Articoli con tag repressione

Presentazione dossier TUTTI LIBERI

MERCOLEDI’ 28 SETTEMBRE ALLE ORE 17.30@Polo di Novoli, sotto al Pozzo Librario. A seguire APERITIVO e DJ SET

In seguito alla forte ondata repressiva che ha colpito il movimento fiorentino il 4 maggio ed il 13 giugno, abbiamo sentito la necessità di realizzare un dossier informativo e di analisi, che chiarisca come si sono svolti i fatti e quali sono le reali motivazioni politiche di questura e magistratura.

Scarica il manifesto in solidarietà agli indagati

Scarica il dossier TUTTI LIBERI

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AL FIANCO DELLA VAL DI SUSA CHE RESISTE. NO TAV.

PRESIDIO SOTTO LA PREFETTURA

MARTEDI’ 28 GIUGNO, ORE 18.00 in VIA CAVOUR

La mattina del 27 giugno 2011, poco prima dell’alba, il presidio NoTav della Maddalena di Chiomonte, nato per impedire l’inizio dei lavori di allestimento del cantiere dell’alta velocità Torino-Lione, è stato violentemente sgomberato. Un ingente schieramento di forze dell’ordine, composto da più di 2000 unità, nella prima mattinata, ha fatto il suo ingresso nel presidio sotto un fitto lancio di lacrimogeni forzando gli ingressi con l’utilizzo di ruspe e tranciatrici. Entrati in luoghi nei quali era loro precluso l’accesso in quanto proprietà privata, nonostante si attendesse ancora la sentenza del TAR per quanto riguarda l’esproprio dei terreni, le forze armate hanno utilizzato, ancora una volta, mezzi repressivi contro legittime rivendicazioni.

Se la settimana scorsa il sindaco di Torino, Fassino, si era schierato a favore della costruzione della linea, chiedendo l’intervento dell’esercito, la questura torinese, su mandato del procuratore Caselli, aveva già fatto sentire la sua pressione facendo irruzione all’alba nelle abitazioni di alcuni compagni e nella palazzina del CSOA Askatasuna per notificare 65 denunce relative a proteste NoTav.

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Appello per la libertà di dissenso

Per firmare l’appello che segue cliccate qui.

Le recenti azioni di polizia, con i provvedimenti restrittivi nei confronti di ventidue persone, in gran parte studenti di collettivi universitari fiorentini, e la comunicazione delle indagini nei confronti di altre cinquantasei, suscita interrogativi e timori.

Si è voluto creare l’evento mediatico, con un annuncio a sensazione che lasciava intravedere preoccupanti scenari cospirativi che, alla luce di quanto contestato materialmente alle persone coinvolte, e fermo restando le necessarie valutazioni su singoli episodi, si sono rivelati di fatto inesistenti: alcuni sporadici fatti di scarsa rilevanza, in occasione di numerose manifestazioni, in particolare relative all’opposizione alla “riforma” Gelmini.

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La repressione non va mai in vacanza, la lotta neppure.

In questa ormai tarda primavera continuano a spirare i venti della repressione. Dopo la maxi operazione di Firenze che nell’arco di un mese ha visto questura e magistratura emettere 35 custodie cautelari (di cui un arresto in carcere, undici arresti domiciliari e 22 obblighi di firma), per un totale di oltre 80 indagati tra studenti medi e universitari, protagonisti delle mobilitazioni di quest’autunno e militanti di realtà politiche e sociali da sempre attivi nelle lotte in città, questa mattina è toccato a Torino e alla Val Susa. La questura torinese, a breve agli ordini del macellaio di Genova Spartaco Mortola, e su mandato del procuratore Caselli, alle prime luci dell’alba ha fatto irruzione nelle abitazioni di 65 compagni e nella palazzina del CSOA Askatasuna.

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La repressione non fermerà la nostra lotta

La mattina del 13 giugno, a Firenze, è stata messa in atto l’ennesima azione repressiva da parte delle forze dell’ordine nei confronti di numerosi compagni. Il bilancio è di 6 persone agli arresti domiciliari con pesanti restrizioni (non possono nè vedere nè sentire nessuno), 9 persone con obbligo di firma ed un compagno in carcere.

