VENERDI’ 7 MAGGIO 2010 – ORE 10.00 – PIAZZA SANTI APOSTOLI – ROMA > SIT-IN ANTIFASCISTA
Nelle ultime settimane, due, tra le
principali università di Roma –Tor Vergata e Roma Tre – sono
state attraversate da episodi di violenza, che ci lasciano attoniti e
preoccupati. Nel primo caso sono avvenuti, in pieno giorno, durante
lo svolgimento di un Senato Accademico, nel secondo invece, durante
la sera, di fronte alla Facoltà di Lettere. In entrambe i casi, i
diretti responsabili di queste aggressioni, indiscriminate,
perpetrate ai danni degli studenti, appartengono all’organizzazione
Blocco Studentesco, la parte giovanile del gruppo politico di Casa
Pound.
Per scoprire di cosa si tratta è sufficiente guardare il sito
e i blog: loro stessi, infatti, si definiscono “fascisti del terzo
millennio”. Non si tratta solo di slogan, ma di un’applicazione
diretta e sistematica di pratiche violente ed antidemocratiche, fatte
di insulti, minacce, aggressioni, ai danni degli studenti
universitari e della scuole superiori, che esprimono delle opinioni
differenti, contrarie alle teorie e ai metodi di ispirazione
neofascista. Il Blocco studentesco, già l’anno passato, nel pieno
del movimento dell’Onda, si è reso responsabile di aggressioni e
disordini, colpendo direttamente, durante la discussione in Senato
del d.d.l Gelmini, gli studenti che manifestavano a Piazza
Navona.
E’ probabilmente superfluo richiamare alcuni
principi costituzionali, o la legge Mancino del ’93, che vietano
esplicitamente gesti e azioni che si richiamano all’ideologia
nazifascista. Molto più semplicemente, basterebbe osservare che la
proliferazione di questi gruppi, ci segnala una situazione di vera e
propria emergenza democratica.
In questo contesto, è
importante assumere una posizione chiara, dire che coloro che
incitano alla discriminazione razziale, coloro che applicano
sistematicamente la violenza nei confronti del diverso, coloro che
traggono ispirazione dal fascismo e dal cameratismo militaresco, non
sono i benvenuti nelle scuole e nell’università. Ed è importante
che a dire questo sia l’intero corpo democratico, in primis del
mondo della formazione, per ribadire che la libertà e la democrazia
non sono dati acquisiti una volta per tutte, ma pratiche da difendere
e rinnovare ogni giorno.
Chiediamo a tutti i componenti del
mondo della formazione, docenti in primo luogo, ricercatori,
dottorandi studenti, ma anche a tutte le forze politiche, di prender
parola, di esprimersi a riguardo. Di aprire gli occhi rispetto alla
vera natura di queste organizzazioni che, se da un lato presentano
pubblicamente una nuova facciata di presunta democraticità,
dall’altro perpetuano un’ideologia e delle pratiche profondamente
violente e anti-costituzionali.
Crediamo sia necessario, mai
come adesso, ribadire con forza, che i gruppi che si ispirano nel
loro agire politico quotidiano al fascismo, sono corpi estranei al
tessuto vivo di scuola e università e pertanto non devono trovare
cittadinanza e accessibilità in questi luoghi, di cui la democrazia
e l’antifascismo costituiscono la base imprescindibile.
Chiediamo
a tutte le forze politiche democratiche di prendere posizione, in
modo chiaro e netto, rispetto alla manifestazione che il Blocco
studentesco intende fare venerdì 7 maggio. E’ importante che
tutti, dai municipi, al comune fino ad arrivare alla regione, dicano
– così come ha già fatto l’Anpi – che questa manifestazione,
organizzata da un gruppo di neofascisti con il beneplacito del
P.d.L., deve essere vietata, assolutamente.
Per quel giorno,
dalle università di Roma e da tutte le scuole, abbiamo deciso di
mobilitarci. Crediamo che non si possa rimanere in silenzio, di
fronte ad una situazione di emergenza, meglio di urgenza democratica.
Crediamo che, nonostante le riduzioni semplicistiche operate dai
media, chi conduce una pratica politica aggressiva, razzista,
militare, non possa essere equiparato tout court ad un gruppo di
studenti, o sedicenti tali.
STUDENTI MEDI ED UNIVERSITARI