Contro il fascismo. Contro Alba Dorata. A fianco degli Antifascisti Greci.


SOLIDARIETÀ ANTIFASCISTA INTERNAZIONALE!

8 NOVEMBRE ORE 21.30 Dibattito aperto con le testimonianze di compagni dalla Grecia al CPA Fi-Sud

17 NOVEMBRE ORE 16:00

PRESIDIO DI PROTESTA FUORI DAL CONSOLATO GRECO in Via Cavour 38

La Grecia rappresenta per molti di noi un chiaro esempio della violenza con cui le misure economiche di austerity si scatenano contro la classe lavoratrice, i disoccupati ed i soggetti più deboli; ma, al tempo stesso, è anche un esempio della resistenza che questi soggetti esprimono giorno dopo giorno con scioperi, blocchi, sfida dei divieti e della violenza poliziesca, sperimentando vecchie e nuove forme di solidarietà e autogestione. Ma se la crisi e le sue ricadute materiali generano resistenza osserviamo anche il preoccupante riaffacciarsi, nell’attualità dello scontro politico, di un fenomeno che pensavamo di aver sconfitto: il fascismoTutta l’ Europa sta registrando la recrudescenza di un neofascismo che, sebbene in un contesto storico differente, è, nelle forme e nei metodi, identico a quanto visto in passato. Ungheria, Belgio, Italia, Germania, lunga sarebbe la lista degli stati in cui, pur in forme e in modi diversi, si sovrappongono ampi pezzi dello stato con le organizzazioni neofasciste, finanziate e usate come braccio armato contro quei movimenti che mettono in discussione sfruttamento e interessi del capitale. La Grecia sta rappresentando anche in questo senso, con la presenza e la crescita di organizzazioni come Alba Dorata, un esempio di quanto questa sovrapposizione sia un pericolo reale, di quanto ampi settori dello stato vedano nel fascismo una soluzione alla gestione della crisi. Alba Dorata agisce, come in passato abbiamo già tragicamente vissuto, nei modi classici della dottrina fascista, con le stesse collusioni con ampi settori dello stato che copre e finanzia i suoi membri, garantisce loro l’impunità, trasforma la paura per il futuro in necessità di sicurezza. Ai suoi membri viene “consentito” di svolgere veri e propri compiti di polizia/pulizia nei confronti di immigrati e contro le loro organizzazioni, operando vere e proprie espulsioni della popolazione immigrata, attacchi contro le sedi dei partiti della sinistra e delle realtà di movimento. Le questure vengono usate come luoghi sicuri, e da li provengono numerose delle informazioni a loro disposizione. Oltre la metà delle forze di polizia vota per Alba Dorata.

Non è quindi una semplice casualità che Alba Dorata abbia raggiunto il 7% nelle ultime elezioni, quando nelle precedenti tornate non arrivava all’1%. Noi non siamo in Grecia ma, nostro malgrado, viviamo in questa fase storica e come tale siamo pienamente coinvolti in tutto ciò che sta succedendo al suo interno. Troppe le ramificazioni, troppe le connessioni europee tra organizzazioni neofasciste, troppe le attenzioni del neofascismo italiano per quanto sta succedendo con Alba Dorata, troppo nella storia intreccia il neofascismo nostrale con quello greco, troppe le similitudini per le conseguenze delle politiche di lacrime e sangue del Governo Monti. Gli antifascisti greci non stanno certo a guardare e si organizzano nelle forme e nei modi più efficaci, mettendosi in gioco in prima persona, assumendosi nei confronti di Alba Dorata una responsabilità storica per il loro futuro e non solo. Subiscono ogni giorno attacchi a cui rispondono senza timore nonostante gli arresti e le torture subite nei commissariati. Noi siamo al loro fianco. Raccogliamo l’invito dei compagni greci a mobilitarsi, a denunciare quanto sta succedendo, a creare momenti di solidarietà e lotta per sostenere la loro lotta contro Alba Dorata, la nostra lotta comune contro il fascismo.

