Archivio per la categoria REPRESSIONE

Solidarietà ai fermati del 12 aprile.

12aLa data del 12 aprile ha segnato senza dubbio un passaggio politico importante per quanto riguarda l’organizzazione dell’opposizione dal basso alle politiche imposte dalla coalizione di governo capitanata da Renzi e dal Pd, le quali si instaurano in perfetta continuità con le politiche di austerity varate dai governi precedenti. Il Jobs act  è la continuazione alle  manovre sul mercato del lavoro e sulle pensioni approvate dall’ormai ex ministro Fornero e dai suoi predecessori, per raggiungere quella tanto decantata flessibilità, altrimenti detta precarizzazione, che serve ai padroni per riconquistare una certa competitività. I tagli allo stato sociale e il piano casa rappresentano tutti provvedimenti che vessano la classe lavoratrice e le fasce sociali più deboli che stanno pagando i costi di questa crisi.  E’ pertanto essenziale costruire momenti di opposizione a tutto questo, continuando a portare avanti le proprie lotte quotidiane. Tutta la nostra solidarietà va ai compagni picchiati e arrestati in attesa di convalida e all’occupante che ha perso una mano durante gli scontri.

Le lotte non si processano: occorre liberare tutti e continuare a lottare, guardando in avanti.

Nico, Ugo, Simon, Matteo: liberi tutti, liberi subito!

 

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#22 febbraio ore 15.00 piazza Tasso: CORTEO contro la repressione

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sabato 22 febbraio ore 15.00 piazza Tasso

MANIFESTAZIONE CONTRO LA REPRESSIONE

dalla Val di Susa a Firenze per estendere la solidarietà e rilanciare le lotte!


La Firenze attiva e resistente che si batte per la difesa del territorio, per il diritto alla casa, per la dignità dei migranti, contro le privatizzazioni dei servizi e dei beni comuni, che lotta per un lavoro dignitoso e non vessato da ricatti e sfruttamento aderisce all’appello lanciato per il giorno 22 febbraio dal Coordinamento dei comitati del movimento NO TAV per una giornata di mobilitazione e di lotta ognuno nel proprio territorio.
Esprimiamo solidarietà ai quattro no tav Chiara, Mattia, Claudio e Niccolò arrestati con l’accusa di ‘attentato con finalità di terrorismo’ per aver danneggiato un compressore.
Siamo vicine/i alle altre donne e uomini imputati, sottoposti a restrizioni e condannati a risarcire danni immaginari per oltre 200.000 euro a Ltf , per aver praticato il diritto di resistenza, il diritto alla difesa del proprio territorio dalle invasioni e dallo sventramento.

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Estendere la solidarietà, rilanciare le lotte !

 


Giovedì mattina all’alba si è consumata l’ennesima operazione repressiva ai danni di un movimento nazionale che in questi mesi è riuscito a portare in piazza decine di migliaia di persone con rivendicazioni sul diritto all’abitare, la riappropriazione e il lavoro.

A Roma, 17 misure di custodia cautelare, di cui 7 arresti domiciliari e 10 obblighi di firma, hanno colpito esponenti di varie realtà romane. Il pretesto è l’assedio alla Conferenza Stato-Regioni relativa all’emergenza casa il 31 ottobre scorso a Roma: manifestazione per il quale è stata accorpata una manciata di capi d’imputazione, quali resistenza, violenza a pubblico ufficiale, rapina (per aver sottratto scudi e manganelli durante le cariche), adunata sediziosa e lesione aggravata.

Parallelamente a Napoli, un’altra operazione di polizia ha colpito 10 compagn* napoletan* dei Precari Bros con l’arresto e altri 15 hanno subito altre misure di custodia cautelare, tra cui l’obbligo di dimora, per l’ipotesi di “partecipazione ad associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro l’incolumità pubblica, l’ordine pubblico e pubblica amministrazione”.

La natura esclusivamente politica di queste operazioni poliziesche ha come obbiettivo quello di stroncare il percorso che ha portato fino alle manifestazioni d’autunno, tra cui il 18 e 19 ottobre, nel tentativo di frenare le mobilitazioni in programma per la prossima primavera. In tutta Italia, stiamo assistendo ad una stretta repressiva sempre più pesante, volta a criminalizzare chiunque faccia della lotta e della solidarietà la propria arma contro questo stato di cose: basti pensare ai 5 arresti dei NoTav accusati di terrorismo per aver danneggiato un compressore con conseguente rischio di danneggiamento d’immagine per lo stato.

Nessuno è terrorista, nessuno è un criminale !

LIBER* TUTT* !!!

#22febbraio ore 15.00 piazza Tasso:
CORTEO contro la repressione, fermarci è impossibile !

 

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NESSUNO SCIOPERO È ILLEGITTIMO: AL FIANCO DEI LAVORATORI IN LOTTA !

Esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori dell’ATAF denunciati a seguito dello sciopero del 5 e 6 Dicembre.
Sono 612 gli autisti denunciati con l’accusa di interruzione di pubblico servizio proprio mentre difendevano, oltre al proprio posto di lavoro e al proprio salario, soprattutto il trasporto pubblico contro lo spacchettamento e la privatizzazione dell’azienda. Lo sciopero infatti è stato ritenuto illegittimo dall’ATAF, e precettato dal prefetto, in quanto non è stato precedentemente comunicato. Come al solito lo Stato e i padroni rispondono alle lotte in difesa della dignità dei lavoratori con la repressione, nel tentativo di limitare il diritto di sciopero. Queste denunce si aggiungono a quelle scattate nei confronti di 450 lavoratori che, nella giornata di sciopero generale di giovedì 5 dicembre, non avevano rispettato le fasce di garanzia. Nei riguardi dei dipendenti sono state anche previste sanzioni disciplinari e amministrative.

La privatizzazione e lo spacchettamento di questa azienda non vanno a colpire solo i lavoratori, ma anche tutti gli utenti che usufruiscono dei servizi offerti dall’ATAF, perché portano alla riduzione della qualità del servizio e all’ aumento del prezzo del biglietto o dell’abbonamento, per tutelare il profitto privato. Siamo quindi a fianco dei lavoratori in lotta, sia come utenti, sia come lavoratori attuali o futuri.

PER UN TRASPORTO PUBBLICO, GRATUITO E DI QUALITÀ !

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#16N CORTEO ANTIFASCISTA ORE 15.30 P.ZZA SAVONAROLA: CHIUDIAMO CASAPOUND!

AGGRESSIONE NEOFASCISTA A FIRENZE! SABATO 16 NOVEMBRE ORE 15.30 IN PIAZZA SAVONAROLA CORTEO ANTIFASCISTA

 

manifesto-corteo16DEF(HD)Dopo quanto accaduto in piazza della Repubblica con l’aggressione di tre antifascisti da parte di una decina di appartenenti a Casa Pound, Firenze Antifascista lancia la mobilitazione per sabato prossimo. Rivolgiamo l’appello a tutte le realtà del territorio e non solo, a tutti coloro che si riconoscono nei valori e nella pratica dell’antifascismo per promuovere e partecipare al corteo di Firenze, per ribadire che in questa città i fascisti e la loro violenza squadrista non devono più trovare spazio e smascherare la catena di complicità di chi consente loro di avere agibilità concedendogli la sala di un bar, una sede in affitto o appoggio politico.

Notiamo poi, che seguendo il solito copione fascisti e polizia, attraverso comunicati e pagine di giornali, stanno già cercando di recuperare l’accaduto distorcendo la realtà o inventandosela di sana pianta.

Il fatto che la velina della Questura riporti che gli antifascisti abbiano rifiutato le cure mediche non vuol dire che non fosse accaduto niente. Infatti i due ragazzi, una volta fuori dalla Questura si sono recati al pronto soccorso e hanno avuto un referto rispettivamente di 15 e 25 giorni: motivo per cui la denuncia contro ignoti è partita d’ufficio.

Vogliamo poi precisare che gli antifascisti sono stati riconosciuti per la felpa che indossava uno di loro e le presunte “invettive contro un tavolo di ragazze” sono solo il tentativo di giustificare goffamente il proprio squadrismo oltre che una spudorata falsità. Quanto al fatto che oltre alle offese vi fosse la minaccia di “caschi e oggetti contundenti” ci chiediamo che fine abbiano fatto, visto che neanche la Digos, che di solito non si lascia scappare queste ghiotte occasioni, né li menziona, né ha fatto scattare una denuncia contro gli antifascisti portati, trattenuti e interrogati in Questura.

Ad un mese dal secondo anniversario della strage fascista di piazza Dalmazia effettuata da Casseri, esponente di Casa Pound, la violenza fascista agisce di nuovo in questa città.

Questo non è più tollerabile!

CHIUDERE CASA POUND!

CHIUDERE I COVI FASCISTI!


Firenze Antifascista

 

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LANDER E AINGERU ASKATU!

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BASCHI1

Solidarietà a Lander e Aingeru da Firenze e Campi Bisenzio!
Hamaika herri borroka bakarra!

per saperne di più: http://uncasobascoaroma.noblogs.org/

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#25OTT PRESIDIO H 14 @ FORTEZZA: CONTESTIAMO ALFANO!

VENERDÌ 25 OTTOBRE PRESIDIO ore 14,00 in PIAZZA BAMBINI E BAMBINE DI BESLAN
CONTESTIAMO ALFANO, ministro dell’austerity e della repr
essione.

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#19ott GLI UNICI VIOLENTI: STATO E POLIZIA! TUTT* LIBER*

La giornata del 19 ottobre ha visto la partecipazione di circa centomila persone in piazza a Roma, disoccupati, lavoratori, studenti, migranti, movimenti per la casa e per i territori. Una partecipazione dal basso, completamente autorganizzata, che ha sorpreso gli stessi organizzatori. Questa ha dato il segnale di una rabbia latente, di un’insofferenza che sta per esplodere. Ma quello che emerge dalle testate giornalistiche è un’informazione ormai totalmente manipolata, volta a dividere la piazza tra “buoni” e “cattivi”, volta ad oscurare la vera portata politica della giornata, che si è conclusa con un’accampata di centinaia di persone a Porta Pia.

