Solidarietà ai compagni colpiti dalla repressione per i fatti del 15 Ottobre 2011 a Roma

Con l’avanzare della crisi economica (e delle manovre di austerity che i governi ci spacciano per necessarie) sono sempre più numerosi gli episodi che testimoniano l’esplodere della rabbia di un popolo che non ce la fa più.

Ed ecco che i padroni corrono ai ripari e, tramite gli organi dello Stato, tentano di sedare ogni accenno di conflitto sociale. Da un lato la repressione di piazza, che ha visto la polizia italiana protagonista di violenze inaudite (dalla Valsusa a Roma); dall’altro lato una morsa repressiva “a posteriori” sempre più stringente.

Di questa mattina è, infatti, la notizia di nuove misure contro i manifestanti del corteo del 15 ottobre a Roma: 7 persone ai domiciliari e 6 con l’obbligo di firma.  Nel complesso, le operazioni di polizia hanno già portato a 34 arresti, 34 perquisizioni e a una cinquantina di denunce. Roma, Teramo, Ancona, Civitanova Marche, Padova e Cosenza nel mirino di ROS e Digos. Si è addirittura scomodato il pool antiterrorismo della Procura di Roma… proprio nel momento in cui l’Italia è in ginocchio e si protesta, la risposta è istantanea e tirannica.

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Licenziato “per motivi economici” un lavoratore della tramvia di Firenze: presidio di solidarietà

SABATO 21 APRILE 2012 ore 15

Presidio /volantinaggio

P.zza Stazione, capolinea linea 1 della tramvia

Il Collettivo Politico di Scienze Politiche aderisce al presidio contro il licenziamento per “motivi economici” operato da Jean-Luc Laugaa contro un lavoratore della Tramvia di Firenze. Di seguito l’appello di convocazione del presidio:

Il 27 di marzo 2012, Jean-Luc Laugaa , A.D. dell’azienda Gest (di proprietà della multinazionale francese Ratp) che gestisce la Tramvia di Firenze, ma anche A.D. di “Autolinee Toscane” (nella quale Ratp è socio unico), addirittura anticipando la riforma Fornero, ha licenziato in tronco il delegato Cobas aziendale richiamandosi alla “motivazione economica” (taglio di una linea).
Questo sarà l’utilizzo che faranno i padroni del “licenziamento economico” un sistema per liberarsi di lavoratori “scomodi”, lavoratori anziani o con contratti regolari per non riassumere nessuno o, bene che vada, con contratti di apprendistato fino a tre anni.

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Il 25 aprile 2012 in piazza s.spirito

Dalle ore 15 in piazza s.spirito con musica, cibo e bevande a prezzi popolari.

Alle ore 17  CORTEO UNITARIO ANTIFASCISTA

A seguire musica con Menestrello, Ivanoska e Visibì

QUI lo spot radiofonico della giornata

DI SEGUITO LE FOTO DELLA GIORNATA

FIRENZE È ANTIFASCISTA

Il 25 Aprile la Firenze Antifascista sarà in piazza per rendere omaggio a “la meglio gioventù”, quella che di fronte al fascismo scelse di non chinare la testa, di arruolarsi nelle Brigate Partigiane sulle montagne o nelle SAP, nei GAP nelle fabbriche e nelle città.

Combattere il fascismo vuol dire comprenderne le cause storiche, riconoscere il suo continuo ripresentarsi in forme diverse e raccogliere l’insegnamento della Resistenza Antifascista: prima di tutto il fascismo è figlio del Capitale e questo non avrà remore ne’ esitazioni nel rimetterlo in campo quando la fase storica lo richiederà.

A riconoscerlo furono sin da subito quei partigiani che vedendo aguzzini, collaborazionisti e torturatori girare indisturbati, gerarchi fascisti riciclarsi negli apparati del “nuovo Stato democratico”, decisero che la Resistenza non avrebbe dovuto cessare con il 25 Aprile.

A distanza di quasi 70 anni possiamo dire che avevano ragione!

A dircelo è la storia di questo paese, le stragi di stato, le bombe sui treni e nelle piazze, i tentativi di golpe, i legami tra neofascisti e servizi segreti.

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Mercoledì 11 aprile corteo No TAV a Firenze

Piazza Vasari (Ponte del Pino) alle ore 18 .

