Con l’avanzare della crisi economica (e delle manovre di austerity che i governi ci spacciano per necessarie) sono sempre più numerosi gli episodi che testimoniano l’esplodere della rabbia di un popolo che non ce la fa più.
Ed ecco che i padroni corrono ai ripari e, tramite gli organi dello Stato, tentano di sedare ogni accenno di conflitto sociale. Da un lato la repressione di piazza, che ha visto la polizia italiana protagonista di violenze inaudite (dalla Valsusa a Roma); dall’altro lato una morsa repressiva “a posteriori” sempre più stringente.
Di questa mattina è, infatti, la notizia di nuove misure contro i manifestanti del corteo del 15 ottobre a Roma: 7 persone ai domiciliari e 6 con l’obbligo di firma. Nel complesso, le operazioni di polizia hanno già portato a 34 arresti, 34 perquisizioni e a una cinquantina di denunce. Roma, Teramo, Ancona, Civitanova Marche, Padova e Cosenza nel mirino di ROS e Digos. Si è addirittura scomodato il pool antiterrorismo della Procura di Roma… proprio nel momento in cui l’Italia è in ginocchio e si protesta, la risposta è istantanea e tirannica.
L’accusa di essere dei violenti, dei black bloc, di fare parte dell’Area Antagonista ed Anarchica suona in partenza come una condanna. A differenza di quanto si vuol far credere, in quella piazza non c’erano pochi facinorosi e infiltrati ma migliaia di persone pronte a ergersi contro questa società di crisi e sfruttamento. L’intento di padroni e polizia è chiaro: spaventare chi resiste, criminalizzare chi si riappropria dei diritti in questa democrazia di facciata, chi osa alzare la testa per lottare contro l’ingiustizia. L’obiettivo è quello di creare divisioni interne al movimento arrivando a stroncare con fitte trame repressive qualsiasi politica di piazza antagonista agli interessi padronali.
Noi non ci stiamo! Ci tiriamo fuori da questo vile gioco di chi opportunisticamente si schiera con le forze dell’ordine, consci che la repressione colpisce laddove il fermento può trasformarsi in ben altro…
SOLIDARIETA’ A TUTTE LE VITTIME DELLA REPRESSIONE DI STATO!
Collettivo Politico * Scienze Politiche – Firenze