Archivio per la categoria COMUNICATI

Giovedì 14 giugno: presidio di solidarietà agli imputati del processo 4 maggio-13 giugno

LA REPRESSIONE NON FERMERA’ LA NOSTRA LOTTA

14/06 ORE 10 PRESIDIO DI SOLIDARIETA’
SOTTO IL TRIBUNALE DI FIRENZE
(viale Guidoni)

Scarica il Dossier sugli arresti e le perquisizioni

 Tra il 4 maggio e il 13 giugno dell’anno scorso la repressione ha colpito quasi cento compagni tra studenti, lavoratori e militanti dei centri sociali appartenenti a tutte le realtà politiche fiorentine con perquisizioni, denunce e misure cautelari restrittive della libertà personale (1 arresto in carcere, 11 ai domiciliari e 23 all’obbligo di firma). Addirittura si è arrivati ad utilizzare il reato di associazione a delinquere contro il dissenso politico.

Gli imputati sono accusati di aver partecipato alle lotte sociali e politiche tra il 2009 e il 2011: dalle manifestazioni studentesche per il diritto allo studio a quelle antifasciste contro l’apertura di Casapound; dalla battaglia contro l’apertura dei CIE alla contestazione dell’on. Santanché al polo di Novoli, fino ad arrivare alle lotte contro l’attacco ai diritti ed alle condizioni di vita dei lavoratori. Per il 14 Giugno è prevista l’udienza preliminare del processo.

L’obiettivo è quello di colpire e criminalizzare l’intero movimento fiorentino e le sue pratiche. Nell’attuale fase di crisi del sistema capitaslista determinare autonomamente il proprio agire e lottare al di fuori di qualsiasi forma di compatibilità rappresenta per lo Stato un comportamento già di per sè da reprimere Prosegui la lettura »

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No alla vendita del Cpa! Difendiamo il Centro Popolare Autogestito di Firenze sud!

A Firenze, dopo il decreto “Salva Italia” del governo Monti e la legge regionale del 6 marzo, la giunta comunale del sindaco Matteo Renzi ha intenzione di cambiare la “destinazione d’uso” di ben tredici beni di proprietà comunale, così da renderli più appetibili in caso di un’eventuale vendita per far cassa. Tra questi compare anche l’edificio situato in Via Villamagna  27 a che, guarda caso, è il Centro Popolare Autogestito Fi-sud, una realtà esistente sul territorio fiorentino da ben 23 anni, se consideriamo la prima occupazione, e che fa parte della storia stessa di Firenze.

A dimostrazione di ciò bastano i fatti!

Stiamo parlando di compagni da sempre attivi nella lotta all’eroina, in tempi in cui i proletari erano maggiormente afflitti da questa piaga sociale, protagonisti di mobilitazioni contro la guerra imperialista e presenti sul territorio a fianco dei lavoratori e degli studenti in lotta. Un posto, il Cpa, che rappresenta un’alternativa quotidiana e tangibile  alle logiche mercificatorie e di sfruttamento perpetrate da questo sistema, che fa dell’autogestione, dell’antifascismo e della solidarietà sociale la propria bandiera.

Se, quindi, a noi pare ben chiara la legittimità di cui gode questo posto in città, non è così per il sindaco Renzi e la sua giunta di privatizzatori: infatti, nell’eventualità che l’immobile sia venduto, dovrebbe seguire lo sgombero del Cpa. In questo caso, sappiate che saremo tanti ad alzarci in difesa del Centro Popolare Autogestito, e non sarà per dialogare ma, bensì, per lottare.

IL CENTRO POPOLARE NON SI TOCCA!

Lo difenderemo con ogni mezzo necessario!

Collettivo Politico di Scienze Politiche

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NO alla riforma del mercato del lavoro, NO al governo Monti! Presidio venerdì 8 giugno

NO ALLA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO, NO AL GOVERNO MONTI!

VENERDI’ 8 GIUGNO
MANIFESTAZIONE
ORE 18:OO
VIA CAVOUR SOTTO LA PREFETTURA

Nella giornata dell’8 verrà discussa la riforma targata Fornero in seno alla camera. Dopo la riforma delle pensioni, che ha lasciato 350.000 persone senza salario né possibilità di avere una vita dignitosa, ecco la riforma del mercato del lavoro tanto invocata dalla Troika: essa mira, senza remore, allo smantellamento complessivo di ogni forma di tutela per il lavoratore dipendente, reso ancor più ricattabile dallo spauracchio del licenziamento con l’abolizione dell’articolo 18.

