Articoli con tag censura

NO TAV: scrivi a Giorgio, contro la censura, inceppiamo il meccanismo!

Giorgio Rossetto è un Notav, detenuto dal 28 Gennaio nel carcere di Saluzzo nella sezione Isol.

Le sue lettere da dentro il carcere ci hanno fatto conoscere la situazione di tutti i detenuti prima ancora della sua situazione personale, attraverso una corrispondenza epistolare della quale abbiamo dato sempre massima diffusione.

Da Saluzzo sono arrivate lettere e comunicati collettivi che più volte hanno denunciato la situazione che la popolazione carceraria vive, nella fattispecie i reclusii nel braccio Isol, esclusi dalla socialità e dalle attività del carcere, costretti in celle cubicoli con persino l’aria isolata dagli altri.

In seguito a queste denunce e alla campagna Freedom4notav, l’oliato meccanismo del carcere ha iniziato a scricchiolare e per questo la direzione tenta di ostacolare la campagna dei detenuti prendendo, di accordo con la Procura, di mira Giorgio infliggendogli la censura alla posta in entrata ed in uscita per 6 mesi con l’accusa di “aver tenuto un comportamento di “istigazione alla ribellione di altri detenuti, anche in accordo con soggetti esterni al carcere”.

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Giulio Palermo: tra la censura di Carocci e quella del Carroccio

Da Giulio Palermo, un ricercatore di Brescia, ma soprattutto un compagno che paga quotidianamente la sua presa di posizione al fianco delle persone che lottano, dagli immigrati agli studenti.

Sono un ricercatore universitario di Economia politica all’università di Brescia (entrato tramite un ricorso al Tar, avendo sempre rifiutato la logica della cooptazione baronale). In questi giorni sarebbe dovuto uscire un mio libro intitolato “La congiura dei baroni: Breve storia dell’università tra cooptazione, contestazione e mercificazione”. La casa editrice cui mi ero rivolto e che aveva accettato la mia proposta è Carocci. Revisione di bozze fatta, isbn assegnato e libro già in vendita su internet (amazon, unilibro, ebay, …), con sconti e promozioni. Il problema è che non uscirà mai, causa CENSURA. Il 23 dicembre, all’indomani dell’approvazione della riforma Gelmini e a dieci minuti dalla chiusura natalizia delle case editrici, mi ha infatti scritto Carocci per comunicarmi che “non sussistono le condizioni per proseguire i nostri contatti e inserire il volume nei nostri piani editoriali”. Così, secco, senza spiegazioni e senza tanti convenevoli.

Voglio precisare che non c’è stato nessuno screzio tra noi e che, dal punto di vista commerciale, mi sembra evidente che l’attualità politica sia ottimale ai fini dell’uscita di un libro di questo tipo. Credo dunque che sia intervenuto qualche fattore politico esterno. Forse da parte di quegli stessi soggetti che mi hanno preso di mira per le cose che scrivo e per le lotte che faccio. Prosegui la lettura »

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