Archivio per la categoria VARIE

SULLA VICENDA DEL PALESTINESE MAGED AL MOLKY

Buongiorno, sono Carla Biano moglie di Maged Al Molky. Sto scrivendo sia per spiegare quanto è avvenuto dal momento
del suo rilascio dal carcere di Palermo (questo per dare un’ idea
di quanto è successo) ma ancor più perchè di
Maged non si hanno più notizie dalle 2.45 di domenica 28
giugno. Domenica 28 giugno alle 2.45 di mattina, Maged mi ha telefonato.
Era da poco arrivato, accompagnato da due poliziotti italiani, all’
aeroporto di Damasco. Nessuno lo stava aspettando ed un poliziotto
dell’ ufficio aeroportuale gli ha chiesto chi era, perchè
era stato espulso, ect. Gli ha poi detto che avrebbe dovuto aspettare
fino alle 8/9 del mattino che sarebbero venuti dei funzionari dell’
immigrazione a prelevarlo per vagliare la sua posizione. Maged mi
ha detto che quella sarebbe stata l’ ultima telefonata che poteva
fare e che, appena poteva mi avrebbe richiamata. Prosegui la lettura »

Nessun commento

PANICO E RIOTTOSA RESISTONO

Ieri sera (13 luglio) intorno alle 23
la Polizia di Firenze ha finalmente desistito dal cercare di sgomberare Villa
Panico e la Riottosa quindi i compagni sono scesi dai tetti e i solidali
presenti all’esterno sono rientrati nei posti per presidiarli e
difenderli. La  situazione è questa: entrambi i posti sono senza
corrente, il primo piano della Riottosa è stato letteralmente
devastato dagli sbirri; al Panico sono state distrutte porte e
barricate e stamattina alcuni operai, accompagnati dai metronotte,
hanno avviato la costruzione di un cantiere dietro l’edificio,
torneranno questo pomeriggio. Per questi motivi sia al Panico che
alla Riottosa ci sono ancora presidi di solidarietà in difesa dei
posti, chiunque ha modo raggiunga questi presidi perchè la
situazione è ancora a rischio.

VILLA PANICO LIBERA! RIOTTOSA LIBERA!

Nessun commento

CARABINIERI IN AZIONE A GAVINANA

Riceviamo e pubblichiamo.

Nella notte tra il 30
giugno e il 1 luglio nel quartiere di Gavinana a Firenze sud i
Carabinieri hanno svolto un’operazione militare nei confronti di due
compagni del CPA, uno dei quali di origine basca. Verso 00.30 i
due compagni, che si erano avviati verso le macchine dopo una birra
in un bar, sono stati bloccati da diversi uomini in borghese che li
hanno immobilizzati, perquisiti e minacciati con pistole puntate alla
testa: "SE SI MUOVE SPARAGLI" ….. LA DICE LUNGA SUL CLIMA
CHE SI RESPIRAVA. Subito dopo due volanti appostate poco distante
sono sopraggiunte: da queste sono scesi due uomini armati di
mitraglietta. I due compagni, uno dei quali ammanettato, sono stati
condotti in caserma. Prosegui la lettura »

Nessun commento

SUI FATTI DI VIAREGGIO

Riceviamo e pubblichiamo.

Al momento, diciotto sono
i morti. Decine i feriti ricoverati, di cui alcuni in condizioni
disperate. Innanzitutto, esprimiamo il nostro profondo e sincero
cordoglio alle famiglie delle vittime e dei feriti di questa immane
tragedia. In secondo luogo, dobbiamo denunciare le responsabilità e
le omissioni di chi permette un simile stato di cose. E’ mai
possibile far circolare in ferrovia, in mezzo alle città, queste
bombe viaggianti?! E’ mai possibile affidarsi a ditte private
(in questo caso straniere) che non fanno la necessaria manutenzione
ai carrelli-cisterne?! Prosegui la lettura »

Nessun commento

roma 17 gennaio

manif palestina roma

Nessun commento

Raccogliamo l’appello della Comunità Palestinese Toscana ed invitiamo tutti i compagni e le compagne toscane per una grande MANIFESTAZIONE REGIONALE SABATO 10 GENNAIO ORE 15.30 PIAZZA SAN MARCO


