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OGGI COME IERI, CONTRO IL FASCISMO CON OGNI MEZZO NECESSARIO!

WebCorteo9marzoAnche quest’anno i neofascisti hanno convocato la loro marcetta nostalgica per ricordare i cosiddetti “martiri delle foibe”. Il Giorno del Ricordo, istituito nel 2004 dal Governo Berlusconi, è indubbiamente diventato un appuntamento di propaganda per tutti i gruppi dell’estrema destra: l’utilizzo di avvenimenti circoscritti nello spazio e nel tempo ed estrapolati dal loro contesto, è chiaramente funzionale al tentativo di riscrivere la storia, equiparando Partigiani e repubblichini e spostando l’attenzione su un falso storico (le foibe) per cercare di coprire i crimini commessi dai fascisti sia durante il ventennio che nel dopoguerra.

Abbiamo sempre parlato dell’attualità dell’antifascismo e dei suoi valori, di quanto fosse importante la battaglia contro quel revisionismo che oggi sta diventando programma politico: non ci stupiscono quindi quelle dichiarazioni che, soprattutto in campagna elettorale, vorrebbero dipingere il fascismo come una rivoluzione che migliorò le condizioni delle classi popolari. Prosegui la lettura »

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Il 25 aprile 2012 in piazza s.spirito

Dalle ore 15 in piazza s.spirito con musica, cibo e bevande a prezzi popolari.

Alle ore 17  CORTEO UNITARIO ANTIFASCISTA

A seguire musica con Menestrello, Ivanoska e Visibì

QUI lo spot radiofonico della giornata

DI SEGUITO LE FOTO DELLA GIORNATA

FIRENZE È ANTIFASCISTA

Il 25 Aprile la Firenze Antifascista sarà in piazza per rendere omaggio a “la meglio gioventù”, quella che di fronte al fascismo scelse di non chinare la testa, di arruolarsi nelle Brigate Partigiane sulle montagne o nelle SAP, nei GAP nelle fabbriche e nelle città.

Combattere il fascismo vuol dire comprenderne le cause storiche, riconoscere il suo continuo ripresentarsi in forme diverse e raccogliere l’insegnamento della Resistenza Antifascista: prima di tutto il fascismo è figlio del Capitale e questo non avrà remore ne’ esitazioni nel rimetterlo in campo quando la fase storica lo richiederà.

A riconoscerlo furono sin da subito quei partigiani che vedendo aguzzini, collaborazionisti e torturatori girare indisturbati, gerarchi fascisti riciclarsi negli apparati del “nuovo Stato democratico”, decisero che la Resistenza non avrebbe dovuto cessare con il 25 Aprile.

A distanza di quasi 70 anni possiamo dire che avevano ragione!

A dircelo è la storia di questo paese, le stragi di stato, le bombe sui treni e nelle piazze, i tentativi di golpe, i legami tra neofascisti e servizi segreti.

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RICORDARE LA RESISTENZA DI IERI, COMBATTERE IL FASCISMO DI OGGI

SABATO 26 MARZO >> Dalle 16 in poi, ai giardini di p.zza Alberti

con musica, merenda, writers e controinformazione

Il 22 marzo 2011 cade il sessantasettesimo anniversario dell’eccidio di Campo Marte.

Quel giorno del 1944, 5 ragazzi del Mugello, Raddi Antonio, Targetti Guido, Corona Leandro, Quiti Ottorino e Santoni Adriano, poco più che ventenni, vennero fucilati perché accusati dal regime fascista di aver disertato la chiamata di leva. I 5 furono arrestati e condotti nella zona popolare di Campo Marte dove ad attenderli trovarono il plotone d’esecuzione ed alcune centinaia di loro coetanei costretti dal regime fascista ad assistere affinché l’evento fosse per loro un monito indelebile. L’esecuzione fu terribile tanto che addirittura alcuni soldati del plotone esitarono mancando i ragazzi condannati oppure ferendoli senza ucciderli: fu allora Mario Carità, il torturatore fascista di Villa Triste, a freddarli con un colpo alla testa.

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