Articoli con tag antifascismo

8-9 Settembre 2012: Firenze Antifascista in Fontesanta

BRIGATA SINIGAGLIA SEMPRE PRESENTE!

C’è chi decise di tradire mettendosi al servizio dell’occupante nazista e di repubbliche fantoccio complici dei peggiori eccidi che la nostra storia ricordi, di torturare, di sparare dai tetti della nostra città contro civili inermi. C’è chi decise di combattere per la libertà e la giustizia, per l’uguaglianza, in clandestinità, nelle città come nei boschi, convinto che solo assumendosi il peso della lotta si può sperare, oggi come ieri, in una società migliore.
Abbiamo raccolto il loro testimone e al loro fianco continueremo a camminare verso la libertà.

Fontesanta 8 settembre 2012
Dalle ore 15.00 camminata sui sentieri partigiani, racconti…
Dalle ore 20.00 cena con grigliata
Dalle ore 21.00 spettacolo teatrale
A seguire canti di lotta con la Banda K100

Fontesanta 9 settembre 2012
Dalle ore 12.30 pranzo della Brigata Sinigaglia
A seguire canti popolari e di lotta con Il menestrello

Tutte le iniziative si svolgeranno alla casina di Fontesanta: da San Donato in Collina (Bagno a Ripoli) seguire a destra per Parco di Fontesanta.
Per info e prenotazioni: fontesanta@inventati.org

Antifascisti/e, Parenti e Partigiani della Brigata Sinigaglia


 

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31 marzo: giornata in ricordo dell’eccidio di Campo di Marte

RICORDARE LA RESISTENZA DI IERI COMBATTERE IL FASCISMO DI OGGI

Il 31 marzo alle ore 14.00 fino alle ore 21.00 ai giardini di Viale Malta

Il 22 marzo cade il 68esimo anniversario dell’eccidio di Campo Marte. Quel giorno del 1944, 5 contadini mezzadri poco più che ventenni, del Mugello, Antonio Raddi, Guido Targetti, Leandro Corona, Ottorino Quiti, Adriano Santoni, furono fucilati perché accusati dal regime fascista di aver disertato la chiamata di leva. I 5 furono arrestati e condotti nella zona popolare di Campo Marte dove ad attenderli trovarono il plotone d’esecuzione e alcune centinaia di loro coetanei costretti dal regime fascista ad assistere affinché l’evento fosse per loro un monito indelebile. L’esecuzione fu terribile tanto che addirittura alcuni soldati del plotone esitarono mancando i ragazzi condannati oppure ferendoli senza ucciderli: fu Mario Carità, il torturatore fascista di Villa Triste, a freddarli con un colpo alla testa.
Da vent’anni ormai il revisionismo storico portato avanti da partiti, mass media e istituzioni, in nome di una falsa pacificazione nazionale, tenta di riabilitare il fascismo, recuperando in chiave nazionalista e strumentalizzandolo, il falso mito delle foibe; equiparando i repubblichini ai partigiani e screditando figure simboliche della Resistenza come Bruno Fanciullacci, Giuseppe Martini (“Paolo”) e altri gappisti fiorentini.

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Solidarietà ai compagni di Modena

Esprimiamo solidarietà ai compagni modenesi colpiti la mattina del 24 Gennaio dall’ennesima mossa repressiva.
4 compagni agli arresti domiciliari e 10 compagni con l’obbligo di firma, appartenenti allo spazio Guernica e alla sezione modenese di Rifondazione Comunista.
E’ evidente come, nel tentativo di far passare i compagni antifascisti modenesi come criminali,  si  voglia colpire un progetto sociale della città di Modena che sta vedendo al Guernica come un luogo di aggregazione e scambio di modi di pensare alternativi al sistema dominanate.  E’ non è un caso che questo giro di vite arrivi dopo uno sgombero e dopo alcune denunce pervenute a studenti modenesi. Vengono contestati i fatti del 28 di ottobre: dagli atti, spiegano i compagni modenesi nel loro comunicato, pare che si debba riconoscere libertà di parola a coloro che fanno apologia di fascismo, visto che proprio in quella data si svolgeva una commemorazione della marcia su Roma nella città emiliana.

CONTRO LA REPRESSIONE, ESTENDERE LA SOLIDARIETA’, RILANCIARE LA LOTTA!

CONTRO IL FASCISMO CON OGNI MEZZO NECESSARIO!

Collettivo Politico * Scienze Politiche

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Fuori i fascisti da Firenze! (e dal sistema solare)

Il 17 dicembre, se pur con l’amarezza e la rabbia per l’uccisione di Samb Modou e Diop Mor, è stata per Firenze una giornata indubbiamente importante. Più di 20mila persone hanno sfilato in corteo da Piazza Dalmazia al centro di Firenze mostrando la propria solidarietà alla Comunità Senegalese e ai familiari delle vittime della violenza fascista. Ma se la presenza dei fascisti nella nostra città si è concretizzata in un modo così drammatico è anche importante sottolineare come proprio i fascisti rappresentano per molti un problema che non nasceva certo quel giorno: altre volte in passato hanno aggredito immigrati, ma lo hanno fatto anche ai danni degli studenti durante le occupazioni e le iniziative nelle scuole e nelle università, lo fanno contro i lavoratori che scioperano o occupano la propria fabbrica per salvare il proprio posto di lavoro e rivendicare i propri diritti.

