LUNEDI’ 8 FEBBRAIO ORE 8.30 > PRESIDIO IN SOLIDARIETA’ AGLI STUDENTI SOTTO PROCESSO DAVANTI AL TRIBUNALE DEI MINORI (Via della Scala – Firenze)
Lunedì 8 Febbraio 2010 presso il Tribunale dei
Minori di Firenze si svolgerà l’udienza preliminare contro due compagni per i
fatti del 7 settembre 2008. Quel giorno alcuni antirazzisti
contestarono il comizio dell’allora Sindaco di Firenze Leonardo Domenici
durante la festa nazionale del Partito Democratico alla Fortezza dal
Basso. Dopo aver esposto uno striscione con la scritta “I CPT SONO
SEMPRE FASCISTI”, i compagni furono caricati dalla Polizia e dai numerosi agenti della Digos presenti sul posto. Nel parapiglia nove persone furono
fermate, tra cui i due studenti medi ora sotto processo. Le accuse
vanno dalla Resistenza a pubblico ufficiale alle Lesioni
pluriaggravate… lesioni che, purtroppo, i compagni hanno solo
subito per mano della Polizia, fin troppo abile a ribaltare la verità
e costruire l’ennesima montatura giudiziaria.
Quello che
inzierà lunedì è solo uno dei processi che a breve vedranno decine
di studenti medi tra il banco degli imputati. Dopo le mobilitazioni
dell’autunno 2008, infatti, il movimento studentesco ha dovuto fare
i conti con un vero e proprio accanimento repressivo da parte della
Digos.
Piogge di denunce, manganelli, perquisizioni ed Avvisi
Orali, sono solo alcune delle armi con cui la Questura da mesi a
questa parte sta cercando di soffocare un movimento autorganizzato
che, nato dalle occupazioni, si è distinto da quel momento per la
sua capacità di riportare nelle scuole e nelle piazze delle lotte
radicali e radicate: dall’opposizione alle riforme della scuola
all’antifascismo militante.
Gli studenti medi sotto processo
sono colpevoli di essersi ribellati e di continuare a farlo, convinti
che l’unico modo per cambiare lo stato di cose presenti sia quello
della lotta autorganizzata dal basso, senza scendere a compromessi
con le istituzioni e senza sottostare passivamente alle loro
leggi.
E’ sotto gli occhi di tutti come l’attacco delle
questure nei confronti di chi lotta sia in crescita esponenziale.
Solo negli ultimi mesi abbiamo dovuto fare i conti con l’arresto
del compagno “Mannu”, fatto prigioniero “preventivamente” per
3 mesi senza alcun processo, mentre verso gli studenti la Questura si
diverte a rispolverate leggi appartenenti al ventennio fascista
(contenute nel T.U.L.P.S.) per perquisire le loro case senza alcun
mandato (art. 41) e denunciarli per “riunione non autorizzata”
(art. 18, che punisce i promotori della riunione e “coloro che
nelle riunioni predette prendono la parola” “sebbene indetta in
forma privata” qualora questa non sia “autorizzata” dal
Questore). A questo si aggiungono i 1800€ di multa che gli studenti
hanno accumulato nelle ultime due settimane per “affissione non
autorizzata” e le denunce per “stampa clandestina” per i
manifesti diffusi.
Di fronte a tutto ciò non possiamo restare
a guardare né possiamo lasciare soli i compagni sotto processo.
Attaccandone uno ci attaccano tutti: di questo siamo consapevoli e
per questo crediamo sia necessario opporsi attivamente alle azioni
repressive di Digos e Magistrati promuovendo da un lato la
solidarietà concreta verso gli studenti colpiti (dal sostegno
economico per le spese legali alle presenze solidali durante le
udienze), e dall’altro rilanciando le lotte e la conflittualità
sociale che la repressione sta cercando di soffocare.
I compagni e le compagne della Cassa Studentesca Contro la Repressione