FIRENZE ANTIFASCISTA

8 NOVEMBRE ORE 20.30 

Dibattito aperto con le testimonianze di compagni dalla Grecia al CPA Fi-Sud

17 NOVEMBRE ORE 11:00

PRESIDIO DI PROTESTA FUORI DAL CONSOLATO GRECO in Via Cavour 38

Qui di seguito riportiamo l’appello degli Antifascisti Greci a Firenze:

Tra le conseguenze più drammatiche della crisi e delle misure di austerità che spazzano l’Europa meridionale, probabilmente la più ripugnante è il dilagare delle idee nazionaliste e razziste e il rafforzamento prepotente dei gruppi di estrema destra.
In questo particolare momento storico, in Grecia durante le ultime elezioni politiche, il partito fascista e neo-nazista Alba Dorata ha avuto accesso al parlamento, con il 7% dei voti del corpo elettorale. Fin dalla sua nascita nel 1980 (diventerà un partito nel 1993), AD ha organizzato decine di campagne persecutorie contro immigrati, artisti, omosessuali e oppositori.
Con la presa di potere, i loro attacchi di carattere razzista hanno raggiunto un vero e proprio pogrom contro gli obiettivi di sempre: solo negli ultimi tre mesi abbiamo contato 5 migranti morti e 100 feriti, in attacchi che sono stati concepiti, organizzati ed eseguiti dai loro “ordini di incursione” e dai membri e simpatizzanti del partito. Quotidianamente si registrano incursioni durante rappresentazioni teatrali, concerti, nei mercati rionali, in quartieri dove vivono gli immigrati, nelle case occupate e i centri sociali. L’atteggiamento che lo Stato Ellenico manifesta nei confronti di questo partito – apertamente neonazista – è ancora più preoccupante.
Come se non bastasse la complice indifferenza del governo e della magistratura riguardo al loro dovere di dare la caccia ai criminali neo-nazisti, ormai, senza nessun tentativo di nascondersi, è palese la collaborazione della Polizia Greca con Alba Dorata e sono stati documentati più volte dei raid organizzati in modalità congiunta contro gli immigrati.
La risposta della società greca in questo assalto senza precedenti dei neo-nazisti non poteva essere altro che la costruzione di un ampio e forte fronte antifascista. Ogni giorno, in tutta Grecia, hanno luogo manifestazioni antifasciste con cortei, concerti, festival, dibattiti come pure con azioni concrete, sia individuali che collettive di solidarietà agli immigrati e con la liberazione dei quartieri da fascisti e polizia, che erano riusciti a trasformarli in campi di concentramento.
Sono gravi le difficoltà che incontra il movimento antifascista greco, tenendo conto della stanchezza inevitabile dopo due anni e mezzo di conflitto continuo con le politiche di austerità, i governi che le impongono, la troika, i capitalisti con le loro banche e le agenzie di rating che tutti insieme hanno raso al suolo la società greca. Sarebbe più facile se si trattasse solo di affrontare le bande fasciste per le strade di Atene. Ma diventa difficile quando queste ultime sono sostenute e fanno fronte comune con le forze di polizia della città, quando si verificano arresti e torture nelle questure, come è accaduto circa due settimane fa ed è stato ampiamente diffuso dai media internazionali.
Il governo greco ha risposto a tutto ciò citando in giudizio i giornalisti che hanno rivelato la vergogna. La nostra risposta non può essere che il nostro impegno al rafforzamento del fronte antifascista internazionale, la diffusione di un forte messaggio di solidarietà ai compagni che combattono ogni giorno per le strade della Grecia e un forte messaggio di indignazione al governo greco: non vi permetteremo di operare come collaborazionisti.
Infine vogliamo diffondere un messaggio di opposizione in tutta Europa: La Grecia del 2012 non è Weimar degli anni ‘30. Non permetteremo che la crisi – e l’impoverimento politico imposto dai capitalisti e dai loro governi spiani la strada per il ritorno del fascismo e del nazismo.

Video su Alba Dorata e l’antifascismo greco.

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