Articoli con tag CSA Vittoria
Solidarietà a* compagn* del Newroz di Pisa! Estendere la solidarietà, rilanciare la LOTTA!
Scritto da compagnox in COMUNICATI il 30 Aprile 2013
Come collettivo politico di scienze politiche di firenze esprimiamo massima solidarietà ai compagni e le compagne dello spazio antagonista Newroz di Pisa e a tutti i compagni e le compagne colpite da vili attacchi incendiari nell’ultimo mese.
E’ di poco tempo fa la notizia dell’incendio (anche qui di mano “ignota”) del CSA Vittoria di Milano .
Le mani saranno ignote, ma a noi sembra fin troppo palese chi possano essere i mandanti di questi attacchi. Sono gli stessi i cui interessi, soprattutto in questa lunga fase di crisi del capitale, mirano alla repressione, a braccetto con questure, istituzioni e piccoli/grandi padroni, di qualsiasi forma di autorganizzazione delle lotte che vivono sui territori: dalle lotte per il diritto all’abitare e alla mobilità a quelle per i diritti sul posto di lavoro e contro lo sfruttamento, le speculazioni e vecchi/nuovi fascismi.
Alla repressione si risponde estendendo la solidarietà e rilanciando le lotte sui territori.
Solidarietà ai/lle compagni/e del csa Vittoria e dello spazio antagonista Newroz.
Solidarietà a tutti/e i/le compagn/e represse.
COLLETTIVO POLITICO SCIENZE POLITICHE
Di seguito il comunicato dei compagni del CSA Vitoria di Milano e del Newroz di Pisa. Prosegui la lettura »
L’importanza di logistica e circolazione delle merci per lo sviluppo strategico del capitalismo italiano
Riportiamo un documento di analisi sullo sviluppo strategico tendenziale del capitalismo italiano redatto dai compagni del CSA Vittoria di Milano:
Per uscire dalla crisi che ha colpito il sistema di produzione capitalista negli anni ’70 e per il conseguente rilancio di un nuovo ciclo di valorizzazione (e di accumulazione dei profitti), diverse e articolate sono state le misure adottate dal capitale che si sono, in estrema sintesi, mosse lungo due direttrici di massima: in primis, l’esternalizzazione e lo snellimento della produzione nonché l’implementazione del ricorso agli strumenti offerti dalla finanza e, poi, la deregolamentazione del mercato del lavoro (e la conseguente precarizzazione dei rapporti di lavoro) e la compressione dei salari.
Da un lato, infatti, pur mantenendo e conservando una forma fortemente centralizzata del comando negli stati a capitalismo avanzato, si sono sfruttate e create intere filiere transnazionali alla costante ricerca di luoghi ove produrre a costi inferiori (e con maggiori profitti) rispetto a quelli di origine, in virtù soprattutto dello sfruttamento di amplissimi bacini di forza lavoro senza diritto alcuno, né sindacalizzazione e con salari miserevoli (nonché di un esercito di riserva potenzialmente illimitato). Prosegui la lettura »