La Guerra di Israele contro un intero popolo 7 giorni di bombardamenti da
guerra con 60 F16 e decine di elicotteri Apache che scaricano tonnellate di
bombe contro il territorio più densamente popolato al mondo. Dopo
l’attacco dal cielo, l’invasione terrestre. Oltre 650 morti e migliaia
di feriti, cui è impossibile anche fornire le cure necessarie. Tg e media,
governi occidentali parlano di guerra contro Hamas e di rappresaglia;
condannano l’uso sproporzionato della forza e si indignano per i troppi
morti civili palestinesi a fronte di pochi morti israeliani. Ma quale
guerra contro Hamas, quale rappresaglia!!!! Un attacco di uno degli stati
più potenti al mondo militarmente contro i diritti di un intero popolo; un
attacco preparato da mesi e che proseguirà via terra per giorni; preparato
durante una tregua in cui il governo israeliano ha fatto di tutto per
perpetuare l’isolamento e la miseria di Gaza, per sconfiggere la resistenza
palestinese, mantenendo l’embargo alla fornitura di elettricità, materiale
sanitario e beni primari, continuando a stringere Gaza in un assedio
criminale. Un attacco che mira a rafforzare sul piano militare la politica
di genocidio, apartheid, di distruzione totale delle legittime aspirazioni
alla libertà del popolo palestinese. Un attacco che vuole influire nelle
prossime lezioni israeliane del febbraio 2009. Un attacco che mira ad
alzare la tensione in Medio Oriente, per far pesare ancor di più a governi
e media occidentali l’importanza della democratica Israele contro i
cattivissimi iraniani, libanesi, arabi……. Altro che rappresaglia o
rottura della tregua!!!! Da parte nostra crediamo importante denunciare con
forza le relazioni economiche e militari dell’Europa e dell’Italia con lo
stato israeliano ed il Trattato militare segreto di cooperazione tra Italia
ed Israele. Denunciare con chiarezza il finanziamento al Progetto SAVING
CHILDREN, attraverso il quale la Regione Toscana finanzia il Centro Peres,
proprio quello del presidente israeliano in prima fila nei massacri.
Attraverso questo progetto 1 milione e centomila € sono andati nelle
strutture sanitarie israeliane per………….curare i bambini
palestinesi, proprio quelli che Peres sta bombardando. Si legittima così
di fatto la dipendenza del popolo palestinese dalle elemosina israeliane e
non viene d’altra parte rafforzata la sanità palestinese. Oltre al danno
la beffa. E tutto questo con i nostri soldi per fare uno spot pubblicitario
per Israele e per l’assessore Toschi. In questi giorni altri 100.000 €,
inizialmente destinati per Gaza, sono stati girati invece al Centro Peres,
continuando nel vergognoso comportamento che vede preferire la propaganda e
la mistificazione alla giustizia. Ben altri sarebbero gli aiuti e le
relazioni da costruire.

 

Raccogliamo l’appello della Comunità Palestinese Toscana ed invitiamo
tutti i compagni e le compagne toscane per una grande MANIFESTAZIONE
REGIONALE SABATO 10 GENNAIO ORE 15.30 PIAZZA SAN MARCO

 


Sabato 10 gennaio dalle 21.00 al Cpa Fi sud in via Villamagna 27/a Serata
di finanziamento per la Palestina con cena e concerto

Sabato 17 gennaio manifestazione nazionale a Roma – per info 0556580479


Centro Popolare Autogestito Firenze sud


Cantiere Sociale K100 Fuegos

Collettivo Politico Scienze Politiche

Rete dei Collettivi Studenteschi fiorentini

 

 

