetta nessuna
tregua… All’interno, poi, la teocrazia israeliana si vanta di
essere “democratica”, ma manganella e arresta le migliaia di
arabi e israeliani scesi a manifestare nelle sue strade, e condanna a
30 anni di prigione Sa’adat, leader del Fronte Popolare per la
Liberazione della Palestina, riconoscendolo colpevole di militare per
un’organizzazione laica, democratica, antimperialista, di non chinare
il capo di fronte al quotidiano massacro della sua gente.

Nonostante
la situazione insostenibile, avendo contro l’imperialismo degli USA,
dell’UE, i corrotti regimi arabi, i mass media occidentali, il popolo
palestinese continua a resistere. E ci invita a sostenerlo, a far
sentire sempre più forte la nostra voce, a scendere in piazza,
a mobilitare l’opinione pubblica, a fare pressione sul nostro
governo. Davanti a una tale carneficina non possiamo essere
“equidistanti”! Per tutti questi motivi riteniamo necessario
ancora una volta ribadire il nostro incondizionato sostegno al popolo
palestinese e a tutti coloro che si vedono processati per aver dato
loro voce.

PER UNA PALESTINA
UNITA, LIBERA E ROSSA!

SOLIDARIETA’ AI
COMPAGNI SOTTO PROCESSO!

PRESIDIO PUBBLICO DI
SOLIDARIETA’

29
GENNAIO ore 10,30 PIAZZA SAN FIRENZE

I commenti sono stati disattivati.