MERCOLEDI’ 13 GENNAIO 2010 alle ore 18:00 PRESIDIO DAVANTI ALLA SEDE DELLA LEGA NORD TOSCANA in Piazza Pier Vettori – Firenze
In solidarietà ai migranti di
Rosarno in rivolta! Contro lo sfruttamento! Contro i Cie/Cpt e le deportazioni! Contro il razzismo di stato! NO alla guerra fra poveri! Tutti
liberi!
In questi giorni abbiamo assistito ad
immagini di uomini “invisibili” al servizio esclusivo di un
padronato vampiresco e tenuti in scacco da varie cosche, uomini la
cui reazione esasperata ha per molti offeso il quieto vivere e il
senso civico. La violenza degli sfruttati non poteva che ricevere una
bella lezione di stile ossia baracche rase al suolo e 1200 deportati
nei vari centri di espulsione, salvo chi ha avuto la “fortuna” di
essere bastonato dagli abitanti di Rosarno, che ha potuto usufruire
della protezione umanitaria. Altri episodi simili sono accaduti nel
passato(Castel volturno, Bruzzano) e ci spiace parlare solo ora della
violenza vera, quella a cui si sono sottratti gli “invisibili” di
Rosarno, una storia di violenza che va dai centri di controllo delle
frontiere libiche fino all’azienda padovana o calabrese; è una
storia di violenza in cui sfruttamento, strumenti penali sempre più
oppressivi e una crisi che rende sempre più precarie le vite dei
cittadini e più esasperate le loro reazioni formano una miscela
devastante ; in questa cornice emerge chiaramente ciò che
caratterizza i nostri tempi ovvero una crescente guerra tra poveri in
cui si giungerà, sia da parte nostra che da parte dei migranti/neo
italiani, ad una reciproca identificazione nel nemico: noi contro
loro in quanto stranieri “incivili”, loro contro di noi in quanto
italiani sfruttatori e razzisti. Indiscusso protagonista di questo
clima di guerra silenziosa e permanente è Il partito di Maroni
Borghezio e Bossi che ha avuto “il merito” di aver accelerato
quei processi di tensione sociale ed insicurezza diffusa e violenta,
attraverso campagne becere e populiste di nitido stampo razzista. E’
chiaro che tali campagne hanno lo scopo di indirizzare la popolazione
verso l’idea della rigenerazione della” comunità Italia”
attraverso la violenza e l’esclusione di tutti gli indesiderabili.
La Lega nord, e la compagine governativa di cui fa parte,si rendono
straordinari interpreti di un paese che sta imparando a trovare un
senso nei pacchetti sicurezza, nell’istruzione impoverita,nel
mercato come unica cosa sensata nella vita di un paese e
nell’ossessione per la legalità,che sfocia in manifestazioni di
violenze dal “basso”. In questo scenario,non c’è da stupirsi
se viene riscoperta la positività del neofascismo, la spia di una
idea diffusa per cui la società, in questo momento, non può che
organizzarsi su basi autoritarie e ghettizzanti per sopravvivere. In
questo contesto ricordiamo che nella quieta Firenze durante la notte
di Capodanno hanno avuto luogo pestaggi a danno di immigrati e
omosessuali.
Rosarno getta luce su una società che distrugge e si
distrugge, parla di ciò che resta da fare quando non si ha più
nulla, parla di una linea che unisce “noi” a “loro”, di “noi”
che rabbrividiamo di fronte alla violenza degli “invisibili” e
lasciamo indiscussa la violenza vera, quella davvero “organizzata”da
Stato e Capitale che ci toglie diritti, ci rende più poveri (in
tutti i sensi) e ci fa trovare un senso in tutto quello che perdiamo.
La violenza vera, di cui la Lega è l’interprete più volgare, sta
parlando di un “uomo nuovo” flessibile e razzista: a noi, come
agli uomini e alle donne di Rosarno, non ce ne frega un cazzo di
questo uomo nuovo e ne approfittiamo per gridare “libertà per gli
immigrati in rivolta!”.Va riscoperto chi è il nemico in questa
società, chi è veramente “organizzato” per la violenza e
soprattutto, va rilanciata la solidarietà nel tessuto sociale e va
chiusa la stagione del ribellismo del borghese piccolo piccolo.
NO AL RAZZISMO!
NO ALLA LEGA NORD E
AI SUOI AMICI!
NO ALLA GUERRA TRA POVERI!
LIBERTA’ PER GLI
IMMIGRATI DEPORTATI NEI CIE!
LIBERTE’ POUR LES IMMIGRES
DEPORTES!
NON A’ LA GUERRE DES PAUVRES AUX PAUVRES !
Autorganizzati contro il razzismo ed il
fascismo