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NUOVI ARRESTI E MISURE CAUTELARI CONTRO L’OPPOSIZIONE POLITICA E SOCIALE

NUOVI ARRESTI A FIRENZE. NON SI FERMA L’ATTACCO REPRESSIVO CONTRO L’OPPOSIZIONE POLITICA E SOCIALE

Non si ferma l’ondata repressiva nei confronti delle realtà politiche e sociali fiorentine. La mattina del 13 giugno, esaurita la cosiddetta “operazione “400colpi”, la Digos ha proceduto all’arresto di 7 compagni/e e l’obbligo di firma per altri 9. Di questi uno è stato rinchiuso nel carcere di San Vittore, e gli altri 6 agli arresti domiciliari. Le motivazioni sono riconducibili ai comportamenti tenuti durante le manifestazioni in risposta agli arresti del 4 maggio. Non vogliamo stare qui a disquisire sulla entità dei fatti per i quali sono state emesse le custodie cautelari, o se siano o meno troppo pesanti, ma ci interessa rilevare il quadro repressivo che da troppo tempo impunemente si dispiega su tutte le componenti sociali e politiche nella nostra città.

Il clima è cambiato e non ci vuole molto a capirlo, ma nemmeno può essere una facile semplificazione o una sua inconscia accettazione.

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Solidarietà agli studenti di Padova

All’alba del 25 maggio, un’altra azione repressiva è stata condotta ai danni del movimento studentesco, che si è visto protagonista nelle lotte dello scorso autunno. Padova: alle 6.45, uomini in divisa hanno fatto irruzione nelle case di sei studenti, in alcuni casi anche senza mandato, e li hanno portati in questura. Gli è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare che prevede l’obbligo di dimora nel comune di residenza e il divieto di uscire di casa da mezzanotte alle sette del mattino, nonchè l’obbligo di firma 3 volte alla settimana e in più l’allontanamento a tempo indeterminato dalla città di Padova. Purtroppo si tratta di un déjà vu: in tutta Italia, da Roma a Napoli, da Bologna a Torino fino a Firenze, si sta dispiegando un disegno giudiziario repressivo volto a minare Prosegui la lettura »

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Il movimento non si processa! Rilanciamo la LOTTA!

CORTEO

Sabato 21 Maggio >> ore 15.30

Piazza San Marco

Il 4 maggio 2011, 22 studenti sono stati svegliati da uomini in divisa che, ordinanze alla mano, dopo aver perquisito le loro case, hanno provveduto a schedarli e ad imporre 5 arresti domiciliari e 17 obblighi di firma. Se questo non bastasse, i media hanno sbattuto sulle prime pagine, anche nazionali, la notizia dell’arresto per associazione a delinquere di pericolosissimi criminali, presentando l’operazione come grande successo della collaborazione tra polizia e servizi segreti. Gli zelanti giornalisti non hanno, però, voluto farci sapere che i 22 “pericolosi studenti” sono rei di aver partecipato attivamente ai movimenti studenteschi del 2009-2010 contro la devastazione della scuola e dell’università, contro l’apertura di Casapound, contro la costruzione di un CIE in Toscana e contro la presenza dell’On. Santanché al Polo di Novoli.

Questi studenti sono inquisiti perché lottano insieme, riuscendo a tessere legami ed essendo parte attiva nelle lotte politiche e sociali che attraversano questa città: da quelle sui posti di lavoro a quelle contro i Centri di Identificazione ed Espulsione, dalle lotte contro per la difesa della scuola e dell’università pubblica fino alle lotte per il diritto all’abitare. Prosegui la lettura »

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LA SOLIDARIETA’ DEI NOSTRI COMPAGNI

Ringraziamo sentitamente i compagni e le realtà cittadine e di tutta italia che hanno espresso la solidarietà a tutti i compagni colpiti dalle ultime ondate repressive (4 Maggio/13 Giugno)a Firenze.

JAGU, LOTTO, COSTI, PAKO, MIRKO, PINE, DANI, LUCA, MASSI, PIETRO, VIK, SID
LIBERI!


TUTTI LIBERI! TUTTE LIBERE!

Di seguito i comunicati di solidarietà: Prosegui la lettura »

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