Lunedì 15 Marzo era prevista alla facoltà di Giurisprudenza di Tor Vergata (Roma) un’iniziativa sui "PopoliIdentitari", patrocinata e finanziata dall’Ateneo, convocatadalla ONLUS “Comunità solidarista Popoli”, un’associazionefarlocca della galassia Casa Pound. Gli studenti antifascisti hannofatto quel che andava fatto: chiedere ragione al Rettore di quellapresenza all’interno dell’Università e una volta incassati i“non ne sono a conoscenza…” e i “verificherò…” ormai dirito, andare tra gli studenti per volantinare e smascherare la veranatura di quell’iniziativa fascista. Giunti fuori l’aula concessadall’Università, sono cominciate le provocazioni.
I neofascisti diBlocco Studentesco, emanazione giovanile di Casa Pound, solo per pocohanno dato fondo al loro scarno vocabolario, passando prontamente apratiche più consolidate: aggressioni in vantaggio numerico conarmi, ovviamente messe in atto da camerati più che “studenti fuoricorso” in quanto ad età. Risultato: 6 studenti ed un lavoratoredell’università (che era intervenuto in difesa degli studentiantifascisti) all’ospedale (con fratture, denti rotti, traumicausati da pugni, calci, cinghiate, caschi ed altri oggetticontundenti – vedi anchehttp://www.radiocittaperta.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3708&Itemid=9)
Oggi, 16 marzo, dopo una conferenzastampa molto partecipata che denunciava i fatti di ieri, gli studentisi sono recati di nuovo a Giurisprudenza, dove si teneva il SenatoAccademico, per chiedere una presa di posizione forte dell’universitàsui fatti del giorno precedente. E se possibile è successo qualcosadi ancora più grave…
I fascisti di Casa Pound, certi dellaloro impunità, hanno deciso per la “chiamata generale alle armi”per impossessarsi manu militari dell’università da cui erano staticacciati l’anno scorso: in un centinaio presidiavano la facoltàarmati di spranghe, bastoni, manganelli telescopici, cinghie e caschiimpedendo di fatto agli studenti e studentesse antifascisti/e diavvicinarsi all’edificio. Li hanno quindi aggrediti sotto gli occhidelle forze dell’ordine che hanno permesso agli squadristi di fare iloro comodi. Anzi! Hanno collaborato attivamente alla riuscitadell’agguato squadrista, prelevando 7 studenti antifascisti eportandoli al commissariato di zona con l’accusa di “rissa”.Eggià, perché i “bravi ragazzi di Casa Pound” quelli di “laconoscete la prassi” di Piazza Navona (ricordate?http://www.youtube.com/watch?v=TnFgrJ3niL4) hanno avuto la faccia didenunciare ai loro amici della Questura, come autori diun’aggressione avvenuta ai loro danni, gli antifascisti di TorVergata, quegli stessi antifascisti che sono ancora ricoverati inospedale (un ragazzo dovrà essere operato per le lesioni riportate).
Come se non bastasse il Rettore, cheprima ha autorizzato l’iniziativa neofascista e poi continuato comese nulla fosse il Senato Accademico di oggi (mentre 100 neofascistiimpedivano di entrare nell’edificio…), ha annunciato di essereintenzionato a bloccare tutte le iniziative studentesche fino al mesedi maggio. Ecco a cosa servono i fascisti: a creare caos, diffonderefalse notizie, tentare di intralciare le iniziative e i percorsipolitici dei compagni, a gettarci addosso ancora repressione.
Ne sanno qualcosa gli antifascistinapoletani, che nei giorni scorsi si sono visti recapitare 12 denuncerelative al riuscitissimo corteo antifascista del 30 settembre (oltre5.000 persone in piazza) lanciato per chiudere l’ “occupazione”di Casa Pound sponsorizzata da La Destra , Pdl e MPA.
I fatti di Tor Vergata, che purerimangono di una gravità assoluta, purtroppo non fanno quindi, checonfermare quello che già sapevamo: che Casa Pound e Bloccostudentesco, che i fascisti di ieri e di oggi, agiscono impuniti eper conto del potere, che dove non arrivano le loro cinghie arrivanopolizia e magistratura, che è sempre più necessario dentro e fuoril’università, nelle nostre città, continuare la battaglia controil fascismo, tanto “quello dei coltelli” quanto “quello daldoppio petto”.
