Per ricordare Samb Modou e Diop Mor, contro il fascismo, in solidarietà con gli antifascisti sotto processo.
Sabato 7 luglio @ CPA-Fi Sud
15.00 inizio del torneo di calcio a 5
17.30 presentazione della mostra “FUORI I FASCISTI DA FIRENZE!” a cura di Firenze Antifascista. Interverrà Cristiano Armati, scrittore, casa editrice Red Star.
19.30 finali del torneo di calcio a calcio a 5; esibizione di boxe della Palestra Popolare
21.00 cena popolare
22.00 Invisibili spettacolo teatrale di e con Mohamed Ba
23.00 concerto dal vivo con I.D.P. Maleducazione Alcolica e Malasuerte fi-sud
Per tutta la giornata distribuzione di materiale informativo, musica e bar.
Il 13 Dicembre dello scorso anno Casseri, militante neofascista di Casa Pound, uccideva Samb Modou e Diop Mor ferendo gravemente altri tre senegalesi. Sin da subito le istituzioni cittadine si schieravano al fianco della Comunità Senegalese lanciandosi in promesse e dichiarazioni che per molti in quei momenti rappresentarono le uniche speranze alle quali aggrapparsi.
Il 17 Dicembre, mentre Firenze con un corteo di oltre 20.000 persone dimostrava la sua sincera vicinanza alla Comunità Senegalese, amministratori e politici facevano a gara per farsi fotografare mentre elargivano strette di mano sotto la bandiera senegalese. Dal giorno successivo quelle speranze iniziarono a diventare illusioni, e le promesse delusioni.
Sono passati sei mesi da quei giorni e sono riapparsi i cartelloni del comune di Firenze che indicano i Senegalesi come ABUSIVI, tolti in fretta e furia all’indomani della strage. Così come sono riapparse le squadrette “antidegrado” della municipale.
In Piazza Dalmazia invece il Comune ha messo una targa, unica “promessa mantenuta” dal sindaco Renzi che con essa ha voluto condannare la “follia razzista”…già, la follia razzista…l’alibi buono per tutti i responsabili: il comune l’ha usato per scaricare le proprie responsabilità in merito al clima di razzismo che ha contribuito a creare; Casa Pound per dire che non potevano chiedere il patentino di igiene mentale a tutti i loro frequentatori, scaricando di fatto Casseri, il “camerata” scomodo; gli inquirenti, l’hanno usato per archiviare il tutto dopo poche ore dall’accaduto. Infine, grazie ai giornali, l’inchiesta è stata definitivamente insabbiata nonostante i tanti lati rimasti oscuri: l’appartamento di Casseri svuotato e ripulito da cima a fondo, il pc scomparso, le munizioni artigianali che Casseri si fabbricava da solo e un mazzo di chiavi che ancora non sappiamo quali porte apra.
Dove invece le indagini proseguono senza sosta è sul fronte antifascista.
In questo momento a Firenze ci sono sei processi che vedono imputati militanti antifascisti: il processo per i fatti di Via della Scala del 2009 che arriverà a sentenza nei prossimi mesi, quello per la manifestazione che contestava la presenza del fascista Totaro in Gavinana e ultimo in ordine di tempo, notificato in questi giorni, il processo per i fatti del 25 Aprile del 2011 che con la formula del decreto penale ha già condannato undici compagni a sei mesi per resistenza pluriaggravata, commutata nel pagamento di 22.500 euro a testa. In quell’occasione fu l’intera piazza a reagire ad una provocazione della polizia che a pochi minuti dall’inizio del corteo per la Liberazione parcheggiò i propri mezzi sotto il monumento a Potente dove sarebbe avvenuta la commemorazione.
Allora la polizia venne allontanata, oggi presenta il conto.
Intanto i fascisti continuano a muoversi in quel piccolo spazio di agibilità politica che le istituzioni hanno ritagliato per loro, con la visita a Trespiano per commemorare i vigliacchi assassini dei franchi tiratori, la marcetta di febbraio sempre meno partecipata e qualche vergognosa iniziativa con personaggi di spicco dello stragismo neofascista come Merlino e Adinolfi. Intanto i “fascisti del terzo millennio” di Casa Pound stanno lavorando a quella che dovrebbe essere la loro nuova sede… un seminterrato a due passi dalla questura…
Se questo è il quadro delineato dalle istituzioni cittadine, il livello popolare fortunatamente restituisce un’altra realtà: una partecipazione sempre maggiore alle mobilitazioni e alle iniziative antifasciste, una su tutte il 25 Aprile in Santo Spirito. Il fatto che nonostante gli appoggi istituzionali, i finanziamenti pubblici, le coperture politiche e la protezione delle forze dell’ordine, i fascisti in questi anni non siano riusciti a radicarsi sul territorio, significa che il lavoro svolto dagli antifascisti ha lasciato il segno.
Questo livello di mobilitazione deve però certamente essere rafforzato sia dal punto di vista politico che culturale, con iniziative che rimettano al centro la questione della SOLIDARIETA’ nei confronti di chi oggi è sotto processo per il proprio impegno antifascista, della Comunità Senegalese e in particolare di Mustapha, il più grave dei tre feriti del 13 Dicembre, ricoverato a Careggi e che solo da poche settimane è riuscito a sedersi sulla sedia a rotelle.
Per questo, Firenze Antifascista invita tutti coloro che si riconoscono nei valori della Resistenza e dell’Antifascismo a prendere parte il 7 Luglio ad una giornata di sport, musica, aggregazione e iniziativa politica, al CPAFiSud.
Firenze Antifascista