Sui fatti del 18 Novembre presso l’Istituto Machiavelli-Capponi: nessuna agibilità politica per i fascisti !


Il 18 novembre 2011 è avvenuto un episodio di aggressione neofascista ai danni di alcuni compagni del Collettivo del Capponi-Machiavelli e della Rete dei Collettivi. Tre individui di Casaggì, gruppo neofascista che si definisce “non conforme”, nonostante sia lautamente finanziato da una parte del Pdl, hanno attaccato alcuni studenti del Collettivo mentre questi invitavano gli altri a buttare negli appositi cestini i volantini distribuiti dagli adepti di Francesco Torselli(consigliere comunale Pdl e grande estimatore del generale fascista Corneliu Zelea Codreanu) e Achille Totaro (senatore Pdl, e promotore di una legge per l’”equiparazione” fra partigiani e repubblichini fascisti). La condotta dei fascisti è stata la solita: calci, spinte e minacce. Esprimiamo la nostra solidarietà ai ragazzi aggrediti , non permetteremo che nella nostra città, da sempre antifascista e medaglia d’oro alla Resistenza, si ripetano atti del genere o che dei compagni vengano minacciati insistentemente, come era successo giorni prima e come è accaduto poco tempo fa al presidente dell’Anpi di Gavinana, Giorgio Pacini, destinatario di una lettera contenente dei proiettili e un dvd sulla “repubblica di Salò”.

Non può essere garantita nessuna agibilità politica a chi commemora i franchi tiratori, assassini prezzolati per uccidere i civili e seminare il panico nella Firenze in via di liberazione, per chi si riunisce a Trespiano per onorare i caduti repubblichini, per chi offende la memoria dei Partigiani e tenta continuamente (anche grazie alla complicità delle cosiddette “istituzioni democratiche”, della questura e di partiti che si definiscono di “sinistra” come il Partito Democratico) di portare avanti la propria opera di revisionismo storico.

Nelle scuole, nelle università, nelle strade, non c’è posto per gli squadristi e per le loro idee xenofobe, omofobe, razziste e sessiste, a Firenze come altrove.

Siamo anche vicini ai compagni di Napoli, i quali hanno convocato un contro-corteo per il 26 Novembre, in risposta a quello indetto dai fascisti di CasaPound, i quali, di fronte al divieto degli organi istituzionali di sfilare, hanno avuto l’ardire di appellarsi alla Costituzione nata dalla Resistenza per pretendere il rispetto dei propri “diritti politici”.Tutto questo è anche figlio dei viscidi tentativi di equiparare Partigiani e repubblichini, tentativo che ha illuso i fascisti di aver conquistato legittimità e li ha convinti a rialzare la testa: per questo ribadiamo fermamente, ancora una volta, che non accetteremo mai nessuna equiparazione fra la Resistenza partigiana e la feccia fascista.

Invitiamo tutti, non solo i fiorentini, a rafforzare la vigilanza antifascista e, allo stesso tempo, a diffondere cultura popolare e solidarietà concreta come strumenti da utilizzare contro i servi dei padroni, i fascisti di ieri, di oggi e di domani.

Ricordare la resistenza di ieri, combattere il fascismo di oggi!

 

Collettivo Politico di Scienze Politiche

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