ANTIFASCISTI IN SENATO ACCADEMICO


Questa mattina, alcuni studenti
antifascisti provenienti da varie facoltà dell’Ateneo fiorentino,
hanno momentaneamente interrotto il regolare svolgimento del Senato
Accademico per chiedere con forza una presa di posizione da parte
dell’Ateneo fiorentino riguardo la presenza dei fascisti nelle nostre
facoltà. Di seguito la lettere consegnata al Rettore Tesi, ai
Presidi e a tutti i membri del Senato.

Gentili professori, come studenti del
Polo delle Scienze Sociali di Novoli vorremmo informarVi di quanto
verificatosi lo scorso lunedì 29 Marzo al Polo delle Scienze Sociali di Novoli.

Come ogni mattina abbiamo raggiunto il
Polo delle Scienze Sociali, chi per studiare, chi per seguire le
proprie lezioni, ma purtroppo Quella mattina qualsiasi piano
personale è saltato scontrandosi con l’incredulità, poi con
l’indignazione, che chi scrive ha provato mettendo piede in Via delle
pandette.

Quella mattina, indisturbati, una
quindicina di appartenenti al Blocco Studentesco, organizzazione
afferente a Casapound e dichiaratamente fascista, hanno provato a
distribuire del materiale pubblicizzante il loro gruppo, velando
dietro un aspetto accattivante i soliti programmi xenofobi e razzisti. Noi studenti abbiamo
immediatamente creato un presidio spontaneo che ha contestato con
forza la presenza di BS, ottenendo infine che i neo-fascisti si
allontanassero scortati dagli agenti della Digos.

Perchè Voi possiate comprendere la
gravità di quanto accaduto, bastano pochi, illuminanti, esempi.

I militanti di “Blocco Studentesco”
negli ultimi mesi si sono resi protagonisti di svariate aggressioni
verso studenti impegnati nelle lotte, immigrati e clochard. Appena
due settimane fa nella facoltà di Giurisprudenza di Tor Vergata a
Roma, durante un’iniziativa di Blocco Studentesco, autorizzata sia dal preside della facoltà che dal
Rettore stesso, sette studenti sono stati pestati, finendo
all’ospedale in seguito alle lesioni riportate. Tutti ricorderanno
il tentativo di prendere la testa del corteo studentesco che giungeva
in piazza Navona, durante le mobilitazioni studentesche di protesta
contro i provvedimenti del governo in materia di istruzione, nel non
lontano 2008. In quell’occasione i fascisti di BS, contestati
pacificamente dagli studenti, hanno risposto con sprangate e
cinghiate, sotto lo sguardo indifferente, se non “complice”,
delle forze dell’ordine, come sottolineato dagli stessi
corrispondenti de La Repubblica. Fortunatamente gli studenti
antifascisti hanno saputo difendersi da soli.

Noi non possiamo aspettare che questi
episodi si presentino anche all’interno delle nostre facoltà, le
nostre facoltà dove studiamo, viviamo e trasformiamo la Storia,
assumendo come irrinunciabile l’impegno alla promozione della
giustizia sociale, della libertà e della solidarietà tra i popoli.
Contro questi valori è sorto il Fascismo, è nato sul sangue degli
operai, è cresciuto sul sangue degli Etiopi, dei Greci, degli
Albanesi, dei Nord-africani, degli Slavi di Illiria e Dalmazia, degli
Ebrei, di Comunisti e Anarchici e sulle privazioni cui ha sottoposto
la popolazione italiana nel ventennio, si è infranto contro il
sangue di migliaia di partigiani. A memoria di quanto avvenuto
l’antifascismo è stato sancito in via Costituzionale, ed è vissuto
nell’azione politica di quanti, fino ad oggi, vedono nel fascismo uno strumento di
controllo della società basato sull’oppressione, sull’omicidio,
sulla segregazione agita da poveri su altri poveri sulla base di
motivazioni etniche, per non dire razziali.

È la presenza stessa del fascismo
all’interno dell’Università ad essere del tutto inaccettabile, in
particolar modo in una città come Firenze, che gode di una lunga
storia e memoria antifascista, sempre viva e forte come testimonia la
recente opposizione della città allo svolgimento del Congresso della Nuova Destra Sociale.

Se l’Università è una casa per il
dialogo e per la solidarietà, dunque noi esigiamo una presa di
posizione, che è irrimandabile, da parte dell’Ateneo fiorentino e
dei suoi presidi, perché non vengano concessi alcun spazio ed alcuna
legittimità a questi gruppi. Noi studenti già lunedì 29 siamo
venuti a chiedere ragione a Voi presidi della presenza di BS quel
giorno a Novoli, ma purtroppo in quell’occasione non
eravate fisicamente presenti al Polo.

Ci auguriamo che ora possiate esprimere
una ferma contrarietà alla presenza di questi gruppi all’interno
del Polo, che Vi attiviate perché vengano presi i dovuti
provvedimenti amministrativi, che condanniate decisamente il
fascismo, non solo quello del passato, ma quello che vive ed emana,
oggi più che mai, da quei settori della società che hanno interesse
a spezzare la solidarietà tra i deboli, gli sfruttati e gli
emarginati che pagano la crisi.


Gli studenti e le studentesse
antifascisti/e dell’Università di Firenze

 

 

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