Non possiamo accettare che questo attacco alla classe lavoratrice venga portato avanti!
Soprattutto in un momento come questo, a fronte della tragedia del terremoto emiliano, in cui i lavoratori, sottoposti al ricatto padronale della delocalizzazione e del licenziamento, in un clima di incertezza e di terrore, sono stati costretti a tornare al lavoro nonostante il pericolo di nuove scosse. Le vittime seppellite sotto le macerie dei capannoni, i tre morti al giorno sul lavoro insieme ai milioni di lavoratori e pensionati che arrivano a malapena alla fine del mese sono il risultato di una politica di guerra strisciante verso la classe lavoratrice, quella lotta di classe” portata avanti senza esclusione di colpi da padroni e governanti.
Le ragioni per cui è necessario lottare non mancano.
Perciò, ora più che mai, è necessario scendere in piazza e ribadire la nostra contrarietà alle politiche di macelleria sociale del governo Monti, costruendo momenti di opposizione a questo sistema e riallacciando i legami di solidarietà in ogni territorio.

NO ALLA RIFORMA DEL LAVORO DEL GOVERNO MONTI. L’ARTICOLO 18 NON SI TOCCA!
BASTA SACRIFICI!

Centro Popolare Autogestito Fi Sud,Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos, Comitato Comunisti Toscana, PCL Firenze, USI Toscana, Confederazione Cobas Firenze, Cub Firenze, Collettivo Politico di Scienze Politiche, Rete dei medi fiorentini

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SGOMBERATO LO SPAZIO LIBERATO GATTA GNUDA!

Come Collettivo Politico di scienze politiche esprimiamo massima solidarietà ai compagni sgomberati ieri 30/05/2012 dallo spazio liberato Gatta Gnuda in lungarno del Tempio.

di seguito il comunicato diffuso dall’assemblea della Gatta Gnuda:

FORTI SCOSSE SISMICHE IN LUNGARNO DEL TEMPIO!!!

Stamattina, agenti della digos e carabinieri hanno sgomberato la spazio anarchico liberato la “Gatta Gnuda” facendone immediatamente seguire la sua distruzione con l’intervento delle ruspe manovrate dai soliti conosciuti operai mercenari. Lo spazio, recuperato e rivitalizzato, era stato restituito al godimento e all’uso collettivo… Il tempo é stato poco ma questo é solo l’inizio!!! Tenetevi pure le macerie, noi puntiamo all’universo

TUTTI IN CULO…SI VA AVANTI!

Quelli/e della Gatta Gnuda

 

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Solidarietà ai compagni napoletani!

Esprimiamo massima solidarietà ai compagni e le compagne caricate mentre manifestavano di fronte  alla sede di Equitalia a Napoli.

 I FATTI

Circa 200 compagni si sono ritrovati stamattina, 11 maggio 2012,  in presidio di fronte alla sede Equitalia di Corso Meridionale a Napoli con uno striscione che chiedeva il pignoramento dello stabile e la chiusura immediata della sede in rispetto ai napoletani morti suicidi negli ultimi giorni anche in seguito alla ricezione delle maledette cartelle esattoriali. La polizia, dopo un lancio di uova e vernice, risponde come da copione: pesanti cariche e sparo di lacrimogeni. Il bilancio è pesante: molti compagni sono feriti e si sono recati all’ospedale per farsi medicare.

Come già visto più volte, la repressione colpisce ciò che non riesce a controllare: la lotta contro l’istituzione di Equitalia, seminatrice di povertà e morte e da sempre al soldo di speculatori e aguzzini, è ormai diventata una lotta quotidiana in molte città italiane. Prosegui la lettura »

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Fuori MONTI, DRAGHI e BARROSO! Comunicato del corteo del 9 maggio

Oltre 1.500 persone hanno risposto all’appello a manifestare contro la presenza di Monti, Draghi e Barroso a Firenze, sfilando intorno ad una piazza della signoria completamente militarizzata. Un corteo fatto di tanti lavoratori e studenti, uniti contro l’europa delle banche e dei padroni e contro le politiche del governo Monti. Numerose le realtà presenti in piazza: coordinamenti di lavoratori, sindacati di base, collettivi studenteschi, centri sociali, partiti. Particolarmente significativa la partecipazione di una rappresentanza operaia dalla GKN di campi bisenzio, dove i lavoratori hanno scioperato, e dei lavoratori ATAF in lotta contro la privatizzazione del trasporto pubblico. I manifestanti hanno scandito slogan contro la politica dei sacrifici imposta dall’europa e attuata dal governo monti, contro i tagli alla spesa pubblica e per la difesa integrale dell’art.18, contro i compromessi truffa promossi da PD e CGIL. Tra gli slogan più ripetuti, la richiesta di un vero sciopero generale contro il governo monti e le sue politiche. Il corteo di oggi rappresenta per tutti i partecipanti il primo passo di un percorso per costruire l’unità dal basso delle lotte fino alla cacciata del governo Monti e alla fine delle politiche antipopolari di austerità.

