8 LUGLIO ORE 18.30 SOTTO LA PREFETTURA > PRESIDIO IN
SOLIDARIETA’ CON GLI AQUILANI CARICATI IERI A ROMA
Ieri gli aquilani e gli abruzzesi sono arrivati a Roma in più di
5000 in occasione di uno dei passaggi fondamentali dell’iter che
porterà la manovra finanziaria al voto di fiducia fissato per il 15
luglio. Hanno unito la loro voce a quella di chi sente sulle proprie
spalle il peso di una crisi che non lascia spazio di manovra o
trattativa: il Governo, Confindustria, i padroni hanno deciso che è
arrivato il momento di imporre nuovi sacrifici.
Secondo loro gli aquilani dovrebbero accontentarsi delle new town,
lasciare che il centro storico dell’Aquila cada a pezzi e
dimenticarsi della propria vita e di com’era prima del terremoto.
Gli operai di Pomigliano dovrebbero cedere al ricatto della FIAT
barattando i loro diritti con una promessa di schiavitù, consapevoli
che in quel baratro trascinerebbero anche tutti gli altri operai.
Dovremmo tutti quanti chinare la testa di fronte ai tagli che
segneranno la distruzione della Scuola, dell’Università e della
Sanità pubblica sancendo un peggioramento delle condizioni di vita e
la perdita del posto di lavoro per molti dei lavoratori che oggi
operano in quei settori.
I fatti dimostrano però che non tutti stanno al gioco, proprio
come ieri hanno dimostrato gli aquilani e gli abruzzesi: anche per
questo vogliamo esprimere la ostra solidarietà a chi ieri è stato
caricato da Polizia, Carabinieri e Finanza. Crediamo però che sia
inutile cercare di fermare tutto questo, consultare chissà chi, o
fare tutti i passaggi di rito e che l’unica risposta possibile ia
di non accettare passivamente questa realtà e lottare.