Articoli con tag CSA Vittoria

Solidarietà a* compagn* del Newroz di Pisa! Estendere la solidarietà, rilanciare la LOTTA!

578706_427246830647234_679330500_nCome collettivo politico di scienze politiche di firenze esprimiamo massima solidarietà ai compagni e le compagne dello spazio antagonista Newroz di Pisa e a tutti i compagni e le compagne colpite da vili attacchi incendiari nell’ultimo mese.

 E’ di poco tempo fa la notizia dell’incendio (anche qui di mano “ignota”) del CSA Vittoria di Milano .

 Le mani saranno ignote, ma a noi sembra fin troppo palese chi possano essere i mandanti di questi attacchi. Sono gli stessi i cui interessi, soprattutto in questa lunga fase di crisi del capitale, mirano alla repressione, a braccetto con questure, istituzioni e piccoli/grandi padroni, di qualsiasi forma di autorganizzazione delle lotte che vivono sui territori: dalle lotte per il diritto all’abitare e alla mobilità a quelle per i diritti sul posto di lavoro e contro lo sfruttamento, le speculazioni e vecchi/nuovi fascismi.

 Alla repressione si risponde estendendo la solidarietà e rilanciando le lotte sui territori.

Solidarietà ai/lle compagni/e del csa Vittoria e dello spazio antagonista Newroz.

Solidarietà a tutti/e i/le compagn/e represse.

COLLETTIVO POLITICO SCIENZE POLITICHE

Di seguito il comunicato dei compagni del CSA Vitoria di Milano e del Newroz di Pisa. Prosegui la lettura »

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L’importanza di logistica e circolazione delle merci per lo sviluppo strategico del capitalismo italiano

Riportiamo un documento di analisi sullo sviluppo strategico tendenziale del capitalismo italiano redatto dai compagni del CSA Vittoria di Milano:

Per uscire dalla crisi che ha colpito il sistema di produzione capitalista negli anni ’70 e per il conseguente rilancio di un nuovo ciclo di valorizzazione (e di accumulazione dei profitti), diverse e articolate sono state le misure adottate dal capitale che si sono, in estrema sintesi, mosse lungo due direttrici di massima: in primis, l’esternalizzazione e lo snellimento della produzione nonché l’implementazione del ricorso agli strumenti offerti dalla finanza e, poi, la deregolamentazione del mercato del lavoro (e la conseguente precarizzazione dei rapporti di lavoro) e la compressione dei salari.

Da un lato, infatti, pur mantenendo e conservando una forma fortemente centralizzata del comando negli stati a capitalismo avanzato, si sono sfruttate e create intere filiere transnazionali alla costante ricerca di luoghi ove produrre a costi inferiori (e con maggiori profitti) rispetto a quelli di origine, in virtù soprattutto dello sfruttamento di amplissimi bacini di forza lavoro senza diritto alcuno, né sindacalizzazione e con salari miserevoli (nonché di un esercito di riserva potenzialmente illimitato). Prosegui la lettura »

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