i manifestanti del 9 maggio 2012

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Solidarietà ai compagni colpiti dalla repressione per i fatti del 15 Ottobre 2011 a Roma

Con l’avanzare della crisi economica (e delle manovre di austerity che i governi ci spacciano per necessarie) sono sempre più numerosi gli episodi che testimoniano l’esplodere della rabbia di un popolo che non ce la fa più.

Ed ecco che i padroni corrono ai ripari e, tramite gli organi dello Stato, tentano di sedare ogni accenno di conflitto sociale. Da un lato la repressione di piazza, che ha visto la polizia italiana protagonista di violenze inaudite (dalla Valsusa a Roma); dall’altro lato una morsa repressiva “a posteriori” sempre più stringente.

Di questa mattina è, infatti, la notizia di nuove misure contro i manifestanti del corteo del 15 ottobre a Roma: 7 persone ai domiciliari e 6 con l’obbligo di firma.  Nel complesso, le operazioni di polizia hanno già portato a 34 arresti, 34 perquisizioni e a una cinquantina di denunce. Roma, Teramo, Ancona, Civitanova Marche, Padova e Cosenza nel mirino di ROS e Digos. Si è addirittura scomodato il pool antiterrorismo della Procura di Roma… proprio nel momento in cui l’Italia è in ginocchio e si protesta, la risposta è istantanea e tirannica.

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Licenziato “per motivi economici” un lavoratore della tramvia di Firenze: presidio di solidarietà

SABATO 21 APRILE 2012 ore 15

Presidio /volantinaggio

P.zza Stazione, capolinea linea 1 della tramvia

Il Collettivo Politico di Scienze Politiche aderisce al presidio contro il licenziamento per “motivi economici” operato da Jean-Luc Laugaa contro un lavoratore della Tramvia di Firenze. Di seguito l’appello di convocazione del presidio:

Il 27 di marzo 2012, Jean-Luc Laugaa , A.D. dell’azienda Gest (di proprietà della multinazionale francese Ratp) che gestisce la Tramvia di Firenze, ma anche A.D. di “Autolinee Toscane” (nella quale Ratp è socio unico), addirittura anticipando la riforma Fornero, ha licenziato in tronco il delegato Cobas aziendale richiamandosi alla “motivazione economica” (taglio di una linea).
Questo sarà l’utilizzo che faranno i padroni del “licenziamento economico” un sistema per liberarsi di lavoratori “scomodi”, lavoratori anziani o con contratti regolari per non riassumere nessuno o, bene che vada, con contratti di apprendistato fino a tre anni.

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Mercoledì 11 aprile corteo No TAV a Firenze

Piazza Vasari (Ponte del Pino) alle ore 18 .

L’Assemblea cittadina No Tav raccoglie l’appello dalla Val di Susa per mobilitarsi nella giornata dell’11 Aprile in contemporanea con le inziative contro gli espropri dei terreni su cui dovrebbe, a sarà dura, sorgere il cantiere TAV, e invita tutti/e a partecipare al Corteo che partirà da Piazza Vasari (Ponte del Pino) alle ore 18 .

Segue l’appello dalla Val di Susa.

Come già abbiamo scritto nei vari appelli circolati in queste settimane l’11 aprile sarà una data importante per il movimento no tav. Per tutta la settimana in valle di Susa ci saranno iniziative, mobilitazioni e la possibilità per tutti di fermarsi al presidio di Venaus per riposare, confrontarsi e ripartire.
Pensiamo che questa data sia importante anche e soprattutto per un percorso nazionale di allargamento di questo movimento, di queste istanze e di questa lotta. Come già è avvenuto nei mesi passati in ogni parte del paese comitati spontanei, realtà organizzate e singoli hanno dato luogo ad iniziative di sostegno alla valle di Susa. Questa è stata una cosa stupenda che ci ha dato forza e coraggio, per noi tutti, per Luca e per tutti i no tav che hanno subito le varie operazioni giudiziarie con arresti e provvedimenti di restrizione delle libertà. Pensiamo anche che questo sia solo un primo passo di un percorso più lungo e ampio che ci auguriamo riesca a diventare nelle pratiche e nella partecipazione sempre più partecipato e popolare.

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