APPELLO DELLA COMUNITA’ PALESTINESE IN TOSCANA

Ancora una volta la barbarie sionista si scatena violenta e omicida sul
popolo palestinese. Quello che sta avvenendo in queste ore a Gaza è
l’ulteriore conferma che il governo israeliano non ha in mente altro
progetto che la distruzione fisica del popolo palestinese, applicando il
peggior metodo terroristico, cioè quello dell’aggressione della
popolazione civile con l’intento di espellerla definitivamente dalla
propria terra o di ridurla ad una condizione di totale asservimento, quasi
fosse in schiavitù. . A nessun Paese al mondo sarebbe permesso fare quello
è consentito ad Israele: assediare, strangolare un’intera regione della
Palestina, affamare la sua popolazione, impedirle di ricevere cure
adeguate, di lavorare e studiare; massacrandola come sta facendo proprio in
questi giorni; reprimendola senza interruzione alcuna da oltre
sessant’anni, approfittando di ogni minima inevitabile reazione alla
violenza subita. Subito dopo le prime elezioni democratiche in Palestina,
Israele si scontrò con la reale espressione della volontà del popolo e
con la sua incrollabile decisione di difendere i propri diritti storici
legati alla sovranità inalienabile sulla propria terra. Venne imposto
l’embargo nei confronti del legittimo governo costituitosi e, con il
consenso internazionale, si sviluppò il tentativo di strangolare sul
nascere la volontà del popolo palestinese, cercando di annullare
quell’inizio di democrazia che non avrebbe avuto bisogno di bombardamenti
per poter essere implementata. Da quel momento, la chiusura della Striscia
di Gaza divenne sempre più ermetica e feroce, nel tentativo di soffocare
nella fame e nella disperazione sia la volontà popolare che ogni speranza
di giustizia. Quando nel giugno scorso con la mediazione egiziana il
movimento di resistenza di Gaza accettò una tregua unilaterale di sei
mesi, le condizioni fissate erano state chiare: non ci sarebbero più state
azioni ostili nei confronti del territorio israeliano in cambio della
riapertura di Gaza, della sospensione dei bombardamenti e delle azioni
"mirate" contro singoli esponenti palestinesi. Tali condizioni non vennero
però rispettate: nei sei mesi successivi all’inizio della tregua fino al
19 dicembre scorso vennero assassinati 49 palestinesi (41 erano civili
disarmati, sette erano minorenni, due anziani). Alla Striscia venne imposta
una chiusura totale, venne a mancare di tutto, dall’energia elettrica alla
farina e, fatto ancor più grave, persino l’acqua potabile. In tali
condizioni il movimento di resistenza annunciò l’impossibilità di
prorogare una tregua che era stata osservata solo dalla parte palestinese e
ripresero azioni, più che altro "dimostrative", contro il sud di Israele.
L’intervento militare israeliano, dopo aver rovesciato artificiosamente
le responsabilità sulla interruzione della tregua, è stato di disumana
violenza. Al momento, il numero dei palestinesi uccisi è di oltre 600, con
oltre 3000 feriti, molti dei quali non hanno alcuna possibilità di
sopravvivenza, mentre Israele sostiene impunemente che "l’offensiva
continuerà". La Comunità Palestinese in Toscana sta assistendo attonita e
addolorata a tanto scempio di vite umane e chiede a gran voce che il
governo italiano intervenga direttamente presso Israele e nelle sedi
internazionali opportune per chiedere l’immediata cessazione delle azioni
militari criminali in corso contro la popolazione palestinese ovunque e in
particolare nei Territori della Striscia di Gaza.

COMUNITA’ PALESTINESE IN TOSCANA

SABATO 10 GENNAIO MANIFESTAZIONE REGIONALE FIRENZE ORE 16.00 PIAZZA SAN
MARCO 

Nessun commento

Venerdì 12 dicembre SCIOPERO GENERALE

Invitiamo tutti ad unirsi al corteo autorganizzato che partirà
da Piazza Santissima Annunziata alle ore 9. Un corteo che per sua
definizione non potrà non toccare quelli che sono i simboli di chi questa
crisi l’ha prodotta e vuole continuare a farcene pagare le spese.