L’Assemblea cittadina No Tav raccoglie l’appello dalla Val di Susa per mobilitarsi nella giornata dell’11 Aprile in contemporanea con le inziative contro gli espropri dei terreni su cui dovrebbe, a sarà dura, sorgere il cantiere TAV, e invita tutti/e a partecipare al Corteo che partirà da Piazza Vasari (Ponte del Pino) alle ore 18 .

Segue l’appello dalla Val di Susa.

Come già abbiamo scritto nei vari appelli circolati in queste settimane l’11 aprile sarà una data importante per il movimento no tav. Per tutta la settimana in valle di Susa ci saranno iniziative, mobilitazioni e la possibilità per tutti di fermarsi al presidio di Venaus per riposare, confrontarsi e ripartire.
Pensiamo che questa data sia importante anche e soprattutto per un percorso nazionale di allargamento di questo movimento, di queste istanze e di questa lotta. Come già è avvenuto nei mesi passati in ogni parte del paese comitati spontanei, realtà organizzate e singoli hanno dato luogo ad iniziative di sostegno alla valle di Susa. Questa è stata una cosa stupenda che ci ha dato forza e coraggio, per noi tutti, per Luca e per tutti i no tav che hanno subito le varie operazioni giudiziarie con arresti e provvedimenti di restrizione delle libertà. Pensiamo anche che questo sia solo un primo passo di un percorso più lungo e ampio che ci auguriamo riesca a diventare nelle pratiche e nella partecipazione sempre più partecipato e popolare.

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Agevolazioni sui trasporti per docenti e dirigenti universitari…alla faccia degli studenti e dei lavoratori!

Mentre è in corso un attacco generalizzato ai diritti e al salario dei lavoratori, mentre il comune di Firenze prova a svendere il trasporto pubblico a vantaggio dei privati, mentre Jean-Luc Laugaa di Autolinee Toscana licenzia Sauro Certini un lavoratore scomodo giustificandosi con motivi economici,
mentre si tagliano ulteriormente le borse di studio e si aumenta la mensa, in un periodo in cui il diritto allo studio è una pura formalità, l’Università degli studi di Firenze stipula una convenzione per agevolare il costo dell’abbonamento annuale a favore dei dipendenti (amministrativi, ricercatori e docenti), i quali pagheranno 60 invece che 310 euro.

Per gli studenti e lavoratori in appalto nulla, se non un pensierino:
E’ in corso di valutazione la possibilità di estendere la convenzione ad altre categorie che hanno rapporti di lavoro o di studio con l’Ateneo.

Non cadremo nella trappola di gridare “privilegiati” ai dipendenti amministrativi dell’università, alimentando la “guerra tra poveri”, un prezioso strumento per il padronato di questi tempi.

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PRESIDIO NO TAV 24H

2-6 APRILE 2012

PRESIDIO NO TAV 24/24 H

DI FRONTE AL CANTIERE TAV

DI CAMPO DI MARTE

(Largo Gennarelli-Giardini di viale Malta)

FOTO DEL PRESIDIO CHE DA TRE GIORNI 24 h SI TROVA DI FRONTE AL CANTIERE TAV DI CAMPO DI MARTE

(clicca sull’immagine per ingrandire)

Il tav è un treno e molto di più. Il tav è un modo di gestire i soldi pubblici, socializzando le perdite e regalando facili profitti ai privati, ai grandi cartelli di costruttori. Il sottoattraversamento Tav di Firenze e il centro commerciale mascherato da stazione annesso, costeranno forse 3 miliardi di euro. Gli investimenti per l’intera rete regionale dei treni pendolari è pari a 350 milioni spalmati sui prossimi anni. Sono quindi un decimo di quanto si spenderà per realizzare 7,5 chilometri di tunnel Tav e la faraonica stazione Foster. 350 milioni è quanto costerebbe adeguare le attuali linee fiorentine per far passare il Tav in superficie, secondo un progetto alternativo mai preso davvero in considerazione. Con il passaggio in superficie si risparmiano risorse da destinare alle priorità del trasporto pendolari ed alla messa in sicurezza della rete ferroviaria, perchè non accadano più stragi colpevoli frutto della mancanza di manutenzione, come a Viareggio nel giugno 2009. Il tunnel sotto Firenze mette a rischio molte case, farà barriera sulla falda acquifera che corre nel sottosuolo alzandola a monte e abbassandola a valle. Il materiale di scavo già ora viene portato via da camion: sono più di 100 al giorno soltanto per il cantiere nella zona del Lippi, e gli scavi per il tunnel devono ancora iniziare. Significa polveri sottili per tutti,

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Nuovi arresti e angherie poliziesche a Firenze

Stamattina, 29 marzo, si è verificato a Firenze l’ennesimo, gravissimo episodio di repressione e violenza poliziesca. 

