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LIVORNO NON SI PIEGA: CONTRO LA REPRESSIONE LA LOTTA SI FA SEMPRE PIÙ DURA!
Scritto da compagnox in COMUNICATI, General, GENERE, REPRESSIONE, VARIE il 5 Dicembre 2012
Interrompendo i battibecchi generati dal “falso” evento delle primarie del Pd e le prime giornate di shopping natalizio, domenica 2 dicembre un corteo di 1000 persone ha attraversato il centro di Livorno per reagire contro le angherie poliziesche dei giorni precedenti. Venerdì 30 novembre una folla di studenti, precari, disoccupati e lavoratori in lotta come le lavoratrici di Sodexo di Pisa si era ritrovata alle porte del Terminal Crociere per contestare Bersani e tutto ciò che rappresenta: le politiche di un centro-sinistra totalmente devoto alle manovre lacrime e sangue del neonato governo tecnico Monti, favorevole alla Tav e complice del clima di miseria sociale e repressione politica di questo paese. Un partito che nonostante la pretenziosa dichiarazione riguardo ad un “vento di cambiamento” in occasione del recente teatrino elettorale non ha mai cambiato direzione ed è sempre stato al servizio del padrone. Ad accogliere i manifestanti c’era schierato un reparto in assetto anti-sommossa che non ha esitato a caricare a freddo per più volte tutti coloro che si trovava davanti, provocando decine di feriti e contusi. Il giorno dopo è stato indetto un nuovo presidio per denunciare le violenze subite il giorno prima e il clima repressivo nazionale, in solidarietà con i compagni colpiti dall’ultimo attacco repressivo contro i No Tav. Ancora una volta, alla fine del presidio itinerante, nel momento in cui si trovavano in Piazza Cavour , i manifestanti hanno assistito all’arrivo improvviso della celere, che dopo minacce e insulti ha effettuato l’ennesima carica a freddo con un accanimento brutale che ha travolto anche i passanti, interrotti nella loro passeggiata pomeridiana: due persone sono finite all’ospedale e decine di persone sono rimaste ferite. La risposta dei compagni non ha tardato a farsi sentire: il corteo partecipato di domenica, dopo due giorni di soprusi polizieschi, è stato espressione della rabbia popolare, della rabbia di chi a fronte delle mille ingiustizie di questo sistema non si arrende!