Oggi, con i corpi ancora dolenti per le manganellate, abbiamo l’urgenza e il dovere di stare vicino a chi è stato privato della possibilità di condividere con gli altri la soddisfazione per la manifestazione del 19 Ottobre. Picchiati, arrestati, trasferiti in carcere tra Regina Coeli e Rebibbia. Processati per direttissima, probabilmente martedì. Quindici persone, di cui 6 gli arresti confermati, quindici compagni scesi in piazza, sono stati vittime per l’ennesima volta dell’unica faccia che lo stato ci mostra: quella della repressione. Fin dalle settimane precedenti è stato costruito un clima ad hoc per intimidire i manfestanti sia attraverso la criminalizzazione della data da parte dei giornali sia attraverso a vere e proprie azioni repressive: il venerdì mattina le forze dell’ordine avevano caricato al mercato del Pigneto, travolgendo i commercianti e i clienti oltre che i militanti che stavano semplicemente volantinando. Già dalla sera prima le forze dell’ordine hanno fermato e perquisito i manifestanti che stavano raggiungendo la Capitale, blindandola e creando un clima di tensione molto pesante. Ad alcuni compagni è stato dato addirittura il foglio di via e di denuncia per porto di armi da guerra per il possesso di un casco e una bandiera.

La rabbia è di tutti, la rabbia è legittima, l’unica violenza è quella del capitale, che ogni giorno sottrae diritti e riduce spazi di libertà, lasciandosi dietro una scia di vittime.

Contro la repressione, estendere la solidarietà, rilanciare le lotte!
Tutt* Liber*!

Collettivo Politico * Scienze Politiche- RED NET Rete delle realtà studentesche autorganizzate

Rete dei Collettivi Studenteschi Fiorentini

Clash City Workers

Cantiere Sociale Camillo Cienfuegos

Centro Popolare Autogestito Firenze-Sud

Collettivo Scientifico Autorganizzato

 

Polo di Novoli

Polo di Novoli

Polo di Novoli

Polo di Novoli

Polo di Novoli

Polo di Novoli

Edificio D/5 -Polo di Novoli-

Edificio D/5 -Polo di Novoli-

Facoltà di Architettura

Facoltà di Architettura

Facoltà di Scienze della Formazione

Facoltà di Scienze della Formazione

Polo di Morgagni

Polo di Morgagni

Facoltà di Lettere

Facoltà di Lettere

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SOLIDARIETA’ AD HERRIRA!

herrira

Lunedì 30 si è svolta l’ ennesima operazione repressiva dello stato spagnolo contro il movimento basco: due anni dopo che ETA ha dichiarato la fine della lotta armata, Madrid non ha ancora concluso la sua guerra, andando a colpire Herrira, una organizzazione popolare per la difesa e la tutela dei diritti umani dei prigionieri politici baschi. Probabilmente la capacità che Herrira ha dimostrato di unire le molte istanze del movimento basco e la sua forza mobilitativa ha portato all’ arresto di diciotto militanti, di cui quattordici poi rilasciati e quattro che invece andranno a processo con l’ accusa di far parte di quello che viene definito “un tentacolo di ETA”. Con le accuse di finanziamento, sostegno e di essere parte di ETA, la Spagna tenta di criminalizzare ogni tipo di solidarietà da parte di chi fino ad ora ha lavorato per il ritorno in Euskal Herria dei prigionieri e di coloro che sono dovuti fuggire all’estero, contro la “dottrina Parot” e per la liberazione di tutti i prigionieri con gravi problemi di salute. Sono questi e molti altri i diritti che quotidianamente viola lo stato spagnolo, nonostante siano previsti dalla sua stessa legge, che evidentemente non è uguale per tutti. Ma non finisce qui: la violenza repressiva continua. Nella città di Hernani il corteo che spontaneamente è sceso in piazza in difesa di Herrira è stato brutalmente attaccato dalla polizia autonoma basca che non ha risparmiato neppure la delegata al Senato, Amalur Mendizabal, ferendola alla testa. In Navarra è stata proibita ogni manifestazione di solidarietà. Inoltre viene interdetta per due anni l’attività politica dell’organizzazione e vengono chiuse le sedi nazionali di Herrira a Bilbo, Iruñea, Gasteiz ed Hernani, centoventicinque profili Facebook, trentadue profili Twitter e trentotto pagine web, a dimostrazione che la volontà di Madrid è quella di distruggere ogni tipo di sostegno ai prigionieri politici e, in generale, di eliminare le realtà che si contrappongono quotidianamente alla repressione e allo smantellamento del movimento popolare basco. La risposta popolare non si è limitata al giorno degli arresti: sabato a Bilbao decine di migliaia di persone si sono riversate nelle strade per continuare a denunciare i crimini dello stato spagnolo e dare solidarietà a Herrira.

 

È fondamentale, quindi, dare sostegno e solidarietà al popolo basco, che continuerà sempre a portare avanti il lavoro di Herrira, e alla sua lotta per l’autodeterminazione, l’indipendenza e il socialismo, nel nome dell’internazionalismo e contro ogni forma di repressione.

 

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