Un gruppo di compagni che stavano distribuendo, nella zona di Rifredi-Careggi-Dalmazia, volantini di denuncia sugli ultimi episodi di violenza poliziesca e razzista in città, sono stati aggrediti da agenti della DIGOS.

Dopo spintoni e insulti da parte degli agenti, tre ragazzi sono stati trascinati via tra lo sdegno e l’incredulità della  gente. Immediata la risposta dei compagni, che si sono radunati in presidio sotto la questura per chiedere il rilascio dei tre. Ma, come se non bastasse, il presidio è stato subito circondato da una cinquantina di agenti, che hanno portato in questura altri 4 compagni ed identificato i rimanenti.

Bilancio di questa giornata di ordinaria repressione: 3 fogli di via e 3 custodie in carcere. Le accuse contestate sono resistenza pluriaggravata e oltraggio a pubblico ufficiale: da aggrediti ad aggressori; da compagni che volantinano a pericolosi criminali. Evidentemente ciò che ha disturbato le forze dell’ordine non è stato tanto il volantinaggio quanto il suo contenuto.

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CONTESTA MORETTI: NO TAV!

PRESIDIO ore 16.30 in Via G. D’Annunzio angolo Via Ceci (Dopo la villa di Settignano)

Le realtà fiorentine che stanno costruendo il presidio permanente No Tav che inizierà il 2 Aprile in largo Gennarelli lanciano per Venerdi 30 Marzo un presidio davanti a Villa Morghen – Settignano contro la la presenza dell’amministratore delegato RFI Mauro Moretti, grande timoniere della devastazione TAV, responsabile delle vergogne che si stanno perpetuando nei confronti delle vittime della strage di Viareggio. L’appuntamento è alle ore 16.30 in Via G. D’Annunzio angolo Via Ceci (Dopo la villa di Settignano).
Sarà presente anche una delegazione dell’Assemblea 29 Giugno di Viareggio.
E’ importante far sentire la nostra solidarietà alla lotta No Tav della Val Susa e il fiato sul collo a Moretti.

A sarà dura!

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31 marzo: giornata in ricordo dell’eccidio di Campo di Marte

RICORDARE LA RESISTENZA DI IERI COMBATTERE IL FASCISMO DI OGGI

Il 31 marzo alle ore 14.00 fino alle ore 21.00 ai giardini di Viale Malta

Il 22 marzo cade il 68esimo anniversario dell’eccidio di Campo Marte. Quel giorno del 1944, 5 contadini mezzadri poco più che ventenni, del Mugello, Antonio Raddi, Guido Targetti, Leandro Corona, Ottorino Quiti, Adriano Santoni, furono fucilati perché accusati dal regime fascista di aver disertato la chiamata di leva. I 5 furono arrestati e condotti nella zona popolare di Campo Marte dove ad attenderli trovarono il plotone d’esecuzione e alcune centinaia di loro coetanei costretti dal regime fascista ad assistere affinché l’evento fosse per loro un monito indelebile. L’esecuzione fu terribile tanto che addirittura alcuni soldati del plotone esitarono mancando i ragazzi condannati oppure ferendoli senza ucciderli: fu Mario Carità, il torturatore fascista di Villa Triste, a freddarli con un colpo alla testa.
Da vent’anni ormai il revisionismo storico portato avanti da partiti, mass media e istituzioni, in nome di una falsa pacificazione nazionale, tenta di riabilitare il fascismo, recuperando in chiave nazionalista e strumentalizzandolo, il falso mito delle foibe; equiparando i repubblichini ai partigiani e screditando figure simboliche della Resistenza come Bruno Fanciullacci, Giuseppe Martini (“Paolo”) e altri gappisti fiorentini.

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