Negli ultimi anni i fascisti avevano già ucciso: Davide Cesare, 26enne, ucciso a Milano nella notte tra il 16 e il 17 marzo del 2003, Renato Biagetti, stessa età, ucciso all’alba del 27 agosto del 2006 all’uscita da una festa vicino a Roma, Nicola Tommasoli, 29enne, ucciso a Verona il 5 maggio 2008. Uccisi perché ANTIFASCISTI.
Il 17 dicembre all’interno del corteo non si contavano gli striscioni, i cartelli e gli slogan contro il razzismo, contro il fascismo e per la CHIUSURA di Casa Pound e degli spazi all’interno dei quali i fascisti si ritrovano e si organizzano.

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Solidarietà a Giorgio Pacini

Nella mattina del 17 agosto è stata recapitata una lettera intimidatoria al presidente della sezione Gavinana dell’ Anpi, Giorgio Pacini. La lettera, contenente un’immagine di gerarchi fascisti e la scritta “Viva i Franchi Tiratori”, aveva all’interno due vecchi proiettili.

Di fronte all’arroganza di coloro che si riempiono la bocca con parole come “duce” e “fascismo”, che vorrebbero una società modellata su quella del ventennio, che portano avanti, giorno dopo giorno, una politica razzista e xenofoba, è necessario esprimere massima solidarietà a chi subisce intimidazioni ed aggressioni per la sua pratica antifascista. Vili i franchi tiratori di un tempo che, nascosti negli angoli bui sparavano indiscriminatamente per seminare terrore, vili i fascisti di oggi che, cercando di riscrivere la storia e minacciando chi si oppone a questo, tentano di ridare legittimità a gruppi e ideologie sconfitte dalla resistenza di uomini e donne come Giorgio Pacini.

Oggi come ieri, l’antifascismo deve essere pratica quotidiana, individuale e collettiva.

Collettivo Politico di Scienze Politiche

 

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Intervista al partigiano Sugo

Il partigiano Sugo sgombra il campo dai dubbi della storia raccontata dal sindaco Renzi e dai fascisti di Casaggi. In tre passaggi la Liberazione di Firenze, la Chiesa nella Resistenza e i “franchi tiratori”.

Altri materiali di informazione ed approfondimento qui:

I Gap a Firenze

La Battaglia di Pian d’albero

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11 AGOSTO: FIRENZE ROSSA E PARTIGIANA

L’11 agosto è l’anniversario della Liberazione di Firenze dal nazifascismo.

Firenze fu liberata dai partigiani che quel giorno vi entrarono armi in pugno accolti da un popolo in festa pronto ad abbracciarli come figli.

Firenze fu liberata dalle Brigate Garibaldine e da tutti quei giovani che decisero di arruolarvisi, dai chi combatté in città come i gappisti o le SAP, ma anche da tutti coloro che davano sostegno e supporto alla loro azione come le staffette, i contadini che offrivano loro cibo e riparo, gli operai che nelle fabbriche sabotavano l’economia di guerra.

Questo è e deve essere l’11 agosto per Firenze: non ci interessano posizioni equilibrate o ancor meno il silenzio di fronte al vergognoso appuntamento lanciato dai fascisti di Casaggì. Il silenzio più pesante è certamente quello delle istituzioni cittadine che autorizzando iniziative di questo tipo se ne rendono complici, concedendo ai fascisti spazi tali di agibilità politica che addirittura radio, ormai solo sedicenti di sinistra, arrivano a mandare in onda le loro interviste. Andare a Trespiano a ricordare i franchi tiratori va addirittura oltre il tentativo di riscrivere la storia.

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Solidarietà agli antifascisti teramani

Continua a dispiegarsi il disegno repressivo ad opera dello Stato: da Bologna a Torino, da Napoli a Forlì fino ad arrivare a Firenze, colpita duramente nelle giornate del 4 maggio e del 13 giugno, si manifesta sempre più forte la volontà di mettere a tacere e di criminalizzare ogni forma di opposizione, di dissenso e di alternativa reale ad un sistema sempre più in crisi. Mercoledì 13 luglio, 11 antifascisti teramani sono stati denunciati con l’accusa di associazione a delinquere “finalizzata alla commissione di una serie di delitti contro la persona e l’incolumità pubblica”. Con questa operazione si tenta inoltre di parificare fascismo e antifascismo in nome della pacificazione sociale e del revisionismo. L’antifascismo, però, è un valore, è lotta quotidiana contro l’emarginazione, la xenofobia, il razzismo e la paura dell’altro.

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