Una terza piazza che non
sia assolutamente in contrapposizione con le due piazze dei sindacati, ma
che a queste si avvicini in maniera critica per diffondere i contenuti
irrappresentabili di studenti e precari a tutto il mondo del lavoro



Assemblea Cittadina Genitori-Studenti-Lavoratori

Nessun commento

CORTEO CITTADINO DEL 30 OTTOBRE


Tagli,
licenziamenti, tempo pieno, maestro unico, privatizzazione,
grembiule, voto in condotta: tra la 133 e 137, una grande quanto
devastante riforma si sta per abbattere sull’istruzione pubblica.
L’università torna a configurarsi come classista a tutti gli
effetti, diventando inaccessibile ai molti, mentre il resto
dell’istruzione pubblica viene smantellata e colpita da provvedimenti
securitari e propagandistici. L’abolizione del tempo pieno graverà
immediatamente sulla qualità della vita dei genitori
lavoratori.

Questo
attacco all’istruzione pubblica va così a gravare sui
bisogni materiali dei tanti che non saranno in grado di sostenere
l’abolizione del tempo pieno e l’aumento illimitato delle rette
universitarie, specie oggi che la soddisfazione di necessità
essenziali come la sanità, la casa, un lavoro non precario, è
sempre più in pericolo per gli effetti di una crisi economica
che non fa solo crollare i titoli in borsa, ma si ripercuote sulla
nostra pelle attraverso il caro-vita.

Dalle
elementari alle facoltà, dagli studenti ai lavoratori, in
queste settimane un intero quanto eterogeneo corpo sociale si sta
mobilitando contro la riforma Gelmini e i tagli di Tremonti.
Striscioni fuori dalle finestre, assemblee, autogestioni e
occupazioni si sono susseguite in Scuole Materne, nelle Elementari,
nei Licei e Istituti Tecnici, nell’Università.  Ci sono
state lezioni pubbliche nelle piazze e pomeriggi di gioco nei
giardini di ogni quartiere, al grido di “grandi e piccini, uniti
contro la Gelmini. Tre grandi cortei hanno unito spontaneamente
genitori e studenti medi, lavoratori di ogni categoria e lavoratori
della scuola, bambini e universitari. La necessità che
sentiamo è quella di unire il più possibile queste
lotte, ed è in questa direzione che vogliamo muoverci il 30
ottobre, data nazionale in cui è previsto lo sciopero del
settore scuola.


Come
Assemblea cittadina studenti-genitori-lavoratori, lanciamo, per chi
non andrà a Roma, la una manifestazione cittadina qui a
Firenze.
Vi
chiediamo di schierarvi con chi nella scuola si mobilita e con chi
occupa le università.

Vi chiediamo di riempire con noi le
strade della nostra città, per lanciare il messaggio che
questa lotta non riguarda solo chi la formazione la vive oggi o la
vivrà domani, ma che attraversa un corpo sociale quanto mai
vasto.

 



GIOVEDI’
30 OTTOBRE  ORE 9:30 PIAZZA SAN MARCO


CORTEO
CITTADINO



ASSEMBLEA
CITTADINA STUDENTI-GENITORI-LAVORATORI

Coordinamento
genitori-insegnanti Rete dei Collettivi Studenteschi
Assemblea d’Ateneo Dottorandi

Coordinamento
studenti medi Coordinamento insegnanti precari
inoccupati (C.I.P.I SCUOLA)

Università
Europea in movimento Personale tecnico amministrativo
dell’Università di Firenze

Collettivo
ZTL Assemblea Permanente di Lettere e Filosofia
Collettivo di Architettura Assemblea di Novoli

Nessun commento

E LO STATO SI VENDICA. 7 ANNI PER I COMPAGNI IMPUTATI


Se le richieste del pm Suchan parevano surreali ( dai 4 ai 5 anni e mezzo per aver preso "botte da orbi" dalle forze dell’ordine ), il giudice si è superato: ben 7 anni di galera ( in primo grado, ovviamente ) per tutti e 13 gli imputati, con la sola aggravante politica. Da ciò non si può che trarre una conclusione: opporsi alle cosiddette guerre umanitarie, alla precarietà del lavoro e della vita, alle morti bianche, al neofascismo, ai deliranti pacchetti sicurezza necessita una punizione. Soprattutto se, come a Firenze, il movimento non ha mai fatto distinzione tra governi "amici" o meno. Di qui la "pena esemplare" a 7 anni di reclusione. Una pena superiore alle richieste e uguale per tutti: è evidente dunque il significato puramente politico della sentenza. Prosegui la lettura »

Nessun commento