Blocco Studentesco e Casa Pound. Chesia Roma o Napoli, Palermo o Torino non importa: le stesse pratiche,le stesse aggressioni, un sapiente marketing comunicativo che tentadi nascondere la solita feccia di sempre. A noi il compito difermarli!
Solidarietà ai compagni e allecompagne di Tor Vergata!
Ora e sempre Resistenza!
REDNET – Rete delle realtà studentesche autorganizzate
Il comunicato degli studenti estudentesse di Tor Vergata: clic.noblogs.org
Ieri sono stati feriti e medicati indiversi pronto soccorso della città cinque studenti, una studentessae un lavoratore dell’ateneo tutti/e colpiti/e ripetutamente allatesta, con nasi e braccia fratturate, traumi causati da pugni, calci,cinghiate, caschi ed altri oggetti contundenti. La polizia giàpresente in loco non ha fermato i neofascisti che hanno poicontinuato ad effettuare ronde squadriste dentro e fuoriGiurisprudenza.
Oggi è successo ancora di peggio, sepossibile.
Davanti al Rettorato dal primo pomeriggio eranopresenti un centinaio di fascisti armati di spranghe, bastoni,manganelli telescopici, cinghie e caschi che hanno impedito alrappresentate del Collettivo di prendere parte al Senato Accademico eagli altri studenti e studentesse che lo stavano accompagnando diavvicinarsi, aggredendoli sotto gli occhi delle forze dell’ordine chehanno permesso agli squadristi di fare i loro comodi. C’erano oltreai 40 di “Casapound” e “Blocco Studentesco” altre decine dicamerati da loro reclutati per l’occasione. La polizia erapresente sia a Lettere, da dove ci si stava trasferendo a seguitodella conferenza stampa da noi indetta, che a Giurisprudenza e hacollaborato attivamente alla riuscita dell’agguato squadrista che haper altro portato al fermo di 7 ragazzi antifascisti che si trovanopresso il commissariato di zona. Il Rettore e gli altri componentidel Senato Accademico hanno continuato, come se nulla stessesuccedendo, ad eccezione di due senatori accademici (RDB e CGIL) chehanno chiesto invano la sospensione della seduta per quanto accadevaall’esterno e per il fatto che ad un senatore è stato impeditofisicamente di esercitare il suo diritto a partecipare allaseduta.
Dopo l’aggressione fascista di ieri, il Rettore è statoinoltre protagonista di un provvedimento disciplinare vergognoso: haannunciato di voler bloccare le iniziative studentesche fino al mesedi maggio. Reputiamo tale misura cautelativa sbagliata e del tuttofuori luogo rispetto ai fatti accaduti.
Sono quasi due anni chedenunciamo i tentativi portati avanti tramite minacce, intimidazionie aggressioni fisiche dai neofascisti di queste organizzazionialleate con Azione Universitaria e PdL che li hanno sempre coperti etutelati politicamente per via di comuni accordi elettorali.
Dopol’ennesima aggressione il Rettore Renato Lauro e l’Amministrazionedovranno assumersi la responsabilità politica e giuridica di quantoavvenuto in Ateneo, per aver permesso una seconda volta, dopo avervisto i corridoi insanguinati, a questi picchiatori di farla dapadroni nell’Ateneo di Tor Vergata.
Convochiamo quindiun’assemblea pubblica d’ateneo per giovedì alle ore 13.00 presso laFacoltà di Lettere e, a seguire, nel pomeriggio un’assembleacittadina sempre a Lettere a Tor Vergata per portare alla luce laverità e la gravità dei fatti che si stanno susseguendo in questigiorni.
Invitiamo studenti, ricercatori, professori e realtàsociali e politiche a partecipare a questi appuntamenti dove saràillustrato quanto avvenuto e per dare un’immediata risposta a questapesante situazione.
Invitiamo tutti/e ad esprimere pubblicamentela propria solidarietà nelle forme che ciascuno riterrà piùopportuno.
Fascisti, “padrini” istituzionali e forzedell’ordine stanno portando il panico e la violenza a Tor Vergata perquestioni politiche ed economiche che vanno contro gli interessi distudenti e collettività.
Nonostante tutto, non ci riusciranno.
GIOVEDI’ 18 MARZO DALLE ORE 13 –FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA
ASSEMBLEA D’ATENEO
A SEGUIRE ASSEMBLEA CITTADINA
Roma, 16 marzo 2010 – Collettivo Lavori in Corso