DOMENICA 15 NOVEMBRE ORE15.00 – DAVANTI
ALLA STAZIONE DI PONTASSIEVE – CORTEO PER LA LIBERAZIONE DI MANNU
Hanno arrestato Francesco Mannucci. Per
una presunzione di colpevolezza adesso è rinchiuso, in isolamento,
nel carcere di Sollicciano.A lui vengono contestate il posizionamento
di un petardo all’agenzia delle entrate, la responsabilità in
un’azione antifascista avvenuta nel mese di maggio, lam“pericolosità”
dei suoi rapporti di solidarietà internazionale, il tutto condito
con l’aggravante di terrorismo. ACCUSE COMPLETAMENTE INFONDATA. Una
montatura inquisitoria ha voluto colpire la tenacia ed il suo
impegno antifascista, contro lo sfruttamento e le ingiustizie
sociali, tra le varie realtà autorganizzate di Valdisieve, Valdarno
e Firenze. In un clima di disordine sociale, causato dalla "crisi",
da un costante terrore emergenziale e dalla persecuzione delle classi
più deboli e sfruttate, il sistema, con un altro giro di vite, tenta
di autopreservarsi mettendo in moto la sua macchina repressiva, il
crescente dilagare di pratiche fasciste, il continuo consolidarsi del
potere e delle sue strutture, l’utilizzo sempre più duro di
controllo e repressione.
COSE DA QUESTO MONDO
ESPERIMENTI DI
REPRESSIONE SULLA PELLE DI UNA PERSONA
FERMATI! E adesso
rifletti su tutto ciò che hai fatto negli ultimi 5 mesi. Intendo
dire su tutto, proprio tutto. Immagina che qualcuno abbia ascoltato
registrato e archiviato ogni parola detta, ogni telefonata fatta o
ricevuta, ogni tuo spostamento. Pensa che adesso in qualche ufficio
ci sia un grosso fascicolo di tremila pagine con il tuo nome sopra.
Mi dirai che a te, comunque sia, non ti potrebbero mai incolpare di
molto di più di un parcheggio in divieto di sosta o di qualche
allusione sulla fedeltà della moglie dell’arbitro. Ma sei davvero
sicuro?
RICORDATI: tutto quello che hai fatto o detto negli
ultimi 5 mesi. E’ facile poi con tutto questo materiale manipolare i
fatti e le intenzioni, trasformare una persona in un essere
pericoloso per la società, in un terrorista magari.
Questo è
quello che è successo a Francesco Mannucci, un ragazzo colpevole di
essere un militante, uno che non sopporta le ingiustizie e che le
cose le dice in faccia. Scomodo, certo, come scomodi sono i movimenti
e le realtà con cui fa politica.
Francesco è un ragazzo di 26
anni, un ragazzo che è stato preso come esempio per colpire chi come
lui è impegnato politicamente nelle lotte antifasciste, nelle
battaglie sul lavoro, nei movimenti locali, contro piccole e grandi
opere come gli inceneritori, la speculazione edilizia, le
privatizzazioni di servizi pubblici e culturali, per il diritto
all’autogestione e agli spazi di aggregazione.
E’ stato arrestato
con una montatura inquisitoria, con la quale "la giustizia"
ha creato il profilo di un terrorista. Secondo l’accusa, infatti, è
colpevole di aver piazzato un pericoloso ordigno esplosivo (un comune
petardo o "fuoco pirotecnico liberamente in commercio",
come viene descritto negli atti) all’ingresso dell’Agenzia delle
entrate di Firenze, di aver provocato uno scontro (mai avvenuto) con
un gruppo di fascisti armati di spranghe che avevano accerchiato una
ragazza e aggredito un giovane che usciva da un concerto, e, a
conferma della sua pericolosità sociale, il furto di una palma di
fronte a un albergo (ROBA DA PAZZI). Tutto questo condito con
l’aggravante di terrorismo.
Dopo l’arresto, avvenuto la mattina
di venerdì 6 novembre, è stato portato a Sollicciano, tenuto in
isolamento per 5 giorni, e lì rimarrà in custodia cautelare fino a
quando non avranno deciso cosa farne in attesa del processo.
Esprimiamo tutto il nostro sdegno per quello che sta succedendo e
la nostra solidarietà a Francesco e agli altri 11 perquisiti nel
filone della stessa indagine, e non solo: agli altri compagni
arrestati e perquisiti a Livorno e Pistoia.
La repressione
colpisce i movimenti antifascisti e chi si oppone.
L’obiettivo è
quello di dividerci e di allontanare la gente dalla politica reale.
MA NOI SAREMO SEMPRE PRESENTI E NON CI FERMEREMO.
MANNU
LIBERO SUBITO!